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Villanova Monferrato
Casale Monferrato
chiesa
parrocchiale
S. Emiliano
Parrocchia di S. Emiliano
Pianta; Impianto strutturale; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Facciata
altare - aggiunta arredo (1970); leggìo - aggiunta arredo (1970)
660 - 660(menzione carattere generale); XV - XV(ricostruzione intero bene); XV - XVII(completamento intero bene); XVII - XVII(completamento facciata); 1637 - 1637(menzione carattere generale); 1783 - 1783(sopraelevazione campanile); 1850 - 1850(completamento intero bene); 1872 - 1874(completamento lato destro); 1880 - 1881(restauri intero bene); 1893 - 1893(aggiunta ingresso); 1928 - 1928(realizzazione cappella); 1945 - 1957(realizzazione vetrate); 1968 - 1968(restauro campanile); 1985 - 1985(restauro facciata); 1993 - 1993(menzione cappella laterale); 1998 - 1999(intervento di deumidificazione interno); 2001 - 2001(adeguamento centrale termica); 2010 - 2010(restauro cappella laterale); 2013 - 2013(restauro cappella laterale)
Chiesa di Sant'Emiliano
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Emiliano <Villanova Monferrato>
Altre denominazioni S. Emiliano
Autore (ruolo)
Arborio Mella, Edoardo, Conte (restauro chiesa)
Bonardi, Giovanni (restauro cappelle interne)
Ambito culturale (ruolo)
neogotico (rifacimento facciata)
maestranze piemontesi (costruzione intero bene)
Notizie Storiche

660  (menzione carattere generale)

Marco Aurelio Cusano, storico piemontese, datava la primitiva costruzione della chiesa al 660, costruita per volontà di Emiliano II nel VII sec. (che fu Vescovo di Vercelli intorno al 707) e la dedicò al suo illustre predecessore Emiliano I Avogadro. Non si conosce la data della consacrazione, ma l'anniversario viene ricordato il 22 novembre.

XV  (ricostruzione intero bene)

Nel XV sec. iniziarono i lavori di ampliamento della chiesa della parte anteriore, come denuncia l'incisione sull'arco di fondo del presbiterio.

XV - XVII (completamento intero bene)

Nel corso dei secoli che vanno dal XV al XVII sec. vennero costruite due cappelle laterali. La prima fu quella dedicata alla SS. Trinità e la seconda dedicata all'Immacolata Concezione, entrambe sul lato nord. Alla fine del XVII sec. la chiesa presentava tre navate.

XVII  (completamento facciata)

Nel corso del secolo XVII venne costruito un portico antistante la facciata della chiesa e un muro di cinta a racchiudere il sagrato.

1637  (menzione carattere generale)

Nel 1637 durante la battaglia contro gli spagnoli, oltre all'incendio al paese vennero saccheggiati l'archivio comunale e quello parrocchiale, perciò gran parte delle notizie storiche andarono perdute, comprensive quelle di eventuali interventi strutturali e non alla chiesa.

1783  (sopraelevazione campanile)

Nell'anno 1783 venne sopraelevato il campanile.

1850  (completamento intero bene)

Nel 1850 si realizzarono diversi interventi di abbellimento e di risanamento interno che riguardarono la formazione di una cornice in stucco lungo il perimetro, dei capitelli nella zona coro presbiteriale e la decorazione nel centro delle volte. Seguirono lavori di apertura di cinque grandi finestre a sud ed a ovest, la realizzazione di fori di sfogo nella muratura per vapori umidi e la demolizione del portico e del muro di cinta antistante la chiesa. Da un capitolato d'appalto datato 1850 si desume anche la previsione di oscurarle il rosone in facciata per permettere l'installazione dell'organo.

1872 - 1874 (completamento lato destro)

Durante l'arco di tempo che va dal 1872 al 1874 nella chiesa vennero aggiunte le cappelle dedicate a S. Antonio e S. Gaetano sul lato orientato verso sud, tutte comunicanti tra loro, ed infine rifatte tutte le vetrate. L'arch. Edoardo Arborio Mella, durante l'anno 1872, lavorò al progetto di ristrutturazione della chiesa, con il ridisegno della facciata a salienti (precedentemente si presentava a capanna), il prolungamento del coro, di parte del presbiterio e la ricostruzione della sacrestia. Nel suo progetto, a differenza di ciò che era indicato nel capitolato d'appalto del 1850, in cui era indicata la chiusura del rosone in facciata per occuparne lo spazio con l'organo nuovo, egli ideò di aprire due sfondati ai lati del presbiterio, proprio per offrire una nuova sistemazione all'organo e così evitare di oscurare il rosone. Si eseguì momentaneamente il solo rifacimento della facciata.

