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Serradifalco
Caltanissetta
chiesa
parrocchiale
San Leonardo Abate
Parrocchia di San Leonardo Abate
Pianta; Impianto strutturale; Coperture
altare - intervento strutturale (2007); ambone - intervento strutturale (2007)
1667 - 1677(costruzione intero bene); XVII fine - 1707(ricostruzione intero bene); 1733 - 1733(chiusura al culto intero bene); 1747 - 1791(demolizione e ricostruzione intero bene); 1811 - 1811(realizzazione decorazioni); 1823 - 1823(collocazione infissi); 1825 - 1825(restauro prospetto principale); 1826 - 1828(costruzione cupola); 1843 - 1843(acquisto arredi); 1863 - 1863(collocazione arredi); 1868 - 1875(restauro e completamento prospetto principale); 1928 - 1928(costruzione campanili); 1929 - 1929(realizzazione dipinti decorazioni); 2007 - 2007(collocazione arredi)
Chiesa Madre di San Leonardo Abate
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa Madre di San Leonardo Abate <Serradifalco>
Altre denominazioni Chiesa di San Leonardo abate
Autore (ruolo)
Cucchiara, Felice (progetto facciata (?))
Barbera, Alfonso (progetto II ordine della facciata)
Marzetti (progetto campanili della facciata)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze siciliane (costruzione)
Notizie Storiche

1667 - 1677 (costruzione intero bene)

Francesco e Leonardo Lo Faso, che nel 1652 acquistarono il feudo appartenuto alla famiglia Graffeo, decisero di costruire una chiesa più grande di quella costruita dalla famiglia Graffeo nel 1617 in concomitanza della fondazione del Comune.La nuova chiesa, intitolata a San Leonardo, fu costruita nella zona del Cozzo, nei pressi dell’antica matrice di San Francesco di Paola. Nella chiesa erano presenti l’altare maggiore, gli altari del SS.mo Sacramento, del SS.mo Crocifisso, delle Anime del Purgatorio e di Sant’Antonio da Padova, come risulta dalla visita pastorale del 1669. Tuttavia la chiesa non era stata ultimata: era poco ornata e la cripta non era stata completata. Nel 1674 sono documentati lavori di ampliamento eseguiti da mastro Leonardo Simone. La chiesa fu completata nel 1677 (Testa, p138-139/141). Nell’altare maggiore fu collocata la statua di S.Leonardo, realizzata nel 1661 (Galletti, p.154) e posta nella chiesa di San Francesco di Paola.

XVII fine - 1707 (ricostruzione intero bene)

Il duca Francesco Lo Faso fece ricostruire la chiesa (Testa, p.207).

1733  (chiusura al culto intero bene)

Nel 1733 la chiesa risulta chiusa al culto (Galletti, p.207).

1747 - 1791 (demolizione e ricostruzione intero bene)

La chiesa fu ricostruita e ampliata. Nel 1747 il mastro palermitano Giovanni Sajola si impegnò a costruire la fabbrica di rustico della chiesa e il campanile per onze 1153.7.12 dal mese di maggio 1748 e di ultimarla entro quattro anni. Tuttavia i lavori furono in seguito sospesi e ripresi nel 1764 dal mastro palermitano Domenico La Rosa e proseguirono ad intervalli fino al 1791 (Testa, p.218-222- 228/530-533).

1811  (realizzazione decorazioni)

Nel 1811, durante il parrocato di Orazio Sferlazza, si realizzarono le decorazioni in stucco a motivi fitomorfi con vasi centrali e pannelli figurati in corrispondenza delle pareti, della cantoria (il Buon pastore, Gesù con il pane, partorienza della regina Visgarda, S.Leonardo libera i prigionieri dalle catene) della volta (Sacrificio di Isacco, Mosè e il popolo che raccoglie la manna, Giacobbe dormiente) e delle vele della cupola (gli Evangelisti) (Galletti, p.187).

1823  (collocazione infissi)

Nel 1823 si collocò il portone realizzato dal mastro agrigentino Calogero Rizzo (Testa, p.231).

1825  (restauro prospetto principale)

Nel 1825 si affidarono a mastro Ignazio Madonia i lavori di restauro del prospetto (Galletti, p.212).

1826 - 1828 (costruzione cupola)

Tra il 1826 e 1828 mastro Gaetano Migliore costruì la cupola su quattro pilastri per un importo di onze 166.18.12. I lavori furono stimati dall’ingegnere nisseno Gaetano Lo Piano (Testa, p.231).

