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Murlo
Siena - Colle di Val D'Elsa - Montalcino
chiesa
sussidiaria
Santa Maria a Carli
Parrocchia di San Fortunato a Murlo
Pianta; Struttura; Coperture
nessuno
1189 - 1189(costruzione intero bene); 1263 - 1267(testimonianza intero bene); 1752 - 1752(variazione d'uso intero bene); 2010 - 2010(restauro intero bene)
Pieve di Santa Maria a Carli
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Pieve di Santa Maria a Carli <Murlo>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

1189  (costruzione intero bene)

La pieve è annoverata, come "Plebem de Carli", in un documento del 1189 nel quale il Papa Clemente III conferma alla Chiesa senese i possedimenti del vescovado.

1263 - 1267 (testimonianza intero bene)

La Pieve è annoverata tra le pievi del contado di Siena negli anni 1263-1270. A tale epoca essa costituiva il centro di un "piviere", ovvero di una circoscrizione ecclesiastica, ruolo che successivamente fu conferito alla Chiesa di S. Fortunato a Murlo, ladove fu trasportato anche il battistero.

1752  (variazione d'uso intero bene)

Nel 1752 l'antica pieve costituiva un "oratorio isolato tra le boscaglie" nel quale risiedeva un "romito", ovvero un regliioso eremita.

2010  (restauro intero bene)

Sono stati da poco rifatti il tetto e gli intonaci.
Descrizione

La pieve è un edificio sacro che si trova in località Pieve a Carli a Murlo. Denominata "pieve vecchia" per distinguerla da quella di San Fortunato, mantenne a lungo la devozione dei fedeli per l'immagine della Madonna col Bambino di Andrea di Niccolò. L'edificio presenta in facciata un pronao, costituito da tre arcate a tutto sesto su pilastri e con trabeazione sommitale, dai caratteri architettonici riferibili presumibilmente al XVI secolo. Tale pronao, le cui pareti laterali si saldano a quell della chiesa con evidente soluzione di continuità della muratura, costituisce evidentemente un corpo di fabbrica giustapposto a quello più antico della chiesa. Quest'ultima presenta all'interno elementi riferibili ad una trasformazione barocca databile tra il XVII ed il XVIII secolo, quali l'altare principale, i due altari laterali ed il coro.
Pianta
L'edificio è preceduto da un pronao a tre arcate in mattoni; l'interno, a pianta unica, conserva i tre altari settecenteschi di stucco bianco, ornati da sculture dell'Arrighetti.
Struttura
La struttura è in muratura portante continua.
Coperture
La copertura, a capanna, è a capriate lignee a vista, con solaio in legno e laterizio.
Adeguamento liturgico

nessuno
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