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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Alpicella
Varazze
Savona - Noli
chiesa
parrocchiale
S. Antonio Abate
Parrocchia di Sant'Antonio Abate
Impianto strutturale; Pianta; Coperture; Struttura
altare - intervento strutturale (2018)
1530 - 1530(preesistenze aula); 1706 - 1706(costruzione aula); 1821 - 1821(costruzione campanile); 1881 - 1892(ricostruzione aula); 1896 - 1896(fine lavori aula); 1901 - 1901(costruzione aula); 1901 - 1901(ricostruzione campanile ); 1913 - 1914(restauro coperture); 1930 - 1930(restauro aula); 1948 - 1974(restauro aula); 2001 - 2003(restauro campanile); 2018 - 2018(incendio coperture); 2020 - 2020(restauro coperture)
Chiesa di Sant'Antonio Abate
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Antonio Abate <Alpicella, Varazze>
Altre denominazioni Chiesa parrocchiale di Sant'Antonio Abate
S. Antonio Abate
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche

1530  (preesistenze aula)

Documentato un edificio di culto preesistente di cui potrebbero identificarsi lacerti murari in corrispondenza dell'attuale coro.

1706  (costruzione aula)

Consacrato dal Vescovo Vincenzo Maria Durazzo, sul medesimo sito, un nuovo edificio di culto ancora orientato a levante.

1821  (costruzione campanile)

Sulla porta del campanile è riportata la data 1821; informazione che induce a pensare alla sua costruzione. La porzione basamentale dell'attuale torre è impostata infatti su murature più antiche.

1881 - 1892 (ricostruzione aula)

La chiesa attuale è il risultato di una quasi completa ricostruzione della precedente della quale sono stati conservati: il fianco sinistro del presbiterio e l'abside. Il nuovo monumento occupa una superficie più ampia con un impianto architettonico assai imponente.

1896  (fine lavori aula)

La sistemazione dell'interno si conclude con l'acquisto, dal Capitolo della Cattedrale di Genova, di quattro altari completi dell'apparato architettonico a parete. Due sono collocati nelle due cappelle del transetto, uno a coronamento dell'altare maggiore e, l'ultimo, a formare una incorniciatura imponente del portale, in controfacciata.

1901  (costruzione aula)

Documentata la realizzazione del pavimento in lastre di marmo bianco di Carrara e bardiglio, oltre alla realizzazione della scalinata esterna.

1901  (ricostruzione campanile )

La torre è stata ricostruita partendo dal corpo basamentale già in opera dal 1821.

1913 - 1914 (restauro coperture)

Sostituito il manto di ardesia della chiesa con tegole marsigliesi.

1930  (restauro aula)

Documentata una prima ridipintura dell'aula in colore azzurro di cui non si conosce l'esatta estensione.

1948 - 1974 (restauro aula)

Rinnovate le tinte dell'aula con la bicromia di bianco alle pareti di fondo e grigio chiaro alle membrature - lesene, cornici, cornicioni, sottarchi - ad imitazione degli edifici rinascimentali toscani.

2001 - 2003 (restauro campanile)

Con il contributo dell'Otto per mille alla Chiesa Cattolica sono stati eseguiti interventi di restauro alla torre campanaria a seguito del degrado e del distacco di intonaco anche da altezze elevate.

2018  (incendio coperture)

Un incendio danneggia gravemente la canonica e le sue coperture e si estende, con pari intensità, al tetto della crociera dell'aula. Danni si riscontrano, all'interno del luogo di culto, anche a seguito dello spegnimento.

2020  (restauro coperture)

Dopo avere protetto con imponenti opere provvisionali il complesso parrocchiale dagli agenti atmosferici, si è provveduto alla rimozione dei detriti e al restauro delle coperture di crociera anche attraverso il consolidamento della volta con rinforzi in tela di fibra di carbonio. L'intradosso della volta è stato ri-tinteggiato. I lavori sono stati finanziati, oltre che dal rimborso assicurativo, attraverso l'Otto per mille alla Chiesa Cattolica.
Descrizione

La chiesa parrocchiale è impostata su un unica navata, sulla quale si apre una cappella per lato, intersecata dal transetto. La collocazione di questo elemento architettonico, poco oltre la metà della lunghezza dell'aula, determina una forte centralità dell'insieme evidenziata dallo sviluppo della crociera impostata su imponenti pilastri diagonali. Il presbiterio è concluso, in simmetria con il prospetto principale, con una curvatura schiacciata, ma aperto con tre grandi arconi verso il coro. La facciata, ancora in forme grezze, evidenzia una forma convessa al centro che è raccordata, attraverso volute, alle ali laterali più basse. Il campanile sorge distaccato dal corpo della chiesa e parzialmente addossato al corpo del Palazzo della canonica che racchiude l'aula sui lati Est e Sud.
Impianto strutturale
Corpo della chiesa costituito da un involucro delle strutture in muratura continua portante; strutture orrizzontali costituite da volta a botte e a vela in muratura di mattoni con archi di irrigidimento estradossati e intradossati.
Pianta
Monumento impostato secondo un impianto longitudinale a navata unica con il transetto che determina una forte accentuazione dell'asse trasversale. L'aula si conclude con un presbiterio semicircolare aperto sul retrostante coro che sono inglobati dalla costruzione del Palazzo della canonica.
Coperture
Struttura portante in travi di legno di orditura primaria e secondaria a sostegno di tavolati di legno, a formare falde di tetto a più livelli: a due falde su navata, presbiterio e cappelle del transetto; a quattro falde su crociera; a falda semplice sugli ambienti laterali della navata.
Struttura
Muri dell'involucro perimetrale in muratura mista di pietrame e mattoni; volte in mattoni orditi di piatto con nervature di mattoni a coltello, nella navata, cappelle laterali, presbiterio e crociera; volta dell'abside a calotta in mattoni di piatto
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (2018)
La mensa sostituisce la precedente, in legno, degli anni 70 del secolo scorso. L'intervento è stato realizzato anteponendo all'altare cinquecentesco una semplice struttura in marmo riutilizzando, in parte, elementi architettonici acquisiti nel 1896 dal Capitolo della Cattedrale di Genova. Nell'aula era installato un pulpito di cui sono conservati gli elementi rimossi nel medesimo periodo. I lavori sono privi delle autorizzazioni ecclesiastiche e civili.
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