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San Secondo di Pinerolo
Pinerolo
chiesa
parrocchiale
San Secondo
Parrocchia di San Secondo
Aula liturgica; Presbiterio e altare; Cappelle laterali; Pavimenti e pavimentazioni; Impianto strutturale; Coperture; Campanile
altare - aggiunta arredo (1990 ca.)
1386 - 1386(preesistenza intero bene ); 1518 - 1518(altari intero bene); 1591 - 1591(visita pastorale intero bene ); 1655 - 1655(distruzione intero bene); 1658 - 1658(visita pastorale intero bene); 1749 - 1749(visita pastorale intero bene); 1767 - 1767(stanziamento facciata); 1773 - 1773(ricostruzione intero bene); 1773 - 1773(ricostruzione intero bene); 1773 - 1773(attribuzione intero bene); 1774 - 1789(fine lavori intero bene); 1835 - 1835(altari interno ); fine XX - fine XX(restauro murature)
Chiesa di San Secondo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Secondo <San Secondo di Pinerolo>
Autore (ruolo)
Giovanni Matteo Maria Massone  (primo progettista)
Buniva, Giuseppe Girolamo (direttore dei lavori)
Ambito culturale (ruolo)
barocco (costruzione)
Notizie Storiche

1386  (preesistenza intero bene )

Dell'antica chiesa di S. Secondo se ne ha chiaramente notizia dal 1386, nell'atto è citata come: "ecclesia s. Secundi de Miradolio. (Caffaro, 1903, vol. 6, p. 152)

1518  (altari intero bene)

Nel 1518 gli altari risultano dedicati a: s. Lucia, a s. Maria della Consorzia, a s. Antonio, a s. Teodoro, a s. Maria Maddalena. (Caffaro, 1903, vol. 6, p. 153)

1591  (visita pastorale intero bene )

La visita pastorale compiuta il 19 giugno 1591 rivela che gli altari laterali sono due: quello di s. Lucia dei Cardonati, quello di s. Antonio, dei ss. Giacomo e Cristoforo e quello nuovo di s. Gerolamo. Il fonte battesimale è in pietra con catino di rame stagnato, mancante di piramide e di balaustro; esso si deve riparare. (Caffaro, 1903, vol. 6, p. 154)

1655  (distruzione intero bene)

Nel 1655 l'efferato Jayer arse la chiesa di S. Secondo, quella di Miradolo e tutti i casali nell'intorno. (Caffaro, 1903, vol. 6, p. 156)

1658  (visita pastorale intero bene)

Dalla visita abbaziale del 1658 si evince che gli altari della chiesa, oltre al maggiore, sono quello di s. Lucia, a lato destro del maggiore. L'altare del Rosario è del tutto sprovvisto di quadri e d'altre cose, per causa della guerra, fuorché di un antico contraltare in cuoio dipinto che ponevasi all'altare maggiore. Dei ss. Giacomo e Cristoforo, quello dell'Annunziata, quello di s. Giovanni Batt., quello della Trinità e quello di s. Lorenzo, dal lato sinistro. (Caffaro, 1903, vol. 6, p. 157)

1749  (visita pastorale intero bene)

Nel 1749 si incontrano la chiesa parrocchiale di San Secondo martire. (Canavesio, 2005, p. 83)

1767  (stanziamento facciata)

opere del regio patronato 1767, “a San Secondo per la facciata” (ADP T. 8 c. 2 s. 1.2)

1773  (ricostruzione intero bene)

"La nuova chiesa parrocchiale fu eretta nel 1773, al posto dell’antica, a spese del barone Bianco, del comune e degli abitanti" (Caffaro, VI pp. 152-164), (Il settecento religioso pinerolese p. 567)

1773  (ricostruzione intero bene)

La nuova chiesa risale al 1773, opera dell'arch. Giuseppe Gerolamo Buniva di Pinerolo. (Signorelli, 2004, p.142); (Caffaro, 1903, vol. 6, p. 162)

