chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Maronera Ala di Stura Torino cappella sussidiaria Immacolata Sant'Antonio Abate e Santa Lucia Parrocchia di San Nicola Vescovo pianta; facciata; prospetti laterali; Impianto strutturale; interni; presbiterio; apparato liturgico nessuno 1732 - 1732(costruzione intero bene); 1769 - 1769(visita pastorale intero bene); 1866 - 1866(testimonianza grafica intero bene); 1883 - 1883(restauro interno); 1932 - 1932(rifacimento soffitto interno); 1977 - 1977(restauro intero bene)
Cappella dell'Immacolata, di Sant'Antonio Abate e di Santa Lucia
Tipologia e qualificazione
cappella sussidiaria
Denominazione
Cappella dell'Immacolata, di Sant'Antonio Abate e di Santa Lucia <Maronera, Ala di Stura>
Altre denominazioni
Immacolata, Sant'Antonio Abate e Santa Lucia
Ambito culturale (ruolo)
architettura alpina (costruzione )
Notizie Storiche
1732 (costruzione intero bene)
La piccola cappella fu fatta costruire nel 1732 da Antonio tetto, figlio di Pietro e della fu Domenica Pastore, a proprie spese, dedicandola all'Immacolata Concezione, a Sant'Antonio Abate e a Santa Lucia, venerati come protettori suoi e della sua famiglia.
1769 (visita pastorale intero bene)
Nella relazione di Visita dell'arcivescovo Luserna Rorengo di Rorà la cappella è descritta: "S.Antonio Abate alla Maronera (...) con quattro finestre, imbiancata, solariata, altare e icona passabili, spettante a Gian Paolo Tetti (Thet) come erede del fu Antonio Thet che la costruì a sue spese".
1866 (testimonianza grafica intero bene)
Nelle mappe del Catasto Rabbini la cappella è ubicata nella borgata denominala "La Maronera", e raffigurata nella sua conformazione attuale, a pianta rettangolare e parete di fondo leggermente arcuata antivalanga.
1883 (restauro interno)
Restauro del soffitto interno.
1932 (rifacimento soffitto interno)
Nel 1932 il soffitto interno si presentava di nuovo in condizioni di notevole degrado, pertanto fu rifatto e rivestito con un perlinaggio in legno di larice, con una spesa di L.170
1977 (restauro intero bene)
La cappella è stata restaurata nel 1977, come riportato nell'iscrizione collocata in facciata: " 1732-1977/ SACELLUM DICATUM B.M.V. SINE LABE CONCEPTAS S.ANTONIO AB. ET S.LUCIAE".
Descrizione
La cappella è situata nella frazione Maronera, ai margini della strada provinciale che collega Ala di Stura con Balme, poco dopo la frazione Cresto. La costruzione dell'edificio sorge isolata, rispetto alle abitazioni circostanti. La cappella ha pianta rettangolare, ad aula unica, con parete di fondo, rivolta a monte, leggermente arcuata, per sviare il pericolo di valanghe. La facciata principale è rivolta a sud, con fronte a capanna. Sull'asse centrale è collocata la porta d'ingresso, affiancata da due finestre rettangolari. Al centro del prospetto è posizionata un'apertura trilobata, al di sotto della quale è dipinta l'iscrizione riportante rispettivamente la data di costruzione del sacello, il 1732, e quella di restauro, il 1977, oltre l'intitolazione. Alla sommità è dipinto un triangolo al cui centro è raffigurato il monogramma Mariano. La struttura portante è in muratura di pietra intonacata, sia sul lato interno che esterno. La copertura, a due falde simmetriche, presenta orditura in legno e manto in lastre di pietra, le "lose". All'interno l'aula è coperta da soffitto piano in perlinato ligneo. Non si riscontrano dissesti ma unicamente alcune fessurazioni in corrispondenza della parete di fondo. Sono evidenti fenomeni di degrado causati da umidità da risalita. Nel complesso l'edificio presenta un discreto stato di conservazione. La cappella è officiata in occasione della festa dell'intitolazione.
pianta
La cappella ha pianta rettangolare, ad aula unica, con parete di fondo, rivolta a monte, leggermente arcuata, per sviare il pericolo di valanghe.
facciata
Il fronte è a capanna, con superficie interamente trattata d intonaco liscio e tinteggiata nelle tonalità dell'ocra. Sull'asse centrale è collocata la porta d'ingresso, in legno a un battente, affiancata da due finestre rettangolari, anch'esse in legno, a doppio battente e corredate da grate in ferro di protezione. Al centro del prospetto è posizionata un'apertura trilobata, al di sotto della quale è dipinta l'iscrizione riportante: " 1732-1977/ SACELLUM DICATUM B.M.V. SINE LABE CONCEPTAS S.ANTONIO AB. ET S.LUCIAE". Alla sommità è dipinto un triangolo al cui centro è raffigurato il monogramma Mariano. Ai lati della porta di ingresso sono presenti due sedute in muratura.
prospetti laterali
I prospetti laterali sono trattati ad intonaco grezzo, lasciando intravedere la tessitura muraria in pietra sottostante. Sulla parete rivolta a est è presente una finestra rettangolare, a doppio battente e corredate da grate in ferro di protezione. Sulla parete di fondo è posta un'apertura, ad oggi murata.
Impianto strutturale
a struttura portante è in muratura di pietra intonacata, sia sul lato interno che esterno. La copertura, a due falde simmetriche, presenta orditura in legno e manto in lastre di pietra, le "lose". All'interno l'aula è coperta da soffitto piano in perlinato ligneo.
interni
Le superfici interne sono interamente trattate ad intonaco liscio e tinteggiate in tonalità giallo chiaro, con zoccolatura dipinta nelle cromie del grigio. Alle pareti sono affissi alcuni quadretti ex-voto. La pavimentazione è in assi di legno.
presbiterio
L'altare storico è collocato nella piccola absidiola che viene a formarsi con la parete di fondo leggermente arcuata, addossato a quest'ultima. I manufatto è in muratura con predella anteriore in legno e paliotto frontale in tessuto. Sulla parete di fondo è collocata la pala d'altare raffigurante la Vergine con Sant'Antonio Abate e Santa Lucia, rispettivamente a sinistra e destra della tela.
apparato liturgico
L'assemblea è ordinata in panche a battaglione conformemente al volume dell'aula e al suo orientamento.