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Bitetto
Bari - Bitonto
chiesa
parrocchiale
San Michele Arcangelo
Parrocchia di San Michele Arcangelo
Pianta; Impianto strutturale; Coperture; Prospetti; Scale; Pavimenti e pavimentazioni; interni; Elementi decorativi; Arredi
altare - aggiunta arredo (1965)
1335 - 1335(costruzione intero bene); 1534 - 1534(ampliamento cappella); 1540 - 1540(ampliamento cappella); 1613/10/10 - 1613/10/10(carattere generale consacrazione); 1700 - 1715(restauro coperture); 1735 - 1735(completamento aula liturgica); 1744 - 1744(ampliamento intero bene); 1744 - 1744(ampliamento cappella); 1760 - 1760(collocazione presbiterio); 1764 - 1764(completamento campanile); Fine XVIII - Fine XVIII(completamento cappella); 1828 - 1828(completamento aula liturgica); 1955 - 1959(restauro intero bene); 1980 - 1986(restauro intero bene); 2008 - 2008(restauro intero bene); 2017 - 2017(restauro aula liturgica)
Chiesa di San Michele Arcangelo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Michele Arcangelo <Bitetto>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze pugliesi (costruzione)
Notizie Storiche

1335  (costruzione intero bene)

lavori di costruzione della cattedrale dedicata a S. Michele Arcangelo eseguiti dal mastro Lillo di Barletta, sotto il vescovo Giacomo Bonocore II, probabilmente sopra le rovine di una chiesetta preesistente del XI sec; sul portale maggiore, si legge: “ANNO D.NI MCCCXXXV/HAEC ECCLESIA INCEPTA EST CONSTRUI/PER MAGISTRUM LILLIUM DE BAROLO”.

1534  (ampliamento cappella)

lavori di costruzione della cappella del Purgatorio, antico battistero.

1540  (ampliamento cappella)

lavori di costruzione della cappella del Santissimo.

1613/10/10  (carattere generale consacrazione)

consacrazione della chiesa da parte del vescovo Giulio Mattei; a testimonianza dell’avvenimento all’esterno dell’edificio è presente un’epigrafe recante il testo “D.O.M/IULIUS MATTHEUS A MONTE S. SABINI TUSCUS/U.I.D. ET APOSTOLICAE SEDIS GRATIA AEPISCOPUS BITECTI/TEMPLUM HOC IN HONOREM DEI ET B. MICHAELIS/ARCANGELI CONSECRAVIT DICAVITQUE/A. D. MDCXIII DIE DECIMA OCTOBRIS”.

1700 - 1715 (restauro coperture)

avori di restauro delle coperture eseguiti per volere del vescovo Gioacchino Francesco Caprini; a testimonianza dell’avvenimento all’interno dell’edificio è presente un’epigrafe recante il testo “HAEC ANTISTES CAPRINUS DUO TECTA REFECIT AD DOMINI DECUS ET SANCTI MICHAELIS HONOREM”.

1735  (completamento aula liturgica)

lavori di completamento dell’edificio eseguiti per volere del vescovo Francesco Franco e consistenti nella realizzazione dell’apparato decorativo in stile barocco, ovvero secondo il gusto dell’epoca; a testimonianza delle opere al lato del presbiterio è collocata una lapide commemorativa recante il testo “FRANCISCO FRANCO/BITECTENSI EPISCOPO/QUOD/REBUS PLURIMIS ELEGANTER GESTIS/TEMPLUM AMPLIARI HARAM EXORNARI/ET IMPENDIUM QUINGENTIS AUREIS/AERE SUO EROGARI CURAVIT/CANONICORUM COETUS GRATI ANIMI ERGO/MONUMENTUM HOC CUDIT/SALUTIS ANNO MDCCXXXXV”.

1744  (ampliamento intero bene)

lavori di ampliamento dell’edificio eseguiti attraverso la demolizione del coro e di una porzione della facciata posteriore con la contestuale creazione di un ampio presbiterio dotato di un nuovo coro. Sull’area presbiterale fu costruita una cupola, la navata principale ed il transetto furono coperte con finte volte che nascosero il sistema di capriate lignee decorate, furono aperte grandi finestre, murate le bifore laterali e le superfici interne completamente rivestite di intonaco.