1773  (attribuzione intero bene)

tempo fa è stata messa in dubbio la paternità della chiesa di San Secondo al Buniva, in quanto sulla base di alcuni documenti la assegnerebbero ad un architetto molto attivo nel pinerolese Giovanni Matteo Maria Massone. (Biaggi pp.395-398) Anche se sembrerebbe che questo architetto ha progettato un edificio sul luogo dove sorgeva la vecchia chiesa,a quanto pare spostata in altro luogo nella ricostruzione, mentre l'assegnazione a Buniva dell'edificio risale a Grossi, che scriveva appena dieci anni dopo la morte dell'architetto, quando era vivo il figlio, medico Michele Francesco Buniva e la parrocchiale di San Secondo rimasta incompiuta nella facciata (1773) p.238

1774 - 1789 (fine lavori intero bene)

La cappella di s. Lucia viene inaugurata nel 1774 e nel 1784 avviene la benedizione della chiesa. Nel 1789 viene benedetto l'altare del Rosario. (Caffaro, 1903, vol. 6, p. 162)

1835  (altari interno )

Nel 1835 esisteva l'altare di s. Irene. (Caffaro, 1903, vol. 6, p. 162)

fine XX  (restauro murature)

"In questi ultimi anni sono stati eseguiti lavori di risanamento con il rifacimento dell'intonaco alla muratura esterna (lato est) per una fascia alta circa 3 m. e con la costruzione di una tubazione interrata che raccoglie tutte le acque meteoriche..." (relazione Gilli, 2004)
Descrizione