1843  (acquisto arredi)

Nel 1843 l’organo, proveniente da Napoli, fu ispezionato da Francesco Marcenò. Tale organo fu venduto nel 1864 per acquistare il nuovo altare maggiore marmoreo (Galletti, pp.213-214

1863  (collocazione arredi)

Nel 1863 “due balaustrate di ferro fuso e ferro forgiato”, opera del palermitano Giuseppe Bonanno, furono collocate nel transetto di destra; negli altari laterali si collocarono cancellate realizzate dal fabbro Giuseppe Marino (Galletti, pp.285-286).

1868 - 1875 (restauro e completamento prospetto principale)

Fin dal 1863 il Comune aveva chiesto un finanziamento di L.20000 per completare il secondo ordine del prospetto. Nel 1868 si iniziarono i lavori ma sorse una lite giudiziaria tra la ditta esecutrice e il Comune per la cattiva esecuzione dei lavori (Galletti, p.214-260). L’intaglio della facciata fu ultimato nel 1875, secondo il progetto dell’ing. Alfonso Barbera che prevedeva l’abbattimento di vecchie colonne e la sostituzione con nuovi pilastri (Testa, p.419).

1928  (costruzione campanili)

La chiesa fu chiusa al culto per restauri e abbellimenti (Testa, p.427). Si costruirono i due campanili emergenti dal secondo ordine del prospetto principale, secondo il progetto dell’ing. Marzetti. L’arciprete Vincenzo Difrancesco acquistò un organo a canne dalla ditta nissena Nicosia e trattò l’acquisto della copertura in eternit con il licatese Filippo Regrillo (Galletti, p.273/286).

1929  (realizzazione dipinti decorazioni)

L’arciprete Vincenzo Difrancesco fece decorare l’interno con “gentili stucchi armonizzanti con le severe linee del sacro Tempio” e nel 1929 il pittore palermitano Leopoldo Messina colorò in oro zecchino gli stucchi e dipinse sui muri del coro Gesù ed i fanciulli e Gesù entra a Gerusalemme; realizzò la tela ad olio del Battesimo di Gesù, collocata sul fonte battesimale (Galletti, pp.273-274/291).

2007  (collocazione arredi)

In occasione del 162° anniversario della dedicazione della chiesa sono stati collocati l’altare, l’ambone e la sede presidenziale, opera dello scultore Peter Porazik su progetto dell’arch. Salvatore Tricoli.
Descrizione

La chiesa di S.Leonardo, preceduta da una scalinata dall’andamento semicircolare, è caratterizzata da un prospetto a due ordini architettonici, con campanili emergenti dalla trabeazione del secondo registro. La facciata intonacata è scandita da paraste corinzie in cinque partiti: quelli laterali hanno un andamento curvo. Il portale centrale rettangolare, sormontato dal bassorilievo della Pietà, è sovrastato da un frontone ondulato; le porte laterali con frontone centinato sono sovrastate da nicchie contenenti le statue della Madonna Immacolata e di S. Leonardo Abate. L'impianto spaziale è costituito da aula e coro, coperte da volte a botte lunettate e tre absidi con catini. Le cappelle, poco profonde ad angoli curvi, sono coperte da spicchi di volta. Le pareti dell’aula, scandite dall’ordine corinzio, sono ritmate da arcate a tutto sesto. Le volte a botte, ripartite da fasce longitudinali e trasversali (in asse con le paraste) decorate da formelle, presentano specchiature arricchite da motivi fitomorfi. L’edificio, costruito nel terzo quarto del Seicento, fu ricostruito tra il 1747 e 1791. La facciata è stata recentemente attribuita all’architetto Felice Cucchiara per l’analogia riscontrata con un suo disegno, conservato presso la Galleria Regionale di Palazzo Abatellis a Palermo. Tuttavia a causa delle lunghe vicende costruttive, furono variati il secondo ordine (progettato nel 1868 dall’architetto nisseno Alfonso La Barbera e ultimato nel 1875 con la sostituzione delle colonne con paraste) e i campanili (realizzati nel 1928 su progetto dell’ing. Marzetti).
Pianta
ad aula
Impianto strutturale
Edificio in muratura continua intonacata con volte e copertura a falde.
Coperture
Aula e coro coperti con volta a botte lunettata, cupola sulla crociera e catini sull’abside e sul transetto.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (2007)
Nel 2007, sopra una predella in marmo è stato collocato il nuovo altare in marmo bianco di Carrara realizzato dall'artista Peter Porazik. Rappresenta 4 angeli che sorreggono la mensa. Tutto il progetto di adeguamento è stato pensato dall'architetto Salvatore Tricoli e dal Liturgista Sac. Giovanni Speciale. Il progetto è stato approvato dalla Commissione Diocesana di Arte Sacra.
ambone - intervento strutturale (2007)
Nel 2007 è stato collocato il nuovo ambone in marmo bianco di Carrara realizzato dall'artista Peter Porazik. Rappresenta 2 angeli che sorreggono il leggio.
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