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Sant'Egidio
Sassoferrato
Fabriano - Matelica
chiesa
parrocchiale
S. Egidio
Parrocchia di San Egidio
Coperture; Elementi decorativi
nessuno
XIII - 1334(prime notizie intero bene); 1573 - 1580(restauro generale intero bene); 1753 - 1753(installazione arredo sacro)
Sant'Egidio
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Sant'Egidio <Sant'Egidio, Sassoferrato>
Altre denominazioni Chiesa di Sant'Egidio
S. Egidio
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (restauro generale)
maestranze marchigiane (costruzione della casa parrocchiale)
Notizie Storiche

XIII - 1334 (prime notizie intero bene)

Nelle Sacre Visite è detto S.Egidio di Valdolmo, per distinguerlo da un altro S.Egidio, detto di Vallensaio. La memoria più antica è del 1333, dalle Collettorie Vaticane. In quell'anno un certo Neri - per S.Egidio e S.Bartolomeo delle Piagge - pagò per un semestre la decima con 7 soldi ravennati, tassa inferiore alla media.

1573 - 1580 (restauro generale intero bene)

Nel 1573 il Visitatore Apostolico Camaiani visitò S.Egidio e fece alcuni rilievi. La chiesa era piccola, da poco restaurata e non disprezzabile. Il Visitatore impone al Rettore di S. Egidio di risiedere sul posto (egli aveva in cura anche un'altra chiesa e risiedeva a Sassoferrato), ma siccome non esiste la casa parrocchiale, obbliga i parrocchiani a costruirla sotto pena di interdizione dall'ingresso in chiesa. Nel 1580 visitò S. Egidio il vescovo di Nocera, Mannelli. Trovò che la parrocchia era retta da un monaco di Sitria che non vi risiedeva ed altre prescrizioni non erano state eseguite, perciò sequestrò la rendita di un anno e minacciò altre pene se non fossero stati eseguiti gli ordini avuti da Camaiani.

1753  (installazione arredo sacro)

Nel 1753 il Vescovo di Nocera, sotto la quale giurisdizione ricadeva la città di Sassoferrato, concesse la costruzione della Fonte Battesimale, fino ad allora assente.
Descrizione

La chiesa è ad aula unica con cappelle laterali. La struttura muraria portante è costituita da mattoni e pietra locale, a vista in facciata ed in parte ai lati all'esterno, mentre le pareti interne risultano intonacate. All'esterno due ordini di paraste inquadrano il portale incorniciato da un architrave e in corrispondenza ad esso, sotto il timpano, si trova una finestra lunettata.
Coperture
La copertura è del tipo tradizionale a capanna con struttura lignea a capriate, correnti, pianellato e coppi di laterizio, sotto la quale si trova un controssoffitto con volta a botte. La zona absidale, rialzata da un gradino, presenta un'altezza diversa rispetto all'aula, ed è introdotta dall'arco trionfale ribassato.
Elementi decorativi
Pur molto semplice e sobria, la chiesa presenta un notevole apparato decorativo sulla parete di fondo del presbiterio dove ci sono dei dipinti che rappresentano fasi della vita di S. Egidio. Al centro una statua e la pala d'altare sono incorniciate da elementi in marmo rifiniti con volute.
Adeguamento liturgico

nessuno
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