La chiesa parrocchiale di San Secondo è ubicata ai margini del concentrico storico del comune di San Secondo di Pinerolo. L’edificio è libero su tutti e quattro i lati e a destra della facciata si trovano una vecchia chiesa, oggigiorno adibita a salone che è intitolato a San Luigi con annesso il campanile che prospetta anch’esso sul sagrato. La facciata della voluminosa chiesa è monumentale e in stile barocco piemontese. È composta dalla parte centrale convessa e da due ali laterali concave, il tutto in mattone a vista e organizzata in due registri. La porzione centrale presenta coppie di doppie lesene con basi, che poggiano sulla zoccolatura continua realizzata in lastre di pietra di Luserna. In alto terminano con capitelli semplificati sormontati dalla trabeazione che finisce con una aggettante cornice sorretta e protetta superiormente da sottili lastre in pietra. L’ingresso in mezzeria ha il portone in legno a due battenti ed è ornato da specchiature con elaborate cornici dai profili sagomati e ondulati. L’apertura è sormontata da un timpano centinato a cui segue una cimasa ornata da un ramo inarcato con al centro una vistosa foglia aggettante. Il registro superiore è caratterizzato dal proseguo delle lesene sottostanti che includono, al centro, l’ampio oculo, dai vetri disegnati e colorati, con la strombatura intonacata color bianco avorio. È ornato da una cornice arrotondata in laterizi e culmina in alto con una cimasa che contiene una specchiatura decorata con foglie. Le lesene terminano con capitelli semplificati e la trabeazione e uguale a quella sottostante. Una porzione di muratura prosegue a coronamento ed è formata dal prolungamento delle doppie lesene con al centro un mezzo tondo in mattoni; il tutto è protetto con una copertina in pietra e completato dalla croce metallica. Le ali laterali ospitano entrambe gli ingressi secondari con porte della stessa fattura del portone principale. Sopra si aprono ampie finestre centinate con mensole, dai vetri disegnati e colorati; nel registro superiore ci sono oculi sormontati da cimase con il profilo di chiusura a spioventi risaltati in mezzeria. I fianchi laterali presentano nella prima parte degli alti volumi corrispondenti alle navate laterali, mentre a fianco della zona presbiteriale si trovano due corpi più bassi dei quali quello a ovest è stato aggiunto in un secondo tempo. I volumi più alti sono ornati da coppie di lesene che contengono due oculi e in alto separano le tre finestre lunettate con lobi che hanno la strombatura intonacata di color bianco avorio. Le sacrestie sono munite di finestre rettangolari separate da lesene in mattoni e in alto, su tutta la lunghezza dei fianchi, corrono cornici aggettanti sagomate in mattoni. In mezzeria della parete absidale si aprono due oculi di cui quello superiore è di dimensioni maggiori. Le superfici dei prospetti secondari sono finite a rinzaffo al rustico a base calce che in più punti lascia intravedere la tessitura muraria.
Aula liturgica
L’aula è coperta da una volta a botte sopra la zona di ingresso, seguita da quattro volte a vela, delle quali quella in corrispondenza del presbiterio è affrescata in modo da sembrare una cupola; quest’ultima è interamente dipinta con figure sacre su nuvole in cielo e nei pennacchi sono raffigurate le quattro virtù cardinali. L’abside è definito superiormente da una volta emiciclica decorata a lacunari, inframmezzati dagli arconi ornati da specchiature concatenate. I soffitti delle volte sono decorati con grandi specchiature centrali bordate da spesse cornici color ocra a imitazione dell’oro; all’interno vi sono figure e simboli sacri. Attorno vi sono specchiature decorate o con motivi vegetali o con un motivo geometrico a maglie quadrate che racchiudono esuberanti cartigli barocchi dipinti a trompe d'oeil. Infine le volte sono contornate con una fascia formata da piccole specchiature continue contenenti composizioni floreali. Gli arcono sono composti da una fascia centrale color beige tra altre due abbellite da specchiature rifinite da stilizzazioni vegetali. Le volte delle navate laterali sono emicicliche e scaricano parte del loro peso sui pilastroni che separano puntualmente le navate laterali dallo spazio centrale. Le volte hanno archi ribassati, e sono compenetrate dalle aperture delle finestre; le specchiature decorative, con campi color rosa, sono completate da composizioni dipinte a trompe d'oeil che simboleggiano elementi sacri misti ad altri di tipo vegetale. Le paraste ornano le pareti color verde salvia che compongono gli ambienti delle navate laterali e sono presenti anche sui pilastroni ai lati della navata centrale. Queste hanno basi e si impostano sulla zoccolatura continua pitttata a marmorino grigio-verde marezzato; superiormente terminano con capitelli che si rifanno all’ordine corinzio. Segue la trabeazione continua composta dall’architrave lineare, dal fregio decorato con motivi vegetali e infine vi è la cornice in stucco, aggettante e sagomata. Le pareti a lato del presbiterio, così come quella di fondo sono abbellite da una decorazione geometrica a quadrilobi. Sopra la bussola lignea, di ottima fattura, vi è la cantoria abbellita da pannelli che riportano strumenti musicali dipinti. La struttura è completata dall’importante organo inserito in una composizione architettonica classica culminante con un frontone triangolare interrotto, che permette di far entrare ancora più luce dalla retrostante finestra.
