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Imola
Imola
chiesa
cattedrale
San Cassiano Martire
Parrocchia di San Cassiano Martire
Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Campanile; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1970); confessionale - aggiunta arredo (2000)
1659 - 1659(rifacimento facciata cattedrale); 1702 - 1704(costruzione cappella); 1765 - 1769(inizio lavori cattedrale); 1834 - 1839(completamento cattedrale); 1846 - XIX(costruzione facciata cattedrale)
Cattedrale di San Cassiano Martire
Tipologia e qualificazione chiesa cattedrale
Denominazione Cattedrale di San Cassiano Martire <Imola>
Altre denominazioni Basilica di San Cassiano Martire
Basilica Cattedrale di San Cassiano
Autore (ruolo)
Morelli, Cosimo (riedificazione della struttura)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliano-romagnole (costruzione edificio)
Notizie Storiche

1659  (rifacimento facciata cattedrale)

il vescovo di Imola, Enrico, commissionò la facciata anteriore della cattedrale in una nuova elegante forma, avendo eliminato il portico che vi era inizialmente.

1702 - 1704 (costruzione cappella)

nel 1702 si iniziò a costruire la nuova cappella sotterranea al santo protettore Cassiano e furono ivi posti i resti delle sue ossa in un'urna di marmo bianco.

1765 - 1769 (inizio lavori cattedrale)

a partire dal 1765 l'edificio fu ricostruito a partire dalle fondazioni dei due primi piloni a capo del sotterraneo. Questa prima fase costruttiva si protrasse fino al 1769 con il rifacimento del coro, del presbiterio, della cupola e della cripta. Sempre nel 1765 Pier Maurizio Giabani, parente di Cosimo Morelli, si impegnò per l'esecuzione dei capitelli, dei modiglioni e dei rosoni della cattedrale.

1834 - 1839 (completamento cattedrale)

al travagliato periodo napoleonico, si susseguì una fase di graduale ripresa dei lavori della cattedrale. La cupola venne ricoperta di lamine di piombo (1834), venne costruito l'altare in marmo bianco innanzi all'urna di San Cassiano (1837) e il relativo tabernacolo di marmi colorati. Venne abbellito anche l'altare di Maria Vergine Immacolata con scagliola marmoridea (1839).

1846 - XIX (costruzione facciata cattedrale)

i lavori culminarono con la costruzione dell'attuale facciata.
Descrizione

la primitiva cattedrale di San Cassiano sorgeva fuori dalle mura cittadine, dove era sepolto il martire. Fu il vescovo Enrico ad accettare di trasferire in città la sede episcopale, ricevendo il terreno detto del Montale su cui fu costruita l'attuale cattedrale. L'edificio si sviluppa su tre diversi livelli corrispondenti alle tre navate con cappelle laterali, al presbiterio e alla sottostante cripta. Esternamente l'abside era ornata da archetti ciechi e da motivi ornamentali in cotto ed era affiancata da due absidiole laterali; il campanile riprende invece la torre campanaria della cattedrale di Cesena. Nel 1702 si iniziò a costruire la nuova cappella sotterranea del santo protettore e furono ivi posti i resti delle sue ossa in un'urna di marmo bianco. Fu così che due anni più tardi fu concordata con l'architetto ticinese Domenico Trifogli, la spesa relativa alla nuova cappella del Santo terminata con l'altare. Solo nel 1759 si iniziò a pensare all'edificazione di quella che può essere definita terza cattedrale, che si può osservare attualmente, riconducibile all'intervento di Cosimo Morelli. La prima ideazione morelliana prevedeva un più equilibrato rapporto proporzionale fra le tre navate e le cappelle laterali e un collegamento fra la navata, la cripta e il coro. Nonostante tale progetto fosse già stato approvato, il vescovo cambiò idea e decise di far ricostruire il duomo dalle fondamenta: nel 1765 iniziarono i lavori, che terminarono quattro anni più tardi. Superato poi il periodo napoleonico, ci fu una graduale ripresa dei lavori della cattedrale realizzati nella prima metà del XIX secolo.
Pianta
l'interno della chiesa è suddiviso in tre navate, di cui quella centrale è molto vasta, con profonde cappelle laterali. Il punto focale dell'edificio è la grandiosa e composta scenografia del presbiterio: due scalinate simmetriche salgono dalle navate laterali e altre due da quella centrale verso il presbiterio, mentre una scala molto più larga, centrale, porta alla cripta.
Pavimenti e pavimentazioni
negli ultimi anni dell'Ottocento fu interamente rifatta la pavimentazione in marmo che reca traccia della devozione al patrono: nell'area antecedente la scalinata della cripta, sono riprodotte due palme martiriali in marmo nero, ornate da un nastro in marmo rosso. Attorno al perimetro della cattedrale invece fu realizzata una pavimentazione in ciottoli.
Campanile
riprende la torre campanaria della cattedrale di Cesena.
Elementi decorativi
nella navata laterale sinistra si incontra il fonte marmoreo battesimale, cui segue la Cappella delle Laudi adornata da dipinti. La terza cappella è dominata dalla tavola con l'Assunzione della Vergine e apostoli. Non manca inoltre il servizio composto da sei candelabri monumentali e una croce da altare in bronzo dorato che adornano i gradini dell'altare stesso. Entrando nella navata laterale destra è possibile ammirare tre cappelle abbellite da dipinti e sculture. Da ammirare infine le quattro grandi sculture in legno dorato che si ergono sulla balaustra marmorea al presbiterio.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970)
nello specifico viene costruito un altare ex novo in legno e viene collocato nella navata centrale.
confessionale - aggiunta arredo (2000)
i vecchi confessionali vengono sostituiti con altri nuovi, più moderni e insonorizzati.
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