1744  (ampliamento cappella)

durante i lavori di ampliamento dell’edificio furono anche demolite le quattro cappelle esistenti a sinistra del tempio per costruire il cappellone sormontato da cupola; a testimonianza dell’avvenimento all’esterno dell’edificio è presente un’epigrafe recante il testo “VIATORUM FORTITUDINI AC CIVO NOVUM HOC DELUBRUM CELSO ORNATOQUE FORNICE AD EJUS PERENNE DECUS AERE SODALITIO PIA HAEC SODALITAS POSUIT MDCCXLIV”.

1760  (collocazione presbiterio)

collocazione dell’altare maggiore marmoreo per volere e a spese del vescovo Angelo Maria Marculli; a testimonianza dell’avvenimento su uno dei pilastri che sostiene la cupola del presbiterio è presente un’epigrafe recante il testo “F. ANGELO MARIAE MARCULLI/BITECI'ENSI EPISCOPO/QUOD/POST HOMINUM MEMORIAM/D.0.M./QUI LUBENS SEMPER REDDIDIT QUOD/ACCEPIT/HARAM HANC EX MARMORE SUO SUMPTU/VENUSTE EXCITARI CURAVIT/CANONICORUM COLLEGIUM/HOC GRATI ANIMI INDICIUM/POSTERITATI COMMENDAVIT/ANNO INCARNATIONIS DOMINICAE MDCCLX”.

1764  (completamento campanile)

lavori di costruzione del campanile, posto ad ovest dell’edificio ed addossato a sinistra della facciata principale.

Fine XVIII  (completamento cappella)

lavori di completamento della cappella del Purgatorio consistenti nella realizzazione dell’apparato decorativo.

1828  (completamento aula liturgica)

per volere dell’arcivescovo Clary le pareti interne vengono completamente stuccate.

1955 - 1959 (restauro intero bene)

lavori di restauro eseguiti per iniziativa dell’Amministrazione Comunale e diretti dall’arch. Schettini: le opere riguardarono la rimozione degli intonaci e dell’apparato decorativo in stucco, il ripristino delle capriate con la demolizione delle volte posticce, la riapertura delle bifore del transetto e della facciata, la valorizzazione delle absidi laterali e la messa in luce di antiche tracce dell’abside maggiore; contestualmente è stata ricostruita l’iconostasi al di sotto dell’arco trionfale, unico esempio pugliese oltre quella presente nella basilica di San Nicola a Bari.

1980 - 1986 (restauro intero bene)

lavori di manutenzione straordinaria dell’intero edificio eseguiti dalla ditta locale Falcicchio e consistenti nella sostituzione del tegumento in tegole delle coperture della navata e del transetto; contestualmente è stato sostituito il pavimento dell’aula assembleare ed installato un impianto di riscaldamento radiante a basse temperature.

2008  (restauro intero bene)

lavori di restauro dell’intero edificio eseguito su progetto dell’arch. Fernando Russo e consistenti nella pulitura delle superfici esterne e nel restauro dell’apparato decorativo barocco del presbiterio, di cui è stato sostituito il pavimento, e delle grandi cappelle laterali; contestualmente è stata effettuata una manutenzione straordinaria delle coperture.

2017  (restauro aula liturgica)

