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Napoli
Napoli
chiesa
parrocchiale
Maria SS. Assunta in Cielo
Parrocchia di Maria Santissima assunta in Cielo
Struttura; Cripta/Locali interrati; Pianta; Zona presbiteriale; Coperture; Cupola; Cappelle; Pavimenti e pavimentazioni; Pareti laterali
altare - aggiunta arredo (1967); fonte battesimale - aggiunta arredo (2002); confessionale - aggiunta arredo (1990)
IV - IV(origini intero bene); 1542 - 1542(visita pastorale intero bene); 1599 - 1599(visita pastorale intero bene); 1599 - 1599(notizie storiche congrega); 1623 - 1623(visita pastorale intero bene); 1646 - 1646(visita pastorale intero bene); 1674 - 1674(visita pastorale intero bene); 1697 - 1697(restauro intero bene); 1714 - 1714(decorazioni interni); 1732 - 1746(visita pastorale intero bene); 1793 - 1793(rappresentazione cartografica congrega); XIX - XIX(interventi intero bene); 1884 - 1884(visita pastorale intero bene); 1896 - 1900(cartografia intero bene); 1919 - 1919(interventi intero bene); 1929 - 1929(riprese aeree contesto); 2001 - 2013(restauro congrega); 2017 - 2017(restauro facciata)
Chiesa di Maria Santissima Assunta in Cielo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Maria Santissima Assunta in Cielo <Napoli>
Altre denominazioni Maria SS. Assunta in Cielo
Ambito culturale (ruolo)
architettura barocca (prima edificazione)
Notizie Storiche

IV  (origini intero bene)

Le origini della chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta in Miano, risalgono storicamente al IV secolo, momento in cui ogni Diocesi cominciò ad essere divisa in parrocchie.

1542  (visita pastorale intero bene)

Le prime notizie certe di cui si hanno documenti, risalgono al 19 agosto 1542 e sono raccolte nella relazione che fu scritta in seguito alla visita pastorale effettuata dal cardinale Francesco Carafa nella suddetta chiesa.

1599  (visita pastorale intero bene)

Il 1agosto del 1599 fu effettuata un’ulteriore visita pastorale dal cardinale Gesualdo. Nella sua relazione si precisava che la chiesa era coperta da un tetto e in generale si presentava i mediocri condizioni di manutenzione. Era dotata di 11 altari minori disposti ai lati della navata, mentre l’altare maggiore, sopraelevato di due gradini oltre la predella rispetto alla quota dell’aula, era sormontato da un’icona con l’immagine della beata Vergine Maria circondata dai 12 apostoli. Nella suddetta relazione si descrivono anche la sacrestia, che però non era arredata e la casa canonica, ritenuta troppo piccola. Infine veniva precisato che il campanile era stato costruito separatamente dalla struttura della chiesa e per questo si esortava il parroco ad eseguire le opere necessarie affinché lo si mettesse in comunicazione con la stessa chiesa.

1599  (notizie storiche congrega)

Entrando in chiesa sul lato destro vi è l’ingresso alla confraternita del SS. Sacramento, separata dalla chiesa da una porta di legno di pregevolissima fattura di stile settecentesco. La prima notizia sull’esistenza della suddetta confraternita risale alla visita pastorale effettuata il 1agosto 1599 dal cardinale Gesualdo, nella cui relazione si citano un altare ed una cappella intitolati al SS. Sacramento. Anche nelle successive visite pastorali veniva citata la confraternita, che tra l’altro organizzava diverse iniziative di carità. Invece, mancano quei documenti necessari per trascrivere una cronologia storica della costruzione della cappella.

1623  (visita pastorale intero bene)

Negli anni successivi l’edificio non fu oggetto di alcun intervento manutentivo: infatti anche nella visita pastorale effettuata nel 1623 dal cardinale Decio Carafa, si parlava di interventi necessari da farsi al tetto perché pioveva in chiesa, in sacrestia perché era in cattive condizioni conservative, nella canonica perché troppo piccola di superficie.

1646  (visita pastorale intero bene)

Dalla visita compiuta nel 1646 dal cardinale Ascanio Filomarino, si rileva finalmente che la chiesa versava in migliori condizioni conservative: il tetto era stato riparato e l’altare maggiore era sufficientemente adornato, mentre l’intero ambiente era ben illuminato.

1674  (visita pastorale intero bene)

Nella visita effettuata nel 1674 dal cardinale Caracciolo, si rileva che sulla facciata della chiesa erano dipinte le immagini della Santissima Vergine e dei santi Giorgio e Cristoforo: anche quest’ultime, tuttavia, non ci sono pervenute, probabilmente sono state rimosse in seguito ai lavori che riguardarono il prospetto principale alla fine del XIX secolo.

1697  (restauro intero bene)

Nel 1697 la chiesa fu oggetto di un generale intervento di restauro, che si caratterizzò soprattutto per la demolizione e ricostruzione della cupola, sorretta da quattro nuovi pilastri. L’aula liturgica era ad un’unica navata, ricoperta da volta a botte. Il pavimento non aveva rivestimento, poiché era costituito da una malta di calce e lapilli.

1714  (decorazioni interni)

Nell’agosto 1714 fu eseguita la statua dell’Assunta, sistemata in una nicchia alle spalle dell’altare maggiore.

1732 - 1746 (visita pastorale intero bene)

Nella visita pastorale effettuata nel 1746 dal cardinale Giuseppe Spinelli, si afferma per la prima volta che precedentemente, nel 1732, la chiesa fu ampliata lateralmente con due grandi cappelle. Nella visita si afferma che la chiesa era priva di opere d’arte.

1793  (rappresentazione cartografica congrega)

La prima immagine che ci è pervenuta e ci permette di accertare con sufficiente approssimazione l’esistenza della cappella è la “Topografia dell’Agro Napoletano”, di Rizzi Zannoni del 1793.

XIX  (interventi intero bene)

Nel corso del XIX secolo la chiesa fu ancora interessata da ulteriori interventi edili, che sostanzialmente hanno completato l’immagine dell’edificio di culto che possiamo rilevare tutt’oggi. Infatti nel 1830 furono riparati gli stucchi interni e furono realizzati alcuni affreschi come quelli raffiguranti i santi Pietro e Paolo, poste all’interno di due tempietti ai lati della statua dell’Assunta; nel 1870 fu costruita la cappella dell’Addolorata, sul lato sinistro dell’altare maggiore rispetto a chi proviene dall’ingresso; nel 1880 fu rifatto il tetto e fu realizzato il