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Chiesa di San Pio da Pietralcina
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Pio da Pietralcina <Imola>
Altre denominazioni
Chiesa di San Pio da Pietrelcina
Ambito culturale (ruolo)
maestranze forlivesi (costruzione chiesa)
Notizie Storiche
2005 (inizio lavori intorno)
vengono realizzati il sagrato antistante la chiesa, dotato di un sistema di vasche di riempimento per lo scolo dell'acqua, la canonica, la cappella feriale e la casa per i ragazzi.
2005 - 2008 (costruzione chiesa)
viene edificata su progetto dell'architetto forlivese Luciano Ravaglia, destinata ad una comunità di diecimila anime, con lo scopo di delinearsi come luogo in cui il fedele è portato alla quiete, alla meditazione e a dirigere lo sguardo verso l'altare, il centro dell'intera struttura.
Descrizione
la chiesa di San Pio, che rientra sotto la giurisdizione della parrocchia di San Francesco, è un edificio di recente costruzione sito nell'area A del quartiere Pedagna a Imola. E' stato il vescovo emerito Fabiani ad aver incaricato l'architetto e ingegnere forlivese Luciano Ravaglia, di progettare una chiesa e un complesso parrocchiale atti ad accogliere una comunità di diecimila abitanti. Unico nel suo genere, questo edificio presenta un'insolita forma di nave rovesciata. Questa conformazione richiama lo spirito dei Vangeli, alludendo alle barche capovolte utilizzate dai pescatori per ripararsi dalle intemperie, e i modelli di costruzione usati per la realizzazione delle chiese di San Patrizio in Irlanda durante il periodo dell'evangelizzazione. L'intera struttura in legno lamellare e autoportante, poggia su una piattaforma circondata da acqua: tale scelta nasce dal fatto che l'acqua è anche un elemento sacro. Lungo il perimetro dell'edificio sono poi collocate delle vasche adibite al raccoglimento dell'acqua piovana, dotate allo stesso tempo di valenza estetica, poiché evocano proprio la sagoma della chiesa, e vi sono anche proiettori volti a creare un effetto volatile dando la percezione che l'edificio sia sollevato da terra. Questa struttura, peculiare anche per le linee architettoniche vertiginose dovute alla conformazione delle coperture, presenta una base di cemento armato misto a marmo macinato bianco ed occupa una superficie di 800 metri quadrati, con centine che salgono fino a 30 metri di altezza e con un manto di marmo aggraffato a completamento del tutto. Fondamentale per la struttura architettonica dell'edificio è la luce, pensata come strumento di dialogo, che allude alla grandezza di Dio, all'illuminazione del bene, alla verità. Laddove la luce naturale proviene dalla finestratura perimetrale, quella artificiale si connette all'elemento dorsale del complesso che sale dall'ingresso fin sopra l'altare. E' l'effetto luminoso in quanto tale a pervadere lo spazio e a rendere possibile la comunione con lo spirito: ecco che l'architettura della chiesa si trasforma in atto di visione. Nel progetto illuminotecnico dettagli e volumi sono in equilibrio per evitare che l'eccessiva luminosità pregiudichi la corretta percezione. Tale progetto presenta poi un innovativo sistema di controllo delle luci, ovvero le scene equalizer, modificabili e integrabili: dall'illuminazione festiva che comprende platea e altare, si passa a quella feriale che prevede un minor numero di fedeli, fino ad arrivare alla sola luce per il raccoglimento. L'interno dell'edificio, suggestivo proprio grazie al gioco di luci ed ombre dovuto all'originale impianto di illuminazione, è arredato con banchi lignei recanti una targa metallica con i nomi delle famiglie offerenti.
Coperture
in legno lamellare, a doppia curvatura, col fine di ottenere la miglior acustica e visibilità possibile per i presenti. Sono inoltre caratterizzate da sorgenti fluorescenti lineari, nascoste dietro le pareti interne.
Pianta
a forma di nave rovesciata, con campata unica.
Pavimenti e pavimentazioni
in pendenza, caratterizzati da un impianto di riscaldamento e raffreddamento.
Presbiterio
elemento principale che lo caratterizza è l'altare, di forma quadrata e in marmo bianco, semplice ed elegante nelle sue forme, sovrastato da un crocifisso e fulcro dell'intero complesso architettonico.
Impianto strutturale
priva di colonne interne, si caratterizzata per un unico corpo in legno lamellare, pensato per portare il fedele alla quiete e alla meditazione, facendo convergere lo sguardo verso l'altare, centro del tutto.
Campanile
integrato nella forma architettonica della struttura.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (2005)
nello specifico, quando viene eretto l'edificio, l'altare realizzato in marmo bianco viene già disposto in maniera tale da essere rivolto verso l'assemblea dei fedeli.