lavori di restauro dei cinque antichi portoni interni.
Descrizione

Schema planimetrico del tipo basilicale suddiviso in tre navate ed altrettante campate, con transetto introdotto da un’iconostasi ricostruita e concluso con un ampio presbiterio quadrangolare rialzato di sette gradini rispetto al piano di calpestio dello spazio assembleare; in prossimità della seconda campata si aprono due fornici arcuati che conducono ai monumentali Cappelloni laterali, intitolati al Purgatorio ed al Santissimo Sacramento. La facciata principale, tripartita da paraste lineari a tutta altezza, è realizzata in conci squadrati di pietra locale disposti a corsi regolari. Le bucature ed i volumi presenti all’interno della superficie verticale determinano tre ordini orizzontali di cui quello inferiore contiene tre portali di cui quello centrale ha stipiti riccamente scolpiti ed è inserito all’interno di un’intelaiatura composta due semicolonne laterali disposte su leoni stilofori sui cui capitelli poggia un archivolto a sesto acuto con lunetta finemente scolpita; in corrispondenza dei sottostanti portali l’ordine intermedio è valorizzato dalla presenza di tre bifore, ognuna inglobata all’interno di un più ampio arco cieco; il registro superiore della facciata è monocuspidato al centro ed a spioventi nelle porzioni laterali, è incorniciato da archetti pensili sormontati da una cornice scolpita ed è impreziosito da un grandioso rosone a dodici bracci. Alla sinistra del prospetto principale si erge la torre campanaria, realizzata in conci di pietra e divisa in quattro ordini sovrapposti di cui quello inferiore è caratterizzato da conci bugnati mentre i tre registri superiori, distinti tra loro da cornici marcapiano poligonali, sono aperti su ogni fianco da una monofora arcuata; l’elemento terminale è un tronco di piramide a base ottagonale. Le superfici interne dell’intera aula liturgica sono completamente lasciate con la pietra faccia a vista nello spazio assembleare e nel transetto; l’area presbiterale ed i due Cappelloni laterali, invece, sono in stile barocco, intonacati e tinteggiati con tonalità tenui di giallo e celeste, con alcuni dettagli in bianco o dipinti a finto marmo.
Pianta
Schema planimetrico del tipo basilicale suddiviso in tre navate ed altrettante campate, con transetto introdotto da un’iconostasi ricostruita e concluso con un ampio presbiterio quadrangolare rialzato di sette gradini rispetto al piano di calpestio dello spazio assembleare, di per sé inferiore rispetto al transetto di ulteriori tre gradini. Seppur la scansione degli elementi strutturali lascerebbe immaginare una suddivisione dello spazio in ampie campate quadrangolari, le due navate minori consistono, invece, in grandi spazi a tutta altezza aperti su tre lati, conclusi con absidiole semicircolari e coperti superiormente con una falda inclinata lignea. In prossimità della seconda campata dell’impianto planimetrico si aprono due fornici arcuati che conducono ai monumentali Cappelloni laterali, intitolati al Purgatorio ed al Santissimo Sacramento; inoltre, lungo i fianchi della chiesa sono visibili accessi secondari o varchi tramite i quali si possono raggiungere il campanile, la sacrestia, l’ufficio parrocchiale ed altri locali di servizio. L’accesso principale all’edificio avviene attraverso i tre portali presenti sul prospetto principale che mettono in comunicazione diretta la chiesa con l’esterno e successivamente tramite una bussola in legno intagliato.
Impianto strutturale
Muratura portante in conci di pietra locale di natura calcarea; la navata centrale è divisa dalle laterali attraverso imponenti pilastri con semicolonne addossate concluse con capitelli poliedrici da cui sono originati grandi archi a tutto sesto su cui si aprono finti matronei, inglobati in ampie arcate cieche, presenti su entrambi i lati ed aperte da trifore; sulle superiori superfici verticali poggia il sistema ligneo di copertura. Di gran rilievo è la composizione strutturale della campata presbiteriale e dei due Cappelloni del Santissimo Sacramento e del Purgatorio: distinti dallo spazio assembleare tramite un fornice arcuato od un arco trionfale, i tre ambienti sono sormontati da una cupola emisferica rialzata su un tamburo cilindrico forato da finestre rettangolari, raccordata alla parte inferiore tramite pennacchi sferici sostenuti da quattro arconi laterali a tutto sesto ed aperta al centro da un lucernario circolare con lanterna superiore. Infine, le due piccole absidiole poste a conclusione delle navate minori sono coperte con un catino emisferico.
