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Monsigliolo
Cortona
Arezzo - Cortona - Sansepolcro
chiesa
parrocchiale
San Biagio
Parrocchia di San Biagio in Monsigliolo
Coperture; Pianta; Struttura
presbiterio - intervento strutturale (1970/1980)
1370 - 1431(presistenze carattere generale); XVIII - XIX(completamento canonica); 1794 - 1830(committenza campane); 1914 - 1914(progetto intero bene); 1944 - 1944(restauro intero bene); 1965 - 1965(adeguamento presbiterio)
Chiesa di San Biagio
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Biagio <Monsigliolo, Cortona>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze cortonesi (costruzione)
Notizie Storiche

1370 - 1431 (presistenze carattere generale)

La notizie sui patronati delle famiglie patrizie dell’area territoriale testimoniano fin dal 1370 la presenza della chiesa di San Biagio. Anche le fonti sui pagamenti delle decime ne attestano l’esistenza in epoca medievale. Nel 1431 vi si costituì una parrocchia autonoma.

XVIII - XIX (completamento canonica)

Riguardo alla canonica ad oggi fonti documentarie note. Certamente le sue origini non sono riconducibili a quelle medievali della chiesa di San Biagio. E’ probabile sia stata costruita nella seconda metà del Settecento, se non agli inizi dell’Ottocento. Le pitture della sala al piano primo sembrano confermare una simile datazione.

1794 - 1830 (committenza campane)

Le due campane della chiesa sono datate 1794 e 1830; la prima presenta la scritta Moreni-Tognozzi di Firenze.

1914  (progetto intero bene)

Un vasto intervento di ristrutturazione della chiesa fu elaborato nel 1914 dall’ingegnere Francesco Norcen. Si proponeva di trasformare il San Biagio in un edificio a tre navate aggiungendo due corpi laterali lievemente arretrati rispetto alla parte centrale. I fianchi della chiesa esistente sarebbero stati quasi demoliti completamente per alternare colonne a pilastri; la navata centrale s’illuminava mediante cinque monofore e un’apertura a croce. Questo assetto avrebbe comportato anche il sopralzo del corpo originario; inoltre per l’abside si prevedeva una copertura a volta a crociera.

1944  (restauro intero bene)

L’ambizioso progetto del Norcen non ebbe seguito, possiamo forse rivenire un’eco nell’attuale portale, datato 1944 e negli archetti che accompagnano i displuvi del tetto. Sempre nel 1944 si rinnovò anche la decorazione della chiesa con un intervento pittorico che interessò perlopiù l’intera area presbiteriale ad opera di Ignazio Lucibello, cui si deve anche la raffigurazione del San Biagio nella lunetta del portale.

1965  (adeguamento presbiterio)

L’attuale altare maggiore in marmo e la pavimentazione limitrofa dello stesso materiale sono stati eseguiti nel 1965.
Descrizione

La facciata della chiesa di San Biagio presenta un basamento in lastre in pietra serena, angolate in malta e timpano con archetti sempre in malta coronati da una cornice a dentelli posti secondo l’andamento dei displuvi. L'accesso è contrassegnato da un portale in pietra serena lunettato con archivolto falcato e da un oculo con contorno in pietra serena. Su un fianco della chiesa sorge la canonica. Tutte le facciate della chiesa risultano intonacate e tinteggiate. La chiesa presenta un vano principale con la zona presbiteriale delimitata da un arco che immette nell’abside. Di qui si accede alla sacrestia. Su un fianco della chiesa é presente una serliana che la mette in comunicazione con una cappella laterale dotata di fonte battesimale. Le pareti longitudinali della chiesa presentano delle nicchie con altari formati da una mensa sostenuta da mensole e da una soprastante struttura architettonica con lesene e timpano ad archivolto. Un terzo altare è posto nella parete di fondo dell’abside; qui è posta una pala d'altare su tela, assegnata alla scuola di Baccio Bonetti (XVII secolo), dove è raffigurata la Crocifissione con santa Margherita e san Biagio.
Coperture
Il tetto dell’aula della chiesa è sorretto da capriate lignee poste a intervalli di m. 2,80 costituite da puntoni, catena, monaco centrale e saette; queste ultime hanno sezioni piuttosto limitate e si attestano ai puntoni tramite mensole di ripartizione modanate. L’impalcato del tetto è formato da terzere, correnti e pianelle. II tetto della cappella laterale è a falda unica, salvo il vano minore con fonte battesimale, coperto da una plafonatura orizzontale forse incannicciata.
Pianta
La chiesa di San Biagio ha un vano di dimensioni planimetriche di m. 6,00 x m. 14,00 circa. I muri laterali di pietrame, spessi cm. 65, sono alti circa m. 5,85 e al centro la copertura a capanna raggiunge l’altezza interna di m. 7,10 circa. La zona presbiteriale é delimitata da un arco che immette nell’abside. Di qui si accede alla sacrestia. Su un fianco della chiesa è presente una cappella ricavata addossando un corpo di fabbrica alla chiesa preesistente; tale addizione presenta un ulteriore vano dove é posto il fonte battesimale.
Struttura
L’edificio presenta strutture murarie in pietrame e solai lignei.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1970/1980)
Nel secolo scorso, il presbiterio è stato rialzato di un gradino ed è stata posto al centro un semplice altare a mensa.
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