chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Imola
Imola
chiesa
parrocchiale
S. Lorenzo diacono e martire
Parrocchia di San Lorenzo Diacono e Martire
Facciata; Pianta; Finiture esterne; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1962); confessionale - intervento strutturale (1962)
1480 - 1480(demolizione intero bene); 1500 - 1500(ricostruzione intero bene); 1805 - 1805(variazione d'uso intero bene); 1821 - 1822(ripristino intero bene); VI-VII - VI-VII (costruzione intero bene)
Chiesa di San Lorenzo Diacono e Martire
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Lorenzo Diacono e Martire <Imola>
Altre denominazioni S. Lorenzo diacono e martire
Ambito culturale (ruolo)
architettura barocca (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1480  (demolizione intero bene)

il vicario apostolico di Imola, Girolamo Riario, in nome dello zio pontefice Sisto IV, impone la demolizione dell'intero edificio sacro nell'ambito del piano di riordino urbanistico della città.

1500  (ricostruzione intero bene)

il nuovo papa Giulio II ne decreta il rifacimento, ma, dato che nella bolla non specifica che la chiesa debba essere ricostruita nel suo sito primitivo, la si riedifica arretrata rispetto alla piazza, con la facciata su quest'ultima ed allineata al palazzo comunale.

1805  (variazione d'uso intero bene)

in seguito all'approvazione del decreto di Napoleone I che riduce a quattordici le parrocchie cittadine, viene stabilita la soppressione della chiesa di San Lorenzo, che essendo adiacente al palazzo comunale, viene inglobata al suo interno e adibita a stalle e uffici.

1821 - 1822 (ripristino intero bene)

con il ritorno del governo pontificio a Imola, i parrocchiani chiedono al papa Pio VII il ripristino della sede parrocchiale nella chiesa di San Carlo, allora di proprietà privata: il pontefice accoglie la richiesta e l'8 aprile 1822 riprendono ad essere celebrati i battesimi.

VI-VII   (costruzione intero bene)

la chiesa di San Lorenzo, eretta a cavallo fra la fine del VI secolo e l'inizio del VII, con asse longitudinale parallelo alla via Emilia, aveva la facciata verso l'attuale piazza delle Erbe, mentre l'abside si protendeva sulla piazza maggiore
Descrizione

la chiesa di San Lorenzo, edificata inizialmente con il nome di San Carlo, ha origini risalenti al medioevo, periodo durante il quale svolge la funzione di unica pieve urbana, prima dell'inurbamento della cattedrale di San Cassiano avvenuta nel XII secolo. La sua ubicazione originaria non corrisponde a quella attuale: con asse parallelo alla via Emilia, aveva la facciata sull'attuale piazza delle Erbe, mentre l'abside era rivolta sulla piazza maggiore. Superato poi il turbine napoleonico che ne aveva decretato la soppressione, sotto supplica dei parrocchiani, l'edificio sacro viene ripristinato: Michele Carranti, proprietario della chiesa di San Carlo, vende all'arciprete di San Lorenzo un edificio posto sulla strada di San Carlo, l'attuale via Mazzini. Viene eretto un edificio in pieno stile barocco, suddiviso in due ordini sovrapposti da un cornicione riportante la scritta "DIVO LAURENTIO D. M. DIC.", dedicata al santo e martire Lorenzo. Nella fascia inferiore vi è un semplice portale in cotto con cornici in mattoni, completo di timpano curvilineo; fra questo e l'architrave si colloca un'immagine in terracotta di San Carlo Borromeo. Nella fascia superiore si può notare invece un finestrone con architrave scuro. L'esterno, seppur privo di intonaco, mostra una bravura delle maestranze esecutrici e una cromia difficilmente riscontrabile in altri edifici della stessa tipologia. L'interno è costituito da una croce allungata, che assume l'aspetto attuale nel 1927, e all'incrocio dei quattro bracci, si innalza una piccola cupola; due soli altari laterali, oltre a quello maggiore, poco sopraelevati rispetto alla navata.
Facciata
in laterizio, senza intonaco, priva di linearità con la strada pubblica. La presenza di una strombatura nella doppia parasta esterna di destra indica forse un raccordo urbanistico con il preesistente complesso di San Bartolomeo, che oggi corrisponde alla caserma di polizia.
Pianta
a croce allungata, assume l'aspetto attuale nel 1927 con il rifacimento e ampliamento dell'abside e l'inserimento di un coro. E' caratterizzata inoltre da un'unica navata, con due cappelle laterali.
Finiture esterne
una finitura in cotto a faccia vista, caratterizza la facciata dell'edificio e le pareti laterali. La fascia inferiore della facciata è poi delimitata da doppie paraste binate con capitelli barocchi a voluta, mentre sono semplici e prive di capitelli quelle della fascia superiore.
Elementi decorativi
un medaglione ovale raffigurante San Carlo Borromeo adorna la facciata; due angeli reggitorcia barocchi, in legno dipinto e dorato abbelliscono il presbiterio. Non mancano poi dipinti nella parete di fondo dell'abside e nelle pareti delle cappelle laterali.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1962)
l'altare consiste in un manufatto marmoreo, orientato verso l'assemblea dei fedeli.
confessionale - intervento strutturale (1962)
realizzato in legno e ristrutturato.
Contatta la diocesi