Coperture
Tetto a due falde sulla navata centrale e sul transetto, a falda unica inclinata su quelle laterali, la cui struttura portante è composta da capriate lignee ordite secondo lo sviluppo longitudinale dell’edificio; la disposizione delle capriate nel transetto è, invece, ortogonale alle precedenti. La stratigrafia del pacchetto di copertura è definita dalla sovrapposizione di materiali coibenti per l’isolamento termico e guaine impermeabilizzanti con manto di finitura in tegole e coppi. Il sistema di coperture del presbiterio e dei due cappelloni laterali, invece, è piano, rivestito con lastre di pietra di Corigliano ed interrotto al centro dalla presenza delle monumentali cupole emisferiche rialzate rispetto al lastrico solare per mezzo di tamburi circolari; il tegumento della sola Cappella del Purgatorio è realizzato con maioliche ceramiche policrome. Seppur diverse tra loro e poste a quote notevolmente differenti, le inclinazioni delle coperture sono tali da favorire il deflusso delle acque meteoriche, che vengono convogliate all’interno dei pluviali che discendono sui prospetti laterali.
Prospetti
La facciata principale, tripartita da paraste lineari a tutta altezza, è realizzata in conci squadrati di pietra locale disposti a corsi regolari. Le bucature ed i volumi presenti all’interno della superficie verticale determinano tre ordini orizzontali di cui quello inferiore contiene il portale d’accesso a due ante in legno decorato con specchiature scorniciate e bugnate, inquadrato da due ordini di stipiti scolpiti a motivi floreali e con riquadri quadrangolari su cui sono leggibili scene del Nuovo Testamento. Il portale, sormontato dallo stemma del vescovo Bonocore e da un’epigrafe relativa all’inizio dei lavori di costruzione, è inserito all’interno di un’intelaiatura composta due semicolonne laterali disposte su leoni stilofori; sui capitelli traforati ed ornati con racemi di mirto e vite delle semicolonne poggia un archivolto a sesto acuto, modanato a gola rovescia ed intagliato con larghe fasce di fogliame, nella cui lunetta sono raffigurati in rilievo due angeli ai fianchi della Vergine e sul sottostante architrave si riconoscono le sagome in altorilievo di Cristo e degli Apostoli. Negli scomparti laterali della porzione inferiore si aprono due portali minori, contornati da una fascia di fogliame ed archivoltati a sesto acuto nelle cui lunette sono posizionate le sculture dei santi Pietro e Paolo. In corrispondenza dei sottostanti portali l’ordine intermedio è valorizzato dalla presenza di tre bifore, ognuna inglobata all’interno di un più ampio arco cieco; la sola porzione centrale è distinta dall’inferiore tramite una sottile cornice lineare. Il registro superiore della facciata è monocuspidato al centro ed a spioventi nelle porzioni laterali, è incorniciato da archetti pensili sormontati da una cornice scolpita ed è impreziosito da un grandioso rosone a dodici bracci, di finissima fattura, coronato da un archivolto a doppia ghiera impostato su colonnine poggiate su mensole ed ornato in alto con un’aquila ad ali spiegate. Adiacenti al prospetto principale sorgono la torre campanaria, a sinistra, ed il fianco esterno del Cappellone del Santissimo Sacramento: la prima è realizzata in conci di pietra ed è divisa in quattro ordini sovrapposti di cui quello inferiore è inglobato nel fabbricato della chiesa ed è caratterizzato da conci sagomati e bugnati; i tre registri superiori, distinti tra loro da cornici marcapiano poligonali, sono delimitati da paraste e lesene lineari ed aperti su ogni fianco da una monofora arcuata; l’elemento terminale, rialzato su una base ornata agli angoli con volute, ha forma di tronco di piramide a base ottagonale sulla cui cuspide è collocata una croce metallica. Il secondo, invece, è caratterizzato da estrema massività essendo realizzato con conci squadrati di pietra locale disposti a corsi regolari interrotti da una bucatura mistilinea che garantisce l’ingresso della luce naturale nella cappella e da alcune lapidi incassate recanti testi incisi un ostensorio o stemmi gentilizi e vescovili scolpiti in rilievo. I prospetti laterali sono in gran parte occultati dagli imponenti volumi dei Cappelloni del Purgatorio e del Santissimo Sacramento, sono ciechi ed aperti esclusivamente dalle monofore dalle quali filtra luce