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San Donato
Fabriano
Fabriano - Matelica
chiesa
parrocchiale
S. Donato
Parrocchia di San Donato
Coperture
nessuno
1534 - 1556(proprietà intero bene); 1713 - XVIII(rifacimento intero bene); 1944 - 1954(ricostruzione intero bene ); 2012 - 2012(restauro del tetto intero bene )
Chiesa di San Donato
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Donato <San Donato, Fabriano>
Altre denominazioni S. Donato
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (prima edificazione )
maestranze marchigiane (rifacimento)
maestranze marchigiane (ricostruzione)
maestranze marchigiane (restauro generale)
Notizie Storiche

1534 - 1556 (proprietà intero bene)

La chiesa menzionata già nei secoli precedenti, ma senza dati ufficiali, compare nel Capitolo di San Venanzo di Fabriano in base ad una provvisione del 1534. Ancora venti anni dopo nel 1556 viene riconfermata questa proprietà. L'edificio sorge all'interno del borgo murato di San Donato sulla strada che conduce a Sassoferrato, in posizione dominante sulla valle.

1713 - XVIII (rifacimento intero bene)

Nel 1713, con il consenso del Capitolo di San Venanzo, il parroco di San Donato, Don Sebastiano Mascioli, ricostruisce a sue spese la chiesa, probabilmente instabile per gli eventi sismici del XVII secolo.

1944 - 1954 (ricostruzione intero bene )

Nel 1944 la chiesa venne minata e fatta brillare dai militari tedeschi che compirono rappresaglie e uccisero il parroco insieme ad altri civili. Nel 1954 la chiesa venne completamente ricostruita senza lasciar tracce della antica fondazione.

2012  (restauro del tetto intero bene )

Nel 2012 a spese dei parrocchiani si è provveduto ad un restauro generale del tetto con riverniciatura degli interni e rifacimento degli impianti elettrico e di riscaldamento.
Descrizione

La chiesa come detto fu completamente ricostruita dopo che i tedeschi fecero brillare delle mine e distrussero l'edificio precedente. Oggi la chiesa compare con una facciata a capanna con rivestimento in pietra chiara intervallata da una fila di mattoni ogni tre o quattro file di pietra legata con malta magra. Ai lati della facciata si elevano due setti murari in mattoni con l'accenno di un arco a tutto sesto. Il portale è inserito in un arco in travertino che esce dal filo della facciata e costituisce una sorta di nicchia. All'interno la chiesa è scandita da setti murari che sorreggono arcate a tutto sesto che reggono il tetto. Sopra l'ingresso è stata realizzata la cantoria con l'organo. L'abside è introdotta da un arco trionfale a tutto sesto ed è decorata da due monofore cieche con angeli dipinti al loro interno. La chiesa è dotata di un campanile che culmina con una cella campanaria in mattoni mentre il resto è rivestito in pietra chiara.
Coperture
La chiesa ha una copertura in calcestruzzo sorretta da setti in cemento rivestiti e intonacati, che sostengono delle arcate a tutto sesto. Queste sono sormontate da elementi a due falde che esercitano la funzione di capriate in cemento.
Adeguamento liturgico

nessuno
La chiesa, cominciata nel 1954, venne poi allestita ed arredata secondo le disposizioni in materia di spazio liturgico dettate dal Concilio Vaticano Secondo.
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