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Rocca Malatina
Guiglia
Modena - Nonantola
chiesa
parrocchiale
B.V. Assunta
Parrocchia della Beata Vergine Assunta
Coperture; Impianto strutturale; Pavimenti e pavimentazioni; Struttura
presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975)
XIV - XIV(preesistenze carattere generale); XV - XV(preesistenze carattere generale); 1437 - 1443(preesistenze carattere generale); 1472 - 1472(informazioni storiche carattere generale); 1552 - 1552(informazioni storiche carattere generale); 1576 - 1576(informazioni storiche carattere generale); 1602 - 1614(ricostruzione intero bene); 1771 - 1771(informazioni storiche carattere generale); 1790 - 1790(costruzione campanile); 1998 - 1998(restauro intero bene )
Chiesa della Beata Vergine Assunta
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Beata Vergine Assunta <Rocca Malatina, Guiglia>
Altre denominazioni Chiesa parrocchiale della Beata Vergine assunta
B.V. Assunta
Ambito culturale (ruolo)
rinascimentale (ricostruzione)
Notizie Storiche

XIV  (preesistenze carattere generale)

Molto probabilmente l’oratorio si trovava nel luogo stesso dell’attuale parrocchiale, anziché in Pugnano: induce ad una tale ipotesi sia la documentazione storica, che nel XIV secolo menziona la “Ghiesia de San Petro” come semplice locus della villa di Pugnano, sia la tipologia insediativa della villa caratterizzata dalla presenza umana su maglie larghe.

XV  (preesistenze carattere generale)

L’individuazione di un “Loco detto a San Pietro” si conserva ancora negli inventari di Rocca Malatina del Seicento.

1437 - 1443 (preesistenze carattere generale)

La Frabbriceria della chiesa era stata oggetto di lasciti testamentari nel 1437 e nel 1443.

1472  (informazioni storiche carattere generale)

Nel 1472 la chiese di San Pietro di Pugnano , di Santa Maria della Rocca di Guidone e di Santa Maria della Rocca di Sigizo erano state riunite in un’unica cura d’anime ed il loro possesso era stato conferito a Nicolò Guaimi di Carpi, dall’arciprete di Pieve di Trebbio, don Ugolini Davini, a nome del vescovo di Modena.

1552  (informazioni storiche carattere generale)

Lo sviluppo del centro odierno di Rocca Malatina si ricollega strettamente al declino dell'antico insediamento ai Sassi, iniziato nel tardo Medioevo, declino che si può dire simbolicamente compiuto quando nel 1552, in occasione della visita pastorale, gli uomini del comune ottennero dal vescovo Foscheri di trasferire il titolo dell’antica parrocchiale di Santa Maria della Rocca di Guidone all’oratorio sine cura di San Pietro di Pugnano, più vicino al nuovo abitato.

1576  (informazioni storiche carattere generale)

Nel 1576, dopo il trasferimento dell’antica parrocchiale di Santa Maria della Rocca di Guidone all’oratorio di San Pietro, iniziò una lunga vertenza tra il Capitolo di Carpi e la Chiesa di Modena in relazione al possesso della nuova parrocchiale di San Pietro, possesso che il Capitolo avocava a sé in nome della bolla di Leone X, tramite cui la pieve di Trebbio era stata concessa ai primi del sec. XVI all’erigenda Collegiata carpense e, pertanto, implicitamente, anche le sue cappelle filiali, mentre la chiesa modenese reclamava queste ultime come proprie, non essendone stata fatta esplicita menzione nel documento pontificio.

1602 - 1614 (ricostruzione intero bene)

Non è noto quando venne eretta la parrocchiale attuale, sul fondo di pertinenza della chiesa denominato Ss. Pietro e Paolo. Don Giovanni Cavazzuti, in una sua memoria di Rocca Malatina, formula l’ipotesi che la navata principale sia stata iniziata durante il rettorato di don Antonio Farina, nella seconda metà del XVII secolo, e compiuta da don Gregorio Montaguti nei primi del secolo XVII, come attestano indirettamente l’iscrizione sulla porta laterale dell’edificio sacro, datata all’anno 1602, e l’altare dedicato a San Carlo Borromeo del 1614.

1771  (informazioni storiche carattere generale)

La vertenza, devoluta nel 1771 all’arcivescovo di Bologna, sembra venisse decisa a favore del vescovo di Modena.

1790  (costruzione campanile)

Il campanile, costruito nel 1790, si eleva isolato di fronte alla chiesa. Il precedente era posto sul lato settentrionale della chiesa.

1998  (restauro intero bene )

Nel 1998 è stato restaurato il contro-soffitto a cassettoni, tinteggiati i prospetti interni.
Descrizione

La chiesa parrocchiale della Beata Vergine assunta di Rocca Malatina nel Comune di Giuglia, esternamente si presenta con facciata a capanna, conclusa con sguscio di colmo, si apre al centro un portale con caratteri rinascimentali, ma probabilmente dovuto al completamento seicentesco; è in arenaria pregevolmente scolpito e sovrastato da ampia finestra. Un altro portale in arenaria, con cordonatura a punta di diamante lungo lo spigolo interno, è posto al lato del primo , in un corpo recentemente aggregato. Nell’architrave, scolpita tra due rosette, presenta l’iscrizione: “…TERRIBILIS LOCUS DOMUS AULAQUE REGIS/ COELI HIC PORTA TUIS CHRISTEQ. MDCII. DIE. IX APR.”. Si trovava probabilmente, nel lato orientale dell’edificio sacro, ove ora è posto l’organo. La chiesa è collegata tramite un voltone alla canonica. Sotto il voltone, attraverso il quale passa la strada carrabile. L'interno dell'edificio di culto, si presenta riccamente decorato, l'aula a pianta rettangolare è affiancata da quattro cappelle, due per lato. L'unica navata è scandita da lesene che sorreggono la cornice aggettante interna sovrastata da copertura a cassettoni. Le cappelle laterali vengono introdotte da archi a tutto sesto e coperte da volte a botte. Due nicchie con statue affiancano l'arcone che introduce la zona presbiteriale, ricavata nell'abside rettangolare, coperta da bella volta a cupola affrescata.
Coperture
Al di sopra della ricca contro-soffittatura a cassettoni che copre l'aula interna, troviamo orditura primaria e secondaria in legnami: capriate, travi, travicelli e tavolato. Manto in coppi laterizi.
Impianto strutturale
L'interno a pianta rettangolare è affiancato da quattro cappelle, due per lato. L'unica navata è scandita da lesene che sorreggono la cornice aggettante interna sovrastata da copertura a cassettoni. Le cappelle laterali vengono introdotte da archi a tutto sesto e coperte da volte a botte. L'edificio si conclude con abside rettangolare, coperta da bella volta a cupola affrescata. Copertura tradizionale a due falde, con struttura di sostegno in legnami e manto in coppi laterizi.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione interna in marmi policromi.
Struttura
Muratura continua nelle pareti perimetrali in pietra arenaria locale, intonacate e tinteggiate verso l’interno e l'esterno della chiesa. Copertura tradizionale a due falde, con struttura di sostegno in legnami e manto in coppi laterizi.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975)
La zona presbiteriale è allestita in parte dell'aula e nel presbiterio, sopraelevato da due gradini in marmo e separato dall'aula da una raffinata balaustra in marmi policromi. Troviamo l'altare originario con mensa e tabernacolo in marmi policromi. Tra l'altare per la funzione, posizionato in parte dell'aula e l'altare originario, troviamo la sede; il celebrante ha l'ambone delle sacre letture, in legno alla sua sinistra.
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