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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Monterotondo
Sabina - Poggio Mirteto
chiesa
sussidiaria
S. Rocco
Parrocchia di Santa Maria delle Grazie
Facciata; Impianto planimetrico; Struttura e coperture; Pavimenti e pavimentazioni; interni
presbiterio - aggiunta arredo (1967-1970)
1560 - 1560(inizio costruzione intero bene); 1630 - 1630(costruzione intero bene); 1635 - 1635(completamento lavori intero bene); 1763 - 1763(decorazione altare maggiore); 1782 - 1782(menzione intero bene); 1819 - 1819(nuova intitolazione intero bene); 1867 - 1867(demolizione cappelle); 1960 - 1969(lavori di restauro intero bene); 1970 - 1970(lavori di restauro intero bene)
Chiesa di San Rocco
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Rocco <Monterotondo>
Altre denominazioni Madonna del Diluvio delle Grazie
S. Rocco
Ambito culturale (ruolo)
maestranze sabine (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1560  (inizio costruzione intero bene)

nel 1560, probabilmente sulle preesistenze di un’antica cappella, viene iniziata la costruzione degli edifici della Chiesa e dell’Oratorio, la cui cura viene successivamente assegnata (1627) dalla Comunità alla Compagnia della Morte, detta anche Confraternita dell’Oratorio e Morte o Compagnia del Sacco Nero.

1630  (costruzione intero bene)

nel 1630 la Compagnia chiede ai Barberini un contributo per completare i lavori di costruzione del complesso. Il finanziamento viene rilasciato a condizione che le opere siano condotte dall’architetto Domenico Castelli.

1635  (completamento lavori intero bene)

da un primo rilievo delineato nel 1635, in occasione del progetto Barberiniano relativo all’ampliamento del circuito murario e all’eventuale inglobamento nella nuova espansione della chiesa di san Rocco, l’impianto risulta realizzato ad una sola navata, con 4 cappelle laterali e abside semicircolari.

1763  (decorazione altare maggiore)

l’altare maggiore fu decorato nel XVI secolo da un dipinto raffigurante la Madonna col Bambino, che è stato decorato nel 1763 con una corona d’argento.

1782  (menzione intero bene)

nella visita pastorale del cardinale Corsini, la chiesa di San Rocco è descritta in tutte le sue parti.

1819  (nuova intitolazione intero bene)

nel 1819 l’edificio viene censito con il numero di mappa C, di proprietà del Comune, ubicato nella contrada san Rocco, sotto la denominazione della Beata Vergine del Diluvio.

1867  (demolizione cappelle)

l’allargamento della strada tangente alle mura, attuale via Antonio Gramsci, realizzato intorno alla metà dell’Ottocento, comporta la demolizione delle due cappelle laterali di sinistra.

1960 - 1969 (lavori di restauro intero bene)

tra il 1960 e il 1969, vengono poi eseguiti consistenti lavori di restauro che modificano ulteriormente l’ampliamento originario: la demolizione delle due superstiti cappelle laterali di destra per ampliare l’edificio dell’Oratorio, il rifacimento del tetto, il rialzamento di circa 50 cm del frontone della facciata principale ed infine la trasformazione della finestra centrale da rettangolare a circolare.

1970  (lavori di restauro intero bene)

viene, infine, sollecitata nel 1970 un’ulteriore richiesta di contributo per il rifacimento del tetto, la pulitura interna ed esterna delle pareti e dei marmi ed il restauro dei quadri.
Descrizione

Di fronte alla Porta Romana di Monterotondo, in pieno centro storico, troviamo la piccola chiesa dedicata a San Rocco o Santuario Maria Diluvio delle Grazie. Ampliata intorno al 1560 dove un tempo sorgeva una edicola votiva dedicata a San Rocco, un ultimo intervento di restauro è datato fine anni sessanta. La facciata presenta un profilo a capanna e con unico ingresso, ai lati presenta due paraste in laterizio mentre il resto del prospetto risulta intonacato e pitturato. La pianta presenta un'unica navata con abside a terminazione rettilinea separata dalla piccola navata da un arco trionfale sostenuto da due colonne circolari; nella navata troviamo anche quattro nicchie arcate che fonti riferiscono essere l’ingresso di quattro cappelle laterali demolite a metà del 1800 e nel 1967. L’interno è rivestito in pietra per un altezza di 3 metri circa, mentre la restante area è semplicemente intonacata; il soffitto della navata è coperto da un contro-soffitto in legno e il presbiterio è coperto da una volta a vela lunettata. Al centro del presbiterio inserito in un altare composto da una coppia di colonne a fascio e un timpano spezzato troviamo, all'interno di un mosaico dorato, l’antica immagine quattrocentesca della Madonna Diluvio delle Grazie.
Facciata
La facciata presenta un profilo a capanna ed è intonacata e pitturata. Al centro inserito in un portale, sormontato da un timpano triangolare in pietra, troviamo l’unico portone in legno, nel fregio della composizione è incisa l’iscrizione “Beatae Virgini Custodi divoque Rocho Patrono”. Al centro del prospetto è presente un oculo con cornice in laterizio mentre ai lati del piccolo prospetto troviamo due lesene sempre in laterizio.
Impianto planimetrico
L'interno della chiesa è a navata unica con presbiterio a terminazione rettilinea, dietro al presbiterio si sviluppa la sacrestia a cui si accede tramite due porte ai lati dell’altare. Nella navata sono presenti quattro nicchie dove un tempo si aprivano altrettante cappelle demolite nel tempo. La Chiesa riceve luce naturale dall’oculo in contro-facciata e da due coppie di finestre poste lungo le pareti laterali e da due finestre nel presbiterio.
Struttura e coperture
L’edificio è in muratura portante composta prevalentemente da pietrame di cava. La copertura interna dell’aula è composta da un contro-soffitto ligneo mentre il presbiterio presenta una volta a vela con due lunette finestrate. La copertura esterna è composta da un tetto a due falde rivestito in tegole in laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è composta da lastre in marmo poste in maniera trasversale ai lati e a spina di pesce nella guida centrale.
interni
Il presbiterio, separato dalla navata da un arco trionfale sostenuto da due colonne circolari, presenta cornici e modanature. Al centro inserito in un altare composto una coppia di colonne a fascio in stile composito e da un timpano arcuato spezzato all’interno di un mosaico dorato troviamo l’immagine della Madonna delle Grazie datato XV secolo. Le pareti laterali della piccola chiesa sono rivestite in lastre di pietra, fino al un altezza di circa tre metri, il resto delle muratura è semplicemente intonacato. Sulla cantoria, nella parete di fondo sulla cantoria sono presenti quattro lastre sepolcrali.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1967-1970)
secondo le disposizioni della riforma liturgica post conciliare di fronte all’altare a muro contenente la reposizione eucaristica è stata inserita una nuova mensa rivolta verso il popolo composta da quattro pilastrini in marmo e due blocchi a sostegno della mensa.
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