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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Aramengo
Torino
chiesa
parrocchiale
S. Antonio Abate
Parrocchia di Sant'Antonio Abate
Pianta; presbiterio; abside; facciata; campanile; Impianto strutturale; battistero; coro; cappelle laterali; sacrestia
presbiterio - aggiunta arredo (1970)
1770 - 1791(progettazione e inizio lavori carattere generale); 1793 - 1804(costruzione intero bene); 1809 - 1809(consacrazione carattere generale); 1844 - 1865(installazione bussola e organo); 1887 - 1888(realizzazione decorazione interna ); 1974 - 1974(manutenzione esterno); 1980 - 1985(rifacimento pavimentazione); 2012 - 2012(manutenzione straordinaria copertura); 2016 - 2016(restauro e risistemazione facciata e sagrato)
Chiesa di Sant'Antonio Abate
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Antonio Abate <Aramengo>
Altre denominazioni S. Antonio Abate
Ambito culturale (ruolo)
tardobarocco (costruzione)
Notizie Storiche

1770 - 1791 (progettazione e inizio lavori carattere generale)

La Chiesa Parrocchiale Sant’Antonio Abate di Aramengo fu progettata dall’Arch. Giovanni Maria Molino di Asti il 10 ottobre 1770, progetto reso necessario per la precaria staticità dell’antica Parrocchiale attigua al Castello che si erigeva nel sito dell’attuale Cimitero. Tale progetto però, per l’elevato costo di realizzazione, venne solo attuato nel gennaio del 1791 con la formazione del piano attuale del sito della costruzione e con l’inizio delle fondamenta.

1793 - 1804 (costruzione intero bene)

Nel 1793 si iniziarono i muri perimetrali fuori terra ed il giorno 8 dicembre 1804 si celebra la 1° Santa Messa nel giorno della M.V. Immacolata.

1809  (consacrazione carattere generale)

Al 17 gennaio 1805 si celebrò la 1° funzione al titolare della Parrocchia S. Antonio Abate ed al 18 giugno 1809 si consacrò al culto con la partecipazione dell’Arcivescovo di Torino Don Giacinto Torre.

1844 - 1865 (installazione bussola e organo)

Nel 1844 fu aggiunta la bussola e nel 1865 fu installato l’organo, opera di Collino di Torino.

1887 - 1888 (realizzazione decorazione interna )

La decorazione delle volte è stata realizzata nel 1887-1888.

1974  (manutenzione esterno)

Nel 1974 per risanare le murature esterne della facciata e del muraglione di sostegno del sagrato si è eseguito una lastricatura in pietra con l’intubazione delle acque di infiltrazione.

1980 - 1985 (rifacimento pavimentazione)

Sostituzione della pavimentazione in graniglia della chiesa, un tempo posata su terrapieno non isolato.

2012  (manutenzione straordinaria copertura)

A seguito della forte grandinata del 05/08/2012 che ha lesionato e danneggiato il manto di copertura è stato effettuato un intervento urgente di sostituzione di alcuni coppi al fine di evitare le infiltrazioni nella parte sottostante con danneggiamento delle volte e dei preziosi dipinti su di esse.

2016  (restauro e risistemazione facciata e sagrato)

Intervento di restauro della facciata e di risistemazione del sagrato.
Descrizione

