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Castrignano Dè Greci
Otranto
chiesa
parrocchiale
M. SS. Annunziata
Parrocchia di Maria Santissima Annunziata
Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; campanile; Coperture
altare - aggiunta arredo (1970-1975); presbiterio - aggiunta arredo (1970-1975)
1878 - 1878(inizio lavori intero bene); 1975 - 1976(consolidamento campanile); anni 80 - anni 80(danno accidentale intero bene); 2000 - 2000(restauro intero bene)
Chiesa di Maria Santissima Annunziata
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Maria Santissima Annunziata <Castrignano dei Greci>
Altre denominazioni Maria SS.ma Annunziata
M. SS. Annunziata
Ambito culturale (ruolo)
maestranze salentine (costruzione intero edificio)
Notizie Storiche

1878  (inizio lavori intero bene)

Un dattiloscritto di ignoto autore fa risalire l'avvio dei lavori di costruzione della chiesa al 1878. L'edificio sorse in sostituzione di una precedente e malmessa chiesetta poco prima demolita e risalente al 1575, e fu ultimato all'incirca quindici anni più tardi.

1975 - 1976 (consolidamento campanile)

Intervento di consolidamento sulla torre campanaria mediante inserimento di doppio anello in cemento armato all'altezza della cella sommitale. Sostituzione delle ceramiche maiolicate policrome sull'estradosso del cupolino.

anni 80  (danno accidentale intero bene)

L'edificio è colpito da un fulmine che determina il distacco di piccoli elementi decorativi e un capillare e diffuso danneggiamento delle strutture.

2000  (restauro intero bene)

Nel 2000 si concludono i lavori di restauro finanziati mediante il Programma di Iniziativa Comunitaria "INTERREG II-Italia-Grecia", Misura 4.1. Il progetto, redatto dai tecnici Arch. Giuseppe Carra, Geom. Antonio Comi e Ing. Raffaele Dell'Anna (impianti), prevede tra l'altro il consolidamento delle strutture murarie, la realizzazione di uno scannafosso lungo le murature perimetrali, la revisione del lastrico solare e dei paramenti murari esterni, la sostituzione delle vetrate, la realizzazione di un impianto di illuminazione esterno (destinato a valorizzare la facciata e il campanile) e di un impianto di protezione dai fulmini, il rifacimento degli intonaci interni e della vecchia pavimentazione interna in graniglia e infine la realizzazione di un nuovo impianto elettrico e di un impianto di amplificazione, per un importo complessivo pari a 700.000.000 di lire.
Descrizione