1880 - 1881 (restauri intero bene)

Nel 1880 iniziarono i lavori di ampliamento del coro, che risultarono completamente differenti da quelli progettati dall'Arch. Edoardo Arborio Mella nel 1872. In realtà si edificò il nuovo coro, con il successivo apliamento nel senso della lunghezza e della larghezza anche del presbiterio con la costruzione, ai suoi lati, di due cappelle e si posizionò il nuovo organo in facciata, con la conseguente chiusura del rosone. Tali lavori videro il termine il 13 Aprile 1881.

1893  (aggiunta ingresso)

Nel 1893 venne aggiunta la bussola lignea d'ingresso.

1928  (realizzazione cappella)

Nel 1928 sul lato destro della chiesa, in corrispondenza della prima campata, venne realizzata l'ultima cappella dedicata alla Madonna delle Grazie su progetto dell'Arch. Monbello

1945 - 1957 (realizzazione vetrate)

Nel 1945 vennero realizzate le tre vetrate del coro che raffigurano al centro S. Emiliano ed ai suoi lati angeli e simboli delle virtù teologali ed anche quelle nelle cappelle dell'Immacolata Concezione e di S. Bovone. Nel 1957 invece venne revisionato il tetto e rifatta a nuovo la copertura della sola facciata con lamine di zinco.

1968  (restauro campanile)

Nel 1968, con la rifusione delle campane, si decise di redigere un progetto di restauro del campanile stesso, che evidenziava un intonaco cadente e lesioni alla struttura portante. L'architetto Don Angelo Verri, insieme con la Soprintendenza, decisero di mettere in evidenza la sua struttura in mattoni a vista ed archetti pensili togliendo l'intonaco oramai staccato; facendo questo emersero tre campate romaniche compresa la cella campanaria. Successivamente venne sopraelevato, con la nuova cella campanaria che rimane visibile ai giorni nostri, e quella dell'epoca che divenne una semplice campata.

1985  (restauro facciata)

Nel 1985 venne rinnovato in facciata l'intonaco delle fasce bianche, ricostruiti alcuni archetti pensili della cornice mancanti e sostituita la decorazione nelle lunette dei portali dell'ingresso principale e dei laterali, con bassorilievi in terracotta realizzati dall'artista Bonardi Giovanni di Villanova.

1993  (menzione cappella laterale)

Nel 1993, a seguito della sconsacrazione della chiesa di S. Michele il suo l'altare maggiore ligneo viene trasferito nella seconda cappella a sinistra della chiesa parrocchiale.

1998 - 1999 (intervento di deumidificazione interno)

Nell'anno 1998 gli architetti Calvi Giampiero e Bugatti Luigi progettarono ed eseguirono il risanamento della muratura e dei pilasti della chiesa, attraverso lo scrostamento e spicconamento dell'intonaco ammalorato e l'utilizzo del metodo "Ladikom" per l'allontanamento dell'umidità di risalita della muratura, lasciando così a fine lavori la muratura a vista. A seguito di una prescrizione della Soprintendenza del 1999, la muratura venne successivamente solo intonacata.

2001  (adeguamento centrale termica)

Nell'anno 2001 gli architetti Calvi Giampiero e Bugatti Luigi progettarono ed eseguirono l'adeguamento della centrale termica della chiesa posta in un locale adiacente. Il progetto riguardava lo spostamento della porta d'accesso, l'aumento dell'altezza della finestra esistente, la costruzione del camino, la modifica delle bocchette di aerazione e l'installazione del nuovo generatore a gas metano. Infine venne realizzato un nuovo servizio igienico, completamente isolato dalla centrale termica e comunicante con la sacrestia.

2010  (restauro cappella laterale)

Nel 2010 l'artista Bonardi Giovanni insieme alla restauratrice Regoli Francesca progettarono ed eseguirono il restauro della cappella della Madonna Immacolata, prima cappella dal presbiterio della navata di destra, che riguardava pitture, stucchi della volta e delle pareti dell'altare.