naturale all’interno della navata maggiore; le due grandi cappelle, inoltre, sono bucate dai rincassi delle finestre collocate sul tamburo delle cupole e sulla soprastante lanterna barocca. Degna di nota è la facciata rivolta a Nord corrispondente alla testata del transetto, alla quale si accede tramite un cortiletto rettangolare: l’ingresso avviene tramite la cosiddetta porta di San Giovanni, detta anche “del Rovescio”, sormontata da un archivolto a sesto acuto nella cui lunetta è posizionata una statua di San Giovanni Battista; più in alto è collocato lo stemma lapideo del vescovo Bonocore. Sulla parete absidale sono incassati nella muratura un altorilievo della Madonna del latte, una scultura di San Michele Arcangelo ed uno stemma vescovile.
Scale
L’accesso all’edificio avviene attraverso una scala poligonale e piramidale, parzialmente addossata alla torre campanaria, composta da cinque gradini in pietra che conducono dalla quota stradale al piano di calpestio dello stilobate antistante la chiesa.
Pavimenti e pavimentazioni
L’intero pavimento è realizzato con lastre di pietra locale: il rivestimento dello spazio assembleare è composto da elementi rettangolari disposti ortogonalmente rispetto all’asse principale di percorrenza dell’edificio; lo stesso materiale è utilizzato per rifinire il piano di calpestio dell’area presbiteriale nella quale è realizzata una cornice perimetrale più scura che inquadra perfettamente la posizione centrale dell’altare. Il pavimento dei Cappelloni del Santissimo Sacramento e del Purgatorio è, invece, realizzato con marmi venati bianchi e grigi: nel primo le lastre sono posate alternando grandi elementi ottagonali a porzioni più ridotte quadrate mentre il secondo è intarsiato con uno schema ricavato dall’ipografia dei lacunari e degli stucchi presenti sulla calotta; in alcuni punti l’integrità della pavimentazione è interrotta da lapidi intarsiate policrome.
interni
Le superfici interne dell’intera aula liturgica sono completamente lasciate con la pietra faccia a vista nello spazio assembleare e nel transetto; l’area presbiteriale ed i due Cappelloni laterali, invece, sono in stile barocco, intonacati e tinteggiati con tonalità tenui di giallo e celeste, con alcuni dettagli in bianco o dipinti a finto marmo. La navata centrale è divisa dalle laterali attraverso imponenti pilastri con semicolonne addossate concluse con capitelli poliedrici da cui sono originati grandi archi a tutto sesto su cui si aprono finti matronei, inglobati in ampie arcate cieche, presenti su entrambi i lati ed aperte da trifore; sulle superiori superfici verticali poggia il sistema ligneo di copertura. Gli elementi strutturali puntuali e le superfici piane dell’ordine superiore sono completamente lasciate con il paramento lapideo faccia vista. In prossimità della seconda campata dello spazio assembleare si aprono i due Cappelloni del Santissimo Sacramento e del Purgatorio: distinti dallo spazio assembleare tramite un fornice arcuato e protetti da cancellate in ferro sagomato, sono entrambi caratterizzati da ampi spazi perimetrali ai quali sono addossati altari sormontati da pregevoli elementi decorativi, sono scanditi da lesene scanalate, capitelli riccamente scolpiti ed un alto fregio modanato sul quale, tramite pennacchi sferici sostenuti da quattro arconi laterali a tutto sesto, è impostata una cupola emisferica rialzata su un tamburo cilindrico ed aperta al centro da un lucernario circolare con lanterna barocca superiore. Il Cappellone del Santissimo Sacramento, a pianta rettangolare e con la calotta suddivisa in otto campi dipinti in celeste, ha tre altari addossati alle pareti perimetrali, dei quali il maggiore è delimitato da una balaustra sagomata in marmi intarsiati; il Cappellone del Purgatorio, invece, ha pianta circolare e la cupola scandita in lacunari quadrangolari originati da un oculo circolare sormontato da lanterna. Le superfici verticali del transetto, rialzato di tre gradini in prossimità dell’iconostasi, e le due piccole absidiole poste a conclusione delle navate minori sono realizzate in conci di pietra disposti a corsi regolari e sono caratterizzate da estrema massività essendo aperte da due accessi secondari, da un varco per l’ingresso alla sacrestia e da due superiori bifore sormontate da un piccolo oculo circolare. L’area presbiterale, invece, tinteggiata con tonalità tenui e dettagli bianchi e posta ad una quota notevolmente maggiore rispetto