Presbiterio e altare
Sulla parete absidale campeggia al centro l’imponente dossale che contiene la pala d’altare dedicata a San Secondo, rappresentato insieme ad altre figure. Il manufatto è stato costruito in muratura stuccata, dipinta a marmi policromi e color ocra a imitazione dell’oro in corrispondenza delle cornici. Il quadro è affiancato da due grandi angeli a tutto tondo e in alto la cimasa è ornata da elementi in stucco quali foglie, vasi e corone di fiori, amorini a tutto tondo. L’antico altare tridentino è in muratura stuccata e dipinta a marmi rosa scuro e nero fumo marezzati; la mensa ha l’antependio ornato da un motivo a maglie quadrate diagonali con in mezzeria uno stemma. Completano l’altare il tabernacolo, il raffinato ciborio contenente il crocefisso e gli importanti candelabri dorati posti sulla mensola più alta. In avanti si estende la predalla, che consta di tre gradini rivestiti in marmo bianco marezzato. La mensa versus populum è in legno pittato a marmi policromi marezzati, è completato da volute dorate ai lati e nell’antependio vi sono altorilievi dorati dei quali i centrali sostengono grappoli d’uva finta e i laterali spighe di grano. Completano l’arredo liturgico l’ambone, il seggio, il coro ligneo sulla parete absidale, le statue della Madonna e di Cristo posizionate all’inizio del presbiterio, dove sulla destra è presente il pulpito, i confessionali e i banchi in legno.
Cappelle laterali
A lato dell’ingresso, la cappella di destra ospita il fonte battesimale in marmo bianco con parte superiore in legno con decorazioni intagliate; è posizionato su una predalla rivestita da lastre di marmo bianco ed è protetto da una ringhiera in ferro battuto. Sulla parete retrostante vi è una tela ovale raffigurate penitenti ai piedi della Madonna. Dalla parte opposta si trova l’altare dedicato alla Madonna con il bambino; la struttura è realizzata in muratura, finita a marmi policromi dipinti ed è composta da un dossale con colonne laterali. Di seguito, sullo stesso lato, vi è l’imponente altare laterale dedicato a ????????; è composto da un dossale in legno completamente dorato. Ai lati si ergono coppie di colonne, impostate su piedistalli, che sorreggono i rispettivi spezzoni di trabeazione, e sopra è collocata un’elaborata cimasa. L’atependio è ornato con un paramento ricamato. Di fronte vi è l’altare dedicato a ??????, realizzato in marmo bianco marezzato con inserti rosa e nero fumo marezzati. L’altare successivo, più vicino al presbiterio è consacrato a San Giuseppe ?????; è realizzato in muratura, poi ricoperta in stucco e pittato in diverse parti a marmi nelle tonalità del verde tenue e rosa scuro marezzato, che in corrispondenza del basamento sono scrostati. La statua di San Giuseppe è posta della nicchia centrale e alla sommità vi è una cimasa alla cui base fanno capolino amorini a tutto tondo. Di fronte, nell’opposta navata, si trova l’altare dedicato all’Assunzione in cielo di Maria; il manufatto è stato creato in muratura stuccata e dipinta a marmi bianchi e grigi marezzati.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della prima parte dell'aula è realizzata in bargioline ferruginose chiare e color grigio chiaro rettangolari e disposte ortogonalmente e nel senso delle navate. Porzioni di pavimento davanti agli altari laterali e la zona che precede il presbiterio sono rivestite con i materiali sopracitati ma hanno forma quadrata e sono posati diagonalmente. Il presbiterio è sopraelevato di due gradini e separato dal resto dell’aula da una balaustra in stucco dipinta a marmi policromi marezzati; il pavimento è formato da bargioline ferruginose chiare e color grigio chiaro quadrate, disposte in diagonale.
Impianto strutturale
L'edificio ha un corpo a pianta rettangolare affiancato dalle navate laterali che ospitano gli importanti altari laterali. L’aula si restringe nella zona del presbiterio e termina con l’abside emiciclico. La sezione è composta dal volume della navata centrale, affiancato dagli ambienti delle navate laterali, il tutto coperto da un unico tetto a due spioventi. Le murature sono prevalentemente in laterizio con aggiunta di pietre, unite con malta di calce. Non sono presenti catene di rinforzo della struttura.
Coperture
Le coperture sono realizzate in lose e sorrette da travature in legno.
Campanile
Il campanile a pianta quadrata è finito quasi interamente a intonaco che oggigiorno risulta piuttosto degradato e in diversi punti è visibile la tessitura muraria in mattoni. In alto si aprono le ampie monofore delle campane; la porzione sommitale è realizzata in mattone a vista e rifinita da lesene ad angolo. Sul lato ad ovest e a est vi sono i quadranti degli orologi e sulle restanti facce si aprono delle monofore. La torre è coperta da un tetto a padiglione in lose, che culmina con la croce metallica.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1990 ca.)
E' stato aggiunto nell'area presbiteriale una nuova mensa realizzata reimpiegando la mensa di un altare ligneo tridentino.
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