L'edificio si colloca nel punto esatto di confluenza tra le antiche Via Dante e Via Immacolata, nel cuore del paese, e insinuandosi nella densa trama edilizia circostante si estende in direzione est-ovest sino alla retrostante Via Martini, caratterizzata dalla mole imponente del prospetto absidale. La scatola architettonica si configura come grande croce latina orientata nello spazio, connessa a volumi secondari che saturano lo spazio compreso tra il corpo absidale e i due bracci del transetto: a sud-est l'ampio ambiente voltato adibito a sacrestia; a nord-est alcuni vani accessori sormontati dallo svettante campanile, caratterizzato da due ariose celle campanarie con sovrastante lanternino cupolato. L'unica navata è fiancheggiata da spaziose cappelle laterali tra loro comunicanti attraverso varchi ricavati entro il corposo spessore delle murature portanti. La scenografica facciata in pietra leccese si erge altissima al di sopra delle cappelle laterali, ed è caratterizzata da un robusto basamento, da due ordini sovrapposti di lesene con capitelli tuscanici (ordine inferiore) e pseudo-ionici (ordine superiore), e dal caratteristico timpano che sormonta il portale principale simulando il fronte di un tempio classico. L'edificio si compone di solida muratura portante in blocchi di pietra leccese a faccia vista squadrata e levigata, e concentra apparati decorativi e membrature architettoniche sulla facciata. Sporgendo dalla cortina edilizia contigua, essa denuncia con forza la sua presenza, compensando così la mancanza di un sagrato che ne renda fruibile la mole e la severa eloquenza.
Pianta
Lo spazio liturgico, canonicamente orientato ad est, si compone di un'unica navata con transetto, fiancheggiata da profonde cappelle laterali di altezza minore e ritmata da robuste paraste che individuano tre campate cui fanno seguito l'ampia crociera e la scarsella absidale. Le strutture architettoniche sono in pietra leccese a faccia vista, mentre un intonaco tinteggiato di bianco riveste il sistema delle volte di copertura e le pareti di fondo delle cappelle, ciascuna delimitata da balaustra marmorea policroma e dotata di altare di analoga fattura. Lo spazio interno è abbondantemente illuminato da spaziose aperture simmetricamente distribuite al di sopra della trabeazione e alla base della cupola centrale. Di particolare interesse le tre finestre di facciata, culminanti nell'apertura centrale ad emiciclo e evidentemente tese a richiamare l'edilizia civile.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento dello spazio liturgico si compone di lastre levigate di marmo bianco e grigio scuro di pezzatura 100x50 cm e 50x50 cm, disposte a definire una trama geometrica regolare che reitera il motivo della croce. Una nota di colore è introdotta dalle due semplificate stelle a otto punte che si dispongono al centro della navata e ai piedi del presbiterio, entrambe arricchite da elementi di marmo giallo-beige. Nelle cappelle laterali, sopraelevate di un gradino, quadrati di marmo bianco 33x33 cm smussati negli angoli si compongono con tasselli 10x10 cm di marmo rosa, disegnando una trama di ottagoni semplice e regolare. La medesima geometria è riproposta entro il recinto del presbiterio, il cui piano di calpestio è perimetrato da un sottile bordo di marmo verde e racchiuso entro una pregevole balaustra marmorea. Alle spalle dell'altare maggiore la pavimentazione è in marmo bianco-grigio a riquadri 37x37 cm, mentre contiguo al braccio destro del transetto si dispone il vano adibito a sacrestia e ufficio parrocchiale, il cui piano pavimentale è in cementine bianco-grigie 25x25 cm.
campanile
Alla sinistra del presbiterio, attestato sul prospetto tergale verso Via Martini, svetta l'alto campanile, la cui porzione emergente del lastrico solare si articola in tre ariosi ordini architettonici. L'ultimo di questi, più snello e a base ottagonale, si corona di una copertura a padiglione rivestita da variopinte scandole ceramiche.
Coperture
La copertura dello spazio liturgico si compone di volte a botte ritmate da archi trasversali e fortemente articolate dalla presenza di profonde unghie laterali. All'incrocio tra navata e transetto si dispone il volume maestoso del tamburo ottagonale con sovrastante cupola, che oltre a caratterizzare lo scenario urbano si riveste, al pari della vicina copertura a padiglione del campanile, di variopinte scandole ceramiche.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1970-1975)
Nei primi anni successivi al Concilio Vaticano II è stato effettuato un sommario adeguamento liturgico inserendo un nuovo altare antistante l'altare a dossale preesistente. L'altare celebrato, di semplice fattura, è stato foggiato imitando la cornice architettonica circostante, caratterizzata da ampio uso di marmi policromi ad intarsio
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1975)
Conservando nel complesso la sua struttura preconciliare, il presbiterio presenta due luoghi della parola simmetricamente disposti, uno dei quali attualmente utilizzato come recinto per un fonte battesimale mobile di uso corrente. Un fonte marmoreo con ciborio, ormai inutilizzato, si dispone alla sinistra dell'ingresso, mentre all'incrocio tra navata e transetto si evidenzia un pregevole pulpito in marmo policromo, anch'esso testimonianza storica ormai priva di funzionalità liturgica.
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