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Genga
Fabriano - Matelica
chiesa
parrocchiale
S. Donnino
Parrocchia di San Donnino
Struttura; Coperture
nessuno
XI - XII(preesistenze intero bene); 1920 - 1920(riedificazione intero bene); 1997 - 1997(ristrutturazione intero bene)
Chiesa di San Donnino
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Donnino <Genga>
Altre denominazioni S. Donnino
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (origini e dipendenze della chiesa)
maestranze marchigiane (riedificazione della chiesa)
maestranze marchigiane (ristrutturazione post-terremoto)
Notizie Storiche

XI - XII (preesistenze intero bene)

La prima menzione della chiesa di S. Donnino risale al 1072, in un atto legale del Priore Generale degli Avellanensi che conferma i possessi acquisiti dal monastero di Santa Croce a Fonte Avellana. Essendo Fonte Avellana padrona solo di una terza parte della rendita di San Donnino, si deduce che la fondazione della parrocchia non debba attribuirsi al monastero ma a qualche benefattore che aveva forse costruito la chiesa riservando a sé stesso i due terzi fino alla more. In una Bolla di Innocenzo II del 1139 si annovera infatti la dipendenza completa di San Donnino da Fonte Avellana.

1920  (riedificazione intero bene)

La chiesa attuale con la relativa canonica fu costruita nel 1920 circa dal parroco Don Giuseppe Bellonci.

1997  (ristrutturazione intero bene)

La chiesa ha subito alcuni danni strutturali con il terremoto del 1997, i lavori di ristrutturazione sono iniziati ma non sono continuati, al momento della compilazione della scheda la chiesa è ancora inagibile.
Descrizione

La chiesa rurale di San Donnino si trova nell'omonima frazione nei dintorni del comune di Genga. L'edificio attuale novecentesco sorge in sostituzione di una precedente chiesa antica. All'esterno la chiesa, inglobata in un piccolo complesso edilizio che comprende la canonica e altri edifici residenziali posto sulla sommità di un'altura, si presenta con una facciata in mattoni faccia a vista e un profilo a salienti appena accennati che corrispondono alle cappelle interne. La facciata è divisa in due parti da una trabeazione con cornice profonda sorretta da due coppie di paraste angolari poste su zoccoli molto alti. Nella porzione inferiore c'è il portone di ingresso preceduto da una scalinata e inquadrato da una cornice sempre in mattoni. Nella porzione superiore, raccordata a quella inferiore più larga attraverso due piccole volute, delle cornici concentriche prive di ornamenti inquadrano una finestra semicircolare centrale allineata al portone. All'interno, la chiesa ha un impianto ad aula unica e pianta rettangolare, con tre cappelle per lato, le ultime delle quali, quelle verso il presbiterio, più profonde delle altre e rialzate di due gradini. Il presbiterio, anch'esso rialzato di due gradini, è costituito dall'abside semicircolare ed è diviso dall'aula tramite balaustre. Gli ambienti sono voltati, l'aula, in particolare, è caratterizzata da una volta a botte lunettata per ospitare le finestre. Nelle pareti laterali si aprono gli archi a tutto sesto che introducono alle cappelle, questi sono inquadrati da lesene che sorreggono una trabeazione dentellata. Il presbiterio è introdotto da un arco trionfale sorretto da colonne libere. Nell'altro lato della chiesa, è presente una cantoria addossata alla parete di controfacciata. Le pareti della chiesa sono dipinte in bicromia di bianco e giallo, le decorazioni pittoriche si concentrano nelle cappelle laterali principali e nel presbiterio.
Struttura
La struttura verticale è in muratura portante, la facciata in mattoni di laterizio lasciati a vista esternamente.
Coperture
La copertura è a falde con struttura lignea e rivestimento esterno in coppi di laterizio. All'interno gli ambienti sono voltati.
Adeguamento liturgico

nessuno
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