chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Rocchetta Fabriano Fabriano - Matelica chiesa parrocchiale S. Giovanni Decollato Parrocchia di San Giovanni Decollato Impianto strutturale presbiterio - aggiunta arredo (1970) XIV - XVIII(preesistenze intorno); XVIII - XIX(costruzione casa canonica ); XX - 1960(ricostruzione intero bene)
Chiesa di San Giovanni Decollato
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Giovanni Decollato <Rocchetta, Fabriano>
Altre denominazioni
Chiesa di San Giovanni Battista S. Giovanni Decollato
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
maestranze marchigiane (ricostruzione)
maestranze marchigiane (restauro generale)
maestranze marchigiane (costruzione della canonica)
Notizie Storiche
XIV - XVIII (preesistenze intorno)
La chiesa originale, costruita in altro luogo più vicino alle case del borgo, fu probabilmente iniziata intorno alla metà del secolo XIV, dato che abbiamo notizia di un lascito testamentario del 1391. Essa dipendeva dal monastero di Santa Croce di Tripozzo che continuò a nominarne i parroci fino al secolo XVIII.
XVIII - XIX (costruzione casa canonica )
La casa canonica è preesistente alla chiesa attuale e compare già nel Catasto Pontificio del 1860. Si presume dai materiali usati e dalle tecniche che risalga alla fine del XVIII secolo o comunque non dopo il primo quarto del XIX secolo.
XX - 1960 (ricostruzione intero bene)
All'inizio del secolo scorso, abbandonato il sito primitivo per ragioni di stabilità del terreno, la chiesa fu ricostruita ex novo più vicino alla strada che collega Ancona con Fabriano, in contrada Vatria. Nel 1960 fu restaurata e abbellita.
Descrizione
Il fronte principale di impronta neoclassica, è caratterizzato da otto paraste, poste in coppia sui rispettivi angoli. L'ordine inferiore di paraste, di stile tuscanico, poggia su un basamento ed è sono sormontato da un cornicione con fregio.
Le paraste dell'ordine superiore, con capitello di stile ionico, sono anch'esse sormontate da un cornicione con fregio, che culmina con un timpano.
Lungo l’asse centrale è posto il portale d’accesso inquadrato da una mostra in materiale lapideo intonacato e sormontato da cornice in aggetto. Al di sopra di quest’ultimo è posizionata una epigrafe, al cui interno è incisa la scritta DIVO IOANNI B. DICATVM.
Al di sopra, nel secondo ordine, si apre una finestra termale tripartita.
La parete laterale, è completamente intonacata mentre il fronte principale è rivestito in mattoni faccia a vista.
All'interno, il grande ambiente della navata, è affiancato da navate minori inquadrate da aperture ad arco, scandite da ordini di paraste sormontate da cornicione con fregio.
L’abside semicircolare si conclude in asse con una nicchia contenente una statua.
E’ tutt'ora conservato un quadro del pittore locale Domiziani, firmato con le iniziali e datato 1584. Tutta la navata presenta una copertura a volta, con ampie finestre concluse ad arco ribassato che danno luce alla chiesa.
La torre campanaria è posta nella parte retrostante della chiesa, di fianco all'abside. La casa canonica si trova di fianco alla chiesa.
Impianto strutturale
La chiesa è sorretta da muri portanti in mattoni, lasciati a vista nella facciata ed intonacati nel resto della chiesa. La copertura a capanna è sostenuta da travi in legno e correnti ed esternamente è posato un manto di coppi. Il campanile invece è realizzato con muri misti di pietra e mattoni e termina con la cella campanaria in mattoni faccia a vista.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1970)
All'inizio degli anni '70 del secolo XX il presbiterio ha subito le modifiche indicate dal Concilio Vaticano II. L'altare maggiore è stato rimosso mantenendo su una colonna in marmo il tabernacolo originale. L'altare mobile è stato realizzato su una pedana in legno ed è composto da un ripiano sorretto da un sostegno rivestito in marmo bicromo. La balaustra di inizio secolo, coeva alla chiesa, è stata mantenuta.