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edilizia di culto
restauro
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Tiedoli
Borgo Val di Taro
Piacenza - Bobbio
chiesa
parrocchiale
San Giovanni Battista
Parrocchia di San Giovanni Battista
Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Impianto strutturale
presbiterio - intervento strutturale (1972)
XIV - XIV(origine intero bene); XVI - XVI(restauro intero bene); 1670 - 1685(ampliamento intero bene); XVIII - XVIII(decorazione interno ); XIX - XIX(ristrutturazione intero bene); 1854 - 1854(decorazione interno ); XX - XX(restauro facciata ); XX - XXI(consolidamento intero bene); 1972 - 1972(adeguamento liturgico area presbiteriale); 1998 - 1998(restauro intero bene)
Chiesa di San Giovanni Battista
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giovanni Battista <Tiedoli, Borgo Val di Taro>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

XIV  (origine intero bene)

La prima attestazione di una cappella in località Tiedoli si ha nel 1342. Margherita Cignetti con un atto di Giovanni "De Filiis Michaelibus", dota la prebenda di S. Maria eretta nella chiesa di Tiedoli, assegnandone il giuspatronato alla famiglia Rinaldi. Il giuspatronato dei Rinaldi fu trasferito ad una cappella laterale della chiesa attuale e proseguì fino alla fine del XIX secolo. Questa prosecuzione fa supporre che l'antica cappella medievale sorgesse sul sito della chiesa attuale.

XVI  (restauro intero bene)

Nel 1598 Mons. Rangoni nella visita pastorale ricorda che la chiesa è stata totalmente restaurata.

1670 - 1685 (ampliamento intero bene)

Nel XVII secolo la chiesa venne ampliata con la costruzione della nuova facciata con i campanili binati. Furono erette due nuove cappelle laterali e la sagrestia nord. Probabilmente i lavori si svolsero tra 1670 e 1685 (data che compare alla base del campanile sinistro).

XVIII  (decorazione interno )

Internamente l'edificio è settecentesco ed è caratterizzato dalla presenza di quattro cappelle in cui si conservano diverse ancone in stucco anch'esse settecentesche.

XIX  (ristrutturazione intero bene)

Nei primi decenni del XIX secolo la chiesa è stata oggetto di consistenti opere di restauro. Durante questi lavori fu ristrutturata anche la volta.

1854  (decorazione interno )

L'interno dell'edificio venne arricchito nel 1854 dalle decorazioni pittoriche di Angelo Bertinelli riprendenti stilemi neoclassici.

XX  (restauro facciata )

All'inizio del XX secolo la facciata fu restaurata e nel 1933 venne costruito il terrazzamento a est della chiesa.

XX - XXI (consolidamento intero bene)

Il consolidamento statico della chiesa si ebbe nei seguenti anni: 1998-2002-2004 e 2005.

1972  (adeguamento liturgico area presbiteriale)

Nel 1972 l'area presbiteriale venne adeguata alle nuove disposizioni liturgiche del Concilio Vaticano II.

1998  (restauro intero bene)

Nel 1998 fu eseguito il restauro e il consolidamento dell'edificio.
Descrizione

La chiesa di San Giovanni Battista sorge in località Tiedoli, isolata, preceduta da un ampio sagrato lastricato in pietra, con orientamento Est-Ovest. La facciata, in pietra a vista, in stile normanno, presenta ai lati due torri campanarie, a pianta quadrata, di cui quella destra sorge su di un alto basamento e presenta lesene doriche agli angoli che reggono una trabeazione in aggetto. Le torri terminano con celle campanarie aperte sui quattro lati da monofore a tutto sesto e sono coperte da tetto a guglia conica in pietra. Al centro nella parte inferiore si apre l'unico portale, a luce rettangolare, con stipiti in pietra, al di sopra del quale si apre un rosone a lunetta cieco. La parte alta centrale e destra della facciata è decorata con specchi poligonali e in corrispondenza del campanile uno circolare. Lo spazio tra i due campanili è chiuso da una balaustra in pietra, con al centro la statua in marmo di San Giovanni. I fronti laterali, nella parte alta sono forati da finestroni circolari entro lunette. Ai fronti si addossano i volumi delle cappelle votive, preceduti da portico aperto su due lati da archi a tutto sesto. Al fronte destro si addossa, in corrispondenza del presbiterio, il volume della Canonica. Sul retro il presbiterio è forato da un finestrone circolare.
Pianta
Schema planimetrico ad aula, di tre campate, rettangolari, voltate a botte. Le campate sono scandite da lesene doriche al di sopra delle quali corre una trabeazione spezzata in aggetto, lungo la navata e il presbiterio. La volta è forata dalle unghie dei finestroni del claristerio ed è percorsa dagli archi a tutto sesto trasversali tra campata e campata. Sulla navata si aprono, con archi a tutto sesto le cappelle votive, a pianta rettangolare, voltate a botte, dedicate rispettivamente, quelle a sinistra al Crocefisso, Sant'Antonio abate e alla Madonna del Rosario, quelle di destra al Battistero, delle Anime, alla madonna del Rosario. Il presbiterio si apre sulla navata con un arco a tutto sesto su pilastri murali a fascio. Il presbiterio, rialzato di due gradini in marmo, a pianta rettangolare, a due campate, con pareti segnate da archi a tutto sesto ciechi, è voltato a botte. La volta è forata dalle unghie dei finestroni del claristerio.
Coperture
Tetto a due falde sulla navata, a falda unica sulle cappelle. Manto di copertura in lastre di ardesia.
Pavimenti e pavimentazioni
In mattonelle di cemento lungo la navata, nel presbiterio e nell'abside.
Elementi decorativi
Le pareti, e le volte della navata, delle cappelle, del presbiterio e dell'abside sono affrescate a soggetti religiosi, elementi geometrici e floreali. Le cappelle sono decorate con stucchi.
Impianto strutturale
Strutture verticali in muratura di pietra portante.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1972)
altare maggiore, mensa e paliotto in marmo bianco e rosso, un ambone in marmo rosso di Verona.
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