allo spazio assembleare, è scandita da lesene con capitelli compositi sul cui fregio modanato è impostata una cupola emisferica aperta al centro da un lucernario circolare con lanterna superiore, rialzata su un tamburo cilindrico forato da otto finestre rettangolari e raccordata alla parte inferiore tramite pennacchi sferici privi di decorazioni. L’integrità delle superfici interne è interrotta, oltre che dalle numerose aperture dalle quali permea luce naturale all’interno dell’edificio, da due ampi varchi arcuati che mettono in collegamento l’aula liturgica con i Cappelloni del Santissimo Sacramento e del Purgatorio e da alcuni accessi da quali si raggiungono la sacrestia, l’ufficio parrocchiale e due cortili esterni antistanti le due testate del transetto.
Elementi decorativi
Di grande pregio sono gli elementi decorativi presenti all’interno dell’edificio: in molti casi si tratta di sculture o tele posizionate all’interno delle cappelle laterali o sul presbiterio. In prossimità della seconda campata dello spazio assembleare si aprono i due Cappelloni del Santissimo Sacramento e del Purgatorio: nel primo, posto sul fianco destro della chiesa, sono presenti tre altari in marmi policromi sormontati dalle tele raffiguranti l’Eterno Padre, interrotta da un dipinto murale della Madonna delle Grazie, San Nicola di Bari ed, al centro, la Comunione degli apostoli; inoltre, all’interno di nicchie arcuate o rettangolari sono collocate le sculture di San Giuseppe, del Sacro Cuore, dell’Addolorata, di Cristo morto, della Vergine e di sua madre Sant’Anna. La cappella circolare del Purgatorio, eretta sul fianco opposto rispetto alla precedente, è scandita da arcate e nicchie absidate nelle quali prendono posto tre altari in marmi intarsiati i cui dossali sono impreziositi dalla scultura lignea dell’Addolorata e dalle tele raffiguranti la Vergine in gloria tra gli angeli che libera le anime del Purgatorio e la Madonna tra San Filippo e San Francesco; nelle quattro nicchie absidate sono custodite le effigi a tutto tondo dei quattro Evangelisti, opera in cartapesta di maestranze salentine. Sull’altare marmoreo dell’area presbiterale, invece, è collocata una pregevole tela della Vergine rappresentata insieme a San Michele, titolare della chiesa, realizzata per mano del pittore Carlo Rosa e sormontata da un’edicola in cui l’Eterno Padre benedicente è raffigurato tra putti. L’elemento di maggior rilievo della facciata principale è senza dubbio il portale centrale, caratterizzato da stipiti a due ordini rientranti decorati con elementi quadrangolari sui quali sono scolpite scene del Nuovo Testamento: a sinistra si apprezzano l’Annunciazione, la nascita di Gesù, la Vergine sul trono ed il Re Erode; a destra, invece, sono visibili le sculture in altorilievo della Presentazione al tempio, della fuga in Egitto, della disputa con i dottori e delle nozze di Cana. Lungo le pareti delle navate minori sono, infine, fissate le quattordici formelle in legno della Via Crucis, opera dell’artista Domenico Gramegna e, nei pressi del presbiterio, nella navata destra è posizionato un crocifisso ligneo.
Arredi
Al centro del presbiterio è presente l’altare isolato alle spalle del quale, in posizione assiale, è posizionato l’altare maggiore in marmi policromi, composto da una mensa poggiata su pilastrini obliqui ornati a volute, un paliotto su cui è raffigurato in rilievo San Michele ed un alto superiore gradino interrotto da una struttura pregevolmente modellata con volute, intarsi, putti e baldacchino a frange, aperta al centro da una nicchia con portella in argento sbalzato nella quale è conservata la custodia eucaristica; la sede del celebrante, con annesse le sedute per gli altri ministri, è mobile, è realizzata in legno e tessuti rossi ed è disposta alla destra dell’altare maggiore. Alle due pareti laterali dell’area presbiterale sono addossati gli stalli di un antico coro ligneo. All’interno del Cappellone del Purgatorio, invece, è collocato un rilevante fonte battesimale, opera dell’artista Pasquale Ricca, realizzato in marmo rosa corallo e composto da una vasca monolitica posata su un piedistallo marmoreo e conclusa da un coperchio conico in marmo e legno.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1965)
affinchè il sacerdote possa celebrare la Santa Messa rivolto verso il popolo al centro del presbiterio è stato collocato un altare isolato.
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