La parrocchiale sorge al centro del tessuto storico di Aramengo, sul colle che sovrasta il concentrico ed è stata realizzata utilizzando i materiali di spoglio provenienti dalla demolizione dell'antico castello caduto in rovina. L'ampio terrazzamento su cui è stata costruita comprende la chiesa, il campanile ed un ampio sagrato. Edificata nel 1791 ha sostituito l'antica parrocchiale di San Giorgio in località Masio. Il complesso è stato oggetto di recenti interventi di restauro che hanno interessato la cortina muraria di facciata ed il tetto della chiesa; contestualmente lavori di ripavimentazione ed arredo hanno valorizzato il sagrato. Attualmente si celebra la messa nei giorni festivi con cadenza quindicinale.
Pianta
La pianta è costituita da tre navate di cui quella centrale maggiore. Sulle navate laterali si aprono due cappelle per parte. La pianta si conclude con un abside semi-ellittica.
presbiterio
L'area è rialzata di un gradino rispetto al pavimento dell'aula. Si caratterizza per la presenza dell'altare maggiore sul quale campeggia una grande icona raffigurante le tentazione di Sant'Antonio Abate attribuita a Charles Dauphin. Delimitata da una balaustra è stata ovviamente oggetto di adeguamento liturgico.L'altare maggiore è realizzato con marmi policromi provenienti dalla distrutta Certosa di Asti e sapientemente riutilizzati da artisti locali rimasti anonimi. Accoglie il tabernacolo dove vi è la custodia eucaristica.
abside
L'abside è a pianta semi-ellittica e si innesta nel corpo principale con continuità, risulta compresa lateralmente dagli ambienti della sacrestia e dei servizi. La parte alta è alleggerita da due ampie finestre ovali.
facciata
La facciata in mattoni è suddivisa in due ordini sovrapposti in muratura laterizia, conclusa superiormente da timpano triangolare; è articolata in un campo centrale aggettante-definito all'ordine inferiore da colonne libere e lesene- e da due campi laterali, raccordati da volute e conclusi lateralmente da robusta lesena angolare. La facciata è sormontata dalla croce in ferro, che proviene dalla Certosa di Asti, come le due fiaccole in terracotta poste nel 1839 ai due lati del frontone e le due statue sottostanti. La facciata è caratterizzata da un ampio portale di ingresso che conserva gli infissi originali lignei ed è contraddistinto da una serie di cornici che si innestano nel timpano centinato. Sulla porzione superiore, in asse con l'ingresso, si apre una finestra ovale anch'essa decorata con cornici laterizie mentre lesene e paraste angolari delimitano il resto della superficie.
campanile
Il campanile, completato nel 1826, ha pianta quadrata. Il suo sviluppo verticale è scandito da sei marcapiani, l'ultimo dei quali più pronunciato, delimita la parte terminale ospitante la cella campanaria. La cella è arricchita da lesene angolari e definita da quatto arcate che consentono la vista delle campane. Il cornicione sommitale della torre è in pietra e mattoni con copertura in lamiera metallica. La cuspide è sormontata da una croce e dalla figura stilizzata di un'angelo.
Impianto strutturale
Struttura portante in mattoni pieni, conclusa con una concatenazione di volte a botte lunettate e attraversate da arconi poggianti sulla struttura laterale. L'area presbiteriale è coperta da una cupola ellittica impostata su tamburo e dal catino absidale.
battistero
Ricavato sul lato sinistro dell'ingresso, è illuminato da una finestra posta in facciata e racchiuso da una cancelletto in ferro battuto. é stato realizzato nel 1840 e decorato dal E. Canova nel 1887. Il catino battesimale in rame è incastonato in un piccolo altare.
coro
Posto dietro l'altare maggiore, è stato realizzato nel 1854. L'insieme è costituito da una fila continua di stalli lignei addossata alla parete curva dell'abside.
cappelle laterali
Sono quatto e dedicate a San Francesco di Assisi, San Giuseppe, Maria Vergine, San Sebastiano.
sacrestia
Collocata a sinistra dell'altare maggiore, a fianco del presbiterio, riceve luce da due finestre poste sul lato occidentale del complesso. La superficie della volta è stata decorata da E. Canova nel 1888. Arredata con mobili in noce settecenteschi provenienti dai frati di Sant'Agostino di Crescentino.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970)
Nuovi arredi per la Mensa, la sede e l'ambone sono stati collocati nell'area presbiteriale storica. L'altare isolato poggia su una pedana plenaria ed è costituito da un basamento in legno dorato che raffigura due angeli nell'atto di sostenere la mensa. Un leggio in legno dorato è posto lateralmente in prossimità della balaustra.
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