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Mordano
Imola
chiesa
parrocchiale
Natività di Maria Vergine
Parrocchia di Natività di Maria Vergine in Bubano
Facciata; Pianta; Soffitti; Pavimenti e pavimentazioni; Impianto strutturale; Campanile
presbiterio - intervento strutturale (1976-77); ambone - aggiunta arredo (1976-77)
XVI - XVI(preesistenza chiesa); 1838 - 1842(rifacimento chiesa); 1885 - 1890(completamento chiesa); 1976 - 1977(restauro chiesa)
Chiesa della Natività di Maria Vergine
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Natività di Maria Vergine <Mordano>
Ambito culturale (ruolo)
architettura rinascimentale (costruzione chiesa)
maestranze emiliano-romagnole (rifacimento chiesa)
Notizie Storiche

XVI  (preesistenza chiesa)

nel luogo occupato dalle scuderie della Rocca costruita da Caterina Sforza nel corso del XVI secolo, si trova la chiesa parrocchiale di Bubano, attualmente ubicata in via Chiesa.

1838 - 1842 (rifacimento chiesa)

poiché il vecchio edificio risulta insufficiente col passare degli anni, si procede col suo rifacimento e dopo questo intervento la chiesa di presenta lunga 24 metri e larga 9.

1885 - 1890 (completamento chiesa)

vengono svolti ulteriori lavori su progetto dell'ingegnere Manzieri, al termine dei quali l'edificio presenta cinque cappelle e cinque rispettivi altari.

1976 - 1977 (restauro chiesa)

sotto la direzione dell'architetto imolese Mario Giberti e del parroco don Gaetano Bianconcini, viene rifatto il tetto, vengono intonacate le pareti e sostituiti i pavimenti con uno alla veneziana in graniglia di marmo. Viene inoltre collocato un nuovo altare maggiore in marmi policromi e vengono montate nuove vetrate istoriate.
Descrizione

la chiesa dedicata alla Natività di Maria Vergine esisteva già nel XVI secolo, all'epoca di Caterina Sforza, nel luogo occupato dalle scuderie della rocca di Bubano. Il tempio, diventato insufficiente col passare degli anni, subisce poi un rifacimento fra il 1838 e il 1842 e arriva a misurare 24 metri di lunghezza per 9 metri in larghezza, con un altare maggiore e due laterali. Vengono svolti ulteriori lavori alcuni decenni più tardi, su progetto dell'ingegnere Manzieri che prevede la realizzazione di cinque cappelle con altrettanti altari, per poi giungere a importanti lavori di restauro nel biennio del 1976-77 sotto la direzione dell'architetto imolese Mario Giberti: viene rifatto il tetto, sostituita la pavimentazione e montate vetrate istoriate. Attualmente la chiesa presenta una sola navata con due cappelline per lato e quattro altari laterali. Il soffitto della navata centrale è coperto da volte a crociera che si uniscono al centro dell'edificio tramite due gruppi di lesene; sottili lesene delimitano anche le quattro cappelle laterali. La cupola è sorretta da quattro colonne a base circolare, mentre la navata termina in un vano rettangolare coperta da una volta a botte sotto la quale è collocato il quadro raffigurante San Eleuterio. I muri della chiesa sono tinteggiati di bianco avorio e rosa finto marmo, mentre le vetrate istoriate sono state realizzate dalla ditta Mellini di Firenze. La chiesa è inoltre abbellita con dipinti, statue dedicate a San Giuseppe e a Sant'Antonio e alle pareti della navata sono appesi i quadri della Via Crucis.
Facciata
a salienti, scandita da paraste che sorreggono la trabeazione in muratura. E' interamente intoncata e il portale rettangolare di fattura lignea è sovrastato da una finestra semicircolare.
Pianta
rettangolare, con una sola navata caratterizzata da due cappelle laterali per lato.
Soffitti
il soffitto della navata è scandito da due ampie volte a crociera, mentre quello del presbiterio è voltato a botte.
Pavimenti e pavimentazioni
alla veneziana, in graniglia di marmo.
Impianto strutturale
l'edificio è in cemento-ferro e per consolidarlo ulteriormente sono stati murati i tiranti di ferro che uniscono le cappelle col corpo della chiesa.
Campanile
l'attuale è stato eretto nel 1872, su fondazioni composte da una palizzata in rovere. Presenta una base quadrata e si slancia verso l'alto evidenziando tre specchi uguali su ogni lato. I riquadri centrali sono allungati ed hanno finestre rettangolari, gli altri sono quadrati e sono dotati di vani tondi al centro. Sulla sommità della torre campanaria è posta la guglia che termina in un gruppo di sasso portante la palla di rame e la croce. In stile toscano e dotato di cinque campane, è stato disegnato da Francesco Brighenti di Bologna.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1976-77)
vengono eliminate le balaustre e l'altare viene spostato indietro, appoggiandolo al muro; realizzato in marmo policromo, viene rivolto verso l'assemblea dei fedeli affinché sia adeguato alle norme imposte dal Concilio Vaticano II.
ambone - aggiunta arredo (1976-77)
è stato realizzato in legno e non è fisso.
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