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Gallipoli
Nardo' - Gallipoli
chiesa
concattedrale
S. Agata Concattedrale
Parrocchia di Sant'Agata
Facciata; Interno
altare
ambone e sede - aggiunta arredo (1969)
1126 - 1696(costruzione carattere generale); 1995 - 2018(restauri carattere generale)
Concattedrale di Sant'Agata
Tipologia e qualificazione chiesa concattedrale
Denominazione Concattedrale di Sant'Agata <Gallipoli>
Altre denominazioni Chiesa di Sant'Agata
S. Agata Concattedrale
Ambito culturale (ruolo)
barocco (costruzione)
Notizie Storiche

1126 - 1696 (costruzione carattere generale)

Già esistente da tempi remoti e dedicata a S.Giovanni Crisostomo, nel 1126 dopo l'arrivo della reliquia della mammella di S.Agata fu riedificata e dedicata alla Santa catanese. Nel 1629 fu abbattuto l'edificio medievale e si avviò la costruzione di una nuova cattedrale più ampia e imponente, il cui progetto fu effettuato da Giovan Bernardino Genuino e che fu completata nel 1696.

1995 - 2018 (restauri carattere generale)

Dal 1995 al 2018 è stata oggetto di numerosi interventi di restauro, che hanno riguardato la salvaguardia dal punto di vista edilizio, l'efficientamento energetico, le opere mobili.
Descrizione

La chiesa a croce latina con tre navate ed abside è nel cuore del centro storico della città, che domina con la sua imponenza. E' costruita in conci di tufo locale, in gran parte a faccia vista e decorati. Espressione significativa dell'arte barocca è uno straordinario contenitore di opere d'arte di grande qualità.
Facciata
Il prospetto, in carparo, è diviso in due ordini. Il primo si presenta scandito da lesene-paraste scanalate di ordine dorico intervallate dai portali di accesso alle navate e dalle nicchie contenenti le statue di sant'Agata, di san Fausto e di san Sebastiano. Il secondo, per cui furono adottate soluzioni fornite dall'architetto leccese Giuseppe Zimbalo, ospita, in corrispondenza delle due nicchie presenti nel piano inferiore, altrettante nicchie, inquadrate da decorate cornici leggermente timpanate, in cui trovano sistemazione le statue di santa Marina, a sinistra, e di santa Teresa d'Ávila, a destra. Fra le due paraste ioniche si apre un grande finestrone a nido d'ape mentre sui riccioli delle volute di raccordo sono impostati i busti dei santi Agostino e Giovanni Crisostomo. Il prospetto culmina con un frontone su cui è posta la data 1696, anno in cui venne completato.
Interno
L'interno, a pianta a croce latina, si compone di tre navate separate da dodici colonne doriche, sulle quali corre un cornicione con metope che illustrano le storie della vita di Sant'Agata e dell'arrivo dells ua reliquia a Gallipoli. Lungo i muri perimetrali delle navate vi sono otto cappelle laterali, mentre sui muri di fondo del transetto dominano due maestosi altari, dedicati uno a Sant'Agata e l'altro a S.Sebastiano. Sempre nel transetto accanto all'abside si aprono due cappelle rivestite interamente in marmi policromi, una destinata a custodia eucaristica e l'altra dedicata alla Madonna del Buon Consiglio. Nell'abside vi è un imponente coro ligneo, e davanti ad essa si apre il presbiterio con un artistico altare in marmo di Cosimo Fanzago e con la cattedra vescovile in legno. Una balaustra in marmi policromi racchiude in presbiterio. Straordinario è il numero dei dipinti su tela che rivestono quasi interamente le superfici murarie della chiesa.
Adeguamento liturgico

altare, ambone e sede - aggiunta arredo (1969)
A seguito della riforma liturgica del Vaticano II nel 1969 davanti all'antico altare è stata collocata una mensa mobile in legno indorato. Sulla sinistra a ridosso della balaustra è stato aggiunto un leggio della stessa materia e forma della mensa, a modo di ambone. La sede presidenziale, costituta da poltrone mobili in legno, è stata collocata nel presbiterio a destra, di fronte alla cattedra vescovile.
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