2013  (restauro cappella laterale)

Nel 2013 l'artista Bonardi Giovanni, insieme alla restauratrice Regoli Francesca progettarono il restauro della seconda cappella della navata di destra, che momentaneamente si trovava spoglia da ornamenti. L'autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Architettonici arrivò nel dicembre 2013, i lavori iniziarono nella primavera del 2014 e videro la fine il 03 settembre 2014.
Descrizione

La chiesa di S. Emiliano, di cui si hanno notizie a partire dalla fine del VII sec., si trova nel centro di antica formazione del paese di Villanova M.to, in affaccio su via Bosso Patriota e con di fronte il piazzale dove hanno sede il palazzo comunale e la chiesa di S. Michele. L'attuale edificio venne rimaneggiato nella seconda meta del XIX sec. dall'arch. Edoardo Arborio Mella. Presenta un orientamento ovest-est, è anticipata da un grande sagrato in ciottoli di pietra bianchi e neri e fanno da cornice due chiesette minori in stile barocco. La sua facciata, in stile neogotico, presenta quattro contrafforti che la suddividono in tre campi, e sul lato sinistro, in corrispondenza della stessa si innalza il campanile costituito da quattro campate più la cella campanaria. Internamente si sviluppa longitudinalmente in tre navate suddivise in quattro campate, alle quali si addossano quattro cappelle sul lato destro e tre sul lato sinistro. L'asse longitudinale procede con il presbiterio sopraelevato di tre gradini e termina con l'abside a pentagono aperto. Risulta coperta da orizzontamenti costituiti da volte a crociera intervallate da arconi ad andamento acuto e catino absidale ed è illuminata grazie alle sei aperture in corrispondenza del abside e dalle aperture presenti nelle cappelle laterali. Sul lato destro della zona coro-presbiteriale si apre la sacrestia con il suo servizio igienico e la centrale termica e sul lato destro, invece, locali parrocchiali.
Pianta
La pianta della chiesa è a base rettangolare e l'ingresso in chiesa è preceduto da un sagrato in ciottoli di pietra e da una bussola lignea. Lungo la sua linea longitudinale troviamo il corpo principale suddiviso in tre navate per uno sviluppo di quattro campate da pilastri cruciformi, la zona presbiteriale e l'abside costituito da un pentagono aperto. Le navate laterali sono abbellite dalle cappelle, rispettivamente tre sul lato sinistro e quattro sul lato destro, sopraelevate rispetto all'assemblea di due gradini ciascuna ed in parte separate dall'assemblea grazie ad una balaustra marmorea. Le cappelle sono a loro volta unite tramite dei varchi, quasi a formare delle pseudo-navatelle. Sopraelevata è anche la zona presbiteriale, in questo caso di tre gradini, separata dalle navate anch'essa grazie alla balaustra originale marmorea. In corrispondenza del presbiterio, sul lato destro si apre la sacrestia e sul lato sinistro dei locali parrocchiali. Il campanile si imposta sul lato sinistro, in corrispondenza della prima campata verso la facciata.
Impianto strutturale
La struttura della chiesa è costituita da laterizio portante. L'impianto strutturale è costituito da murature perimetrali e da una serie di pilastri centrali cruciformi, sui quali poggiano gli orizzontamenti. Questi ultimi sono costituiti da una serie di quattro volte a crociera per ciascuna navata, tre crociere per la zona presbiteriale e un catino absidale suddiviso in cinque spicchi da costoloni per l'abside. Gli orizzontamenti sono separati da grandi arconi con andamento acuto. Le cappelle invece hanno orizzontamenti diversi, a partire dal presbiterio nella navata di sinistra troviamo la prima cappella con volta a crociera e le restanti due con volta a botte; passando nella navata di destra invece vi sono le prime tre cappelle a botte e l'ultima a catino absidale, suddiviso anch'esso da costoloni in cinque spicchi.
Coperture
La copertura è a capanna a tre salienti, con struttura lignea e manto in coppi.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della chiesa, compresa la prima cappella sulla sinistra guardando la chiesa dal presbiterio, è costituita da piastrelle esagonali di diverso colore in cemento, mentre le restanti sei cappelle presentano un calpestio marmoreo.
Elementi decorativi
La chiesa presenta un ricco apparato decorativo. Le volte di navate, presbiterio e abside sono tinteggiate di blu con stelle dorate, come il classico cielo stellato neogotico, abbellite da costoloni e stucchi. Anche gli arconi che suddividono le volte sono decorati con lo stesso motivo, tranne quello in corrispondenza dell'abside, che presenta un'inscrizione latina con elencate le date del VII sec. della primitiva costruzione, il XV sec. anno dell'ampliamento ed infine il MDCCCLXXXI, cioè l'anno dei lavori al presbiterio ed all'abside. Le colonne quadrilobate che suddividono le navate presentano un motivo decorativo a fasce. In affaccio sulle navate laterali vi sono una serie di quattro cappelle a destra e tre a sinistra; a partire dalla facciata sulla destra troviamo: - “Madonna delle Grazie” in stile neogotico ha pianta a pentagono aperto, con colonnine in graniglia di cemento a suddividerne i lati, insieme ai cinque spicchi che chiudono l’orizzontamento. L’altare è in marmo Botticino dalle forme semplici, con intarsi nel paliotto e fa da cornice alla statua lignea della Madonna databile alla fine del XVII sec. La pavimentazione è in marmo e chiude lo spazio la cancellata ferrea. - “S. Emiliano” è una cappella da poco restaurata dall’artista Bonardi Giovanni, priva d’altare perché marcito ed irrecuperabile, ma con pala raffigurante l’”Immacolata”, quadro proveniente dalla cappella dell’Immacolata. Le pareti presentano una cornice barocca marmorea recuperata e, insieme all’orizzontamento voltato a botte, risultano semplicemente intonacate e tinteggiate. La pavimentazione è marmorea. - cappella salesiana “Maria Ausiliatrice” con altare marmoreo semplice, sormontato da quattro colonne, che fanno da cornice alla tela raffigurante l’”Immacolata”, insieme alla cornice modanata in stucco che percorre tutto il suo perimetro. La volta a botte è dipinta con la rappresentazione della colomba bianca, simbolo dello Spirito Santo, il Sacro Cuore e il Corpo di Gesù. La pavimentazione è marmorea ed a chiudere lo spazio è presente la balaustra in marmi policromi originale. - “Immacolata” di recente restauro dell’artista Bonardi Giovanni, presenta un artistico altare marmoreo successivo settecentesco, con pala d’altare raffigurante l’”Immacolata venerata” contornata da un apparato decorativo in stucchi formato da cariatidi con timpano interrotto, ai lati la Madonna con l’Arcangelo Gabriele ed al centro il Padre Eterno senza braccio destro. La volta a botte è dipinta con la vita della Vergine, quindi con le scene della natività, dell’annunciazione, la fuga in Egitto la visita di Maria Elisabetta, la resurrezione ed i quattro evangelisti ai lati, il tutto dipinto con pittura a secco. La pavimentazione è in marmo. Proseguendo dal presbiterio, sul lato sinistro troviamo: - il “Sacro Cuore”, cappella priva d’altare ma con pala raffigurante “Maria coi Ss. Emiliano, Bernardino e Michele” contornata da stucchi a formare una cornice costituita da una coppia di colonne tortili e non e da putti in festa. La volta a crociera è semplicemente intonacata e la pavimentazione è in marmo. Marmorea è anche la balaustra originale policroma. - “S. Michele” con l’antico altare in legno proveniente dalla vicina chiesa di S. Michele, formato da colonne tortili, angioletti e pala con rappresentati la “ Madonna col Bambino, S. Maurizio e S. Michele che calpesta Satana”. Sulla parete destra si può trovare in una nicchia la statua lignea di S. Michele. Le pareti e la volta a botte sono intonacate e tinteggiate, senza decorazioni e presenta pavimentazione marmorea e balaustra in marmi policromi che la separa dalla navata laterale. - il battistero, con graziosa vaschetta marmorea a conchiglia e dipinto raffigurante il “Battesimo di Cristo”; è abbellita da stucchi, con cariatidi a sostenere una trabeazione con frontone interrotto e cornice perimetrale. La volta a botte è dipinta e la pavimentazione è marmorea.
Facciata
La facciata principale della chiesa, orientata verso ovest, si presenta interamente in mattoni a vista, con un motivo decorativo a fasce bianche di arenaria. I quattro contrafforti a tutt’altezza con pinnacolo a cono la suddividono in tre campi, ognuno con un saliente e sottolineano la distribuzione interna a tre navate. Sull’asse verticale del campo centrale troviamo il portale d'ingresso principale, con arco a sesto acuto, anch'esso in arenaria e mattoni ed un secondo arco, questa volta in stucco con motivo a intreccio sostenuto da due colonnine; i due fanno da cornice ad un bassorilievo di Sant'Emiliano. Il portone invece è in legno con motivo a riquadri intagliati. Salendo lungo la linea verticale incontriamo il rosone cieco decorato a finto vetro colorato e una apertura cruciforme ad illuminare l’interno. A coronare il tutto vi è un secondo arco a sesto acuto con lo stesso motivo a fasce dei contrafforti. I due campi laterali risultano quasi specchiati e sono costituiti da un ingresso secondario ligneo abbellito da un arco, questa volta a tutto sesto che fa da cornice ad un bacino di terracotta. Al di sopra vi è un’apertura finestrata con arco a sesto acuto con cornice sempre con motivo a fasce. A completare il disegno della facciata vi è una cornice ad archetti intrecciati che corre lungo i salienti ed un pinnacolo centrale che sorregge la croce ferrea.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1970)
Aggiunta di altare in bronzo fisso.
leggìo - aggiunta arredo (1970)
Aggiunta di leggìo in legno.
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