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Sant'Elia
Fabriano
Fabriano - Matelica
chiesa
parrocchiale
S. Lino P.
Parrocchia di San Lino Papa
Impianto strutturale
altare - intervento strutturale (1980)
1307 - XV(prime notizie intero bene); 1840 - 1876(passaggio di proprietà intero bene)
Chiesa di San Lino Papa
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Lino Papa <Sant'Elia, Fabriano>
Altre denominazioni Chiesa di Sant'Elia
S. Lino P.
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (prima edificazione )
maestranze marchigiane (rifacimento)
Notizie Storiche

1307 - XV (prime notizie intero bene)

Nel 1307 quando ancora dipendeva dall'abbazia di San Vittore, fu intitolata a Sant'Elia. Ci difettano documenti in cui venne cambiato il titolo della chiesa e possiamo supporre che avvenne nel XIV o XV secolo, quando la sua proprietà andò all'abbazia di Val di Castro.

1840 - 1876 (passaggio di proprietà intero bene)

Tra il 1840 e il 1860 il vescovo Faldi aggregò la chiesa di San Lino alla parrocchia di Precicchie, per esiguità di rendita e per le poche anime. Nella visita pastorale del 1876 venne definita dal vescovo "Celebris parrochiae abbatialis S. Lini Pp. et martiris, antiquissima". In quello stesso anno venne ristabilita la parrocchia di San Lino.
Descrizione

Il prospetto anteriore della chiesa è caratterizzato da estrema semplicità, intonacato e dipinto di color giallo con i profili laterali consistenti in due lesene di colore grigio; lo stesso colore è stato utilizzato per le bordure del timpano soprastante. La facciata è adornata da un’apertura circolare collocata simmetricamente al di sopra dello spartano ingresso rettangolare. Si scorge, un po’ arretrata, la torre campanaria di esplicita fattura medievale. Essa è composta da mattoni misti per quanto riguarda il basamento, mentre, nella cella campanaria è stato adoperato il laterizio, causando così il cambio di tonalità di colore tendente al rosso. All'interno la chiesa si sviluppa in un’unica navata, con transetto della stessa ampiezza. Il pavimento recente è rivestito con piastrelle dalla forma quadrata, alternate nei colori del cotto e della pietra. I muri che accompagnano tale spazio sono articolati da piccole e poco profonde cappelline, entro cui sono stati collocati dipinti o statue di santi. In una di esse emergono i resti degli affreschi poco innanzi enunciati. La navata è a copertura piana, pitturata nel color dell’ocra e decorata a stucco bianco seguendo motivi geometrici. Un arco a tutto sesto precede l’abside voltata a botte e terminante con una lunetta nella quale è stato collocato un polittico. Nel catino absidale è stato realizzato di recente un coro con stalli lignei e boiserie della stessa essenza.
Impianto strutturale
La chiesa di antiche origini è sostenuta da muri portanti in mattoni e pietra locale, così come si può evincere dal basamento del campanile che testimonia forse la più antica fondazione. La copertura a capanna, del tipo tradizionale, è sostenuta da travi e correnti in legno.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1980)
La zona del presbiterio ha subito sostanziali modifiche. Il coro ligneo con i suoi stalli circonda l'abside nel suo intero perimetro. Al centro della parete di fondo è stato mantenuto il vecchio tabernacolo a tempio. L'altare maggiore è scomparso, sostituito negli anni '80 del XX secolo, da un altare in muratura di forma circolare, pannellato verso i fedeli con scene ritraenti la vita di Cristo. Il leggio è stato inglobato in questa struttura che verso l'abside è stata piastrellata.
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