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Rosola
Zocca
Modena - Nonantola
chiesa
parrocchiale
S. Leonardo Confessore
Parrocchia di San Leonardo Confessore
Coperture; Impianto strutturale; Pavimenti e pavimentazioni; Struttura
presbiterio - aggiunta arredo (1960-1970)
XIII - XIX(informazioni storiche carattere generale); 1557 - 1557(realizzazione fonte battesimale); 1577 - 1577(preesistenze carattere generale); XVII sec. - XVII sec.(informazioni storiche carattere generale); 1699 - 1699(informazioni storiche carattere generale); XIX - XIX(ricostruzione intero bene); 1807 - 1807(realizzazione organo); 1880 - 1895(preesistenze intero bene); 1990 - 1990(manutenzione copertura)
Chiesa di San Leonardo Confessore
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Leonardo Confessore <Rosola, Zocca>
Altre denominazioni Chiesa parrocchiale di San Leonardo confessore
S. Leonardo Confessore
Ambito culturale (ruolo)
classicismo (costruzione dell'edificio)
Notizie Storiche

XIII - XIX (informazioni storiche carattere generale)

La chiesa di S. Leonardo (ecclesia Sancti Leonardi de Muzzano) è citata nel XIII secolo ed è ricordata ancora nel XVII secolo, poi dovette rovinare; l'attuale chiesa, ricostruita sui ruderi di quella precedente, risale al XIX secolo

1557  (realizzazione fonte battesimale)

Al suo interno è presente un fonte battesimale del 1557 a forma di clessidra, e belle tele tra le quali un Battesimo di Cristo del tardo Cinquecento.

1577  (preesistenze carattere generale)

Oltre i ruderi della torre, nel centro storico di Rosola, sono rilevabili anche i resti dell'antica chiesa, su cui è stata costruita alla fine dell'800 l'attuale costruzione, la Chiesa parrocchiale di S. Leonardo Limosino, la cui facciata si rifà vagamente alle chiese romaniche. Secondo gli studi di don Giovanni Ricci, la chiesa, inizialmente situata al centro del castello di Rosola, nel 1577 venne riedificata un poco più in alto e divenne parrocchia, accentrando a sé la chiesa di Monte Questiolo che divenne semplice oratorio.

XVII sec.  (informazioni storiche carattere generale)

Prima cappella di destra, Crocifissione, di artista modenese dell'inizio del XVII secolo.

1699  (informazioni storiche carattere generale)

Nell'abside dipinto, 1699, la Madonna col Bambino e Santi e nella prima cappella di sinistra, Battesimo di Cristo, della fine del XVI secolo.

XIX  (ricostruzione intero bene)

Il borgo ospita la Chiesa parrocchiale di S. Leonardo Limosino, rifatta a fine '800.

1807  (realizzazione organo)

In una cantoria sopra la porta maggiore è presente un organo a canne del Mascioni comprato nel 1807 dal parroco D. Domenico Ugolini.

1880 - 1895 (preesistenze intero bene)

La preesistente chiesa cinquecentesca, della quale rimane il presbiterio dietro l'altare maggiore, fu modificata ed ampliata alla fine dell'Ottocento. Rosola è un borgo molto ben conservato che si raccoglie attorno alla torre Rangoni-Macchiavelli, duecentesca, testimonianza dell'antico castello che era probabilmente chiamato “Castello della rosa”, da cui il nome attuale del paese.

1990  (manutenzione copertura)

Nel 1990 è stata manutentata la copertura.
Descrizione

La chiesa parrocchiale di Rosola, nel Comune di Zocca, è dedicata a San Leonardo confessore. Della vecchia chiesa cinquecentesca, l’attuale conserva il presbiterio, sul retro di quello attualmente esistente; il doppio ordine di paraste, perpendicolari ai cornicioni a modanature e dentelli, individua delimitazioni spaziali, nelle quali si aprono il portale e il rosone circolare. Il campanile è caratterizzato da un alto basamento in grossi blocchi di arenaria squadrata; alcuni dei finestroni circolari sono murati ed uno di essi contiene l'orologio, mentre i finestroni della cella campanaria sono ad arco a tutto sesto. Alla sommità si trova una balaustra, chiusa negli spigoli da pinnacoli presenti anche in facciata, e da una cuspide di tipo piramidale. La chiesa possiede un impianto planimetrico longitudinale, schematicamente a croce latina senza transetto e bracci laterali; la navata unica centrale, larga e continua fino al presbiterio, è scandita in tre ampie campate da archi trasversali a tutto sesto. L'edificio si conclude con il coro contenuto nell'abside rettangolare coperta con volta a botte. Degno di nota è il fonte battesimale, monolitico, a forma di clessidra, datato 1557. Prima cappella di destra, Crocifissione, di artista modenese dell'inizio del XVII secolo. Nell'abside dipinto, 1699, la Madonna col Bambino e Santi e nella prima cappella di sinistra, Battesimo di Cristo, della fine del XVI secolo. In una cantoria sopra la porta maggiore è presente un organo a canne del Mascioni comprato nel 1807 dal parroco D. Domenico Ugolini. Ormai parte della storia è lo scomparso Canonico Don Pio Leonelli, che ha dedicato l'intensa sua vita, durata più di novant'anni, alla cura della “sua” Chiesa, con un amore davvero inconsueto e sincero. Nel bel campanile gugliato uno dei migliori concerti di campane del modenese della Ditta Brighenti di Bologna.
Coperture
Il tetto della chiesa è tradizionale a falde inclinate, con due spioventi a capanna, struttura di copertura primaria e secondaria il legnami, manto in coppi laterizi antichi.
Impianto strutturale
La chiesa possiede un impianto planimetrico longitudinale, schematicamente a croce latina senza transetto e bracci laterali; la navata unica centrale, larga e continua fino al presbiterio, è scandita in tre ampie campate da archi trasversali a tutto sesto. L'edificio si conclude con il coro contenuto nell'abside rettangolare coperta con volta a botte. Copertura tradizionale a capanna, con capriate, terzere e travetti, manto in coppi laterizi.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione interna in piastrelle ceramiche, gradini in marmo.
Struttura
Muratura continua nelle pareti perimetrali in pietra arenaria locale, intonacate e tinteggiate verso l’interno della chiesa. Copertura tradizionale a due falde, con capriate, terzere, travicelli, tavolato, guaina e manto in coppi laterizi
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1960-1970)
Al momento (novembre 2018) il presbiterio è stato traslato a causa delle opere di messa in sicurezza della zona presbiteriale minacciata dalla volta soprastante con evidenti lesioni. Si presenta un altare in legno per la funzione. Dietro è stata allestita la sede, il celebrante trova il leggio alla sua sinistra. Nel presbiterio, sopraelevato da un gradino e separato da una balaustra in marmo, è custodito l'altare originario con mensa e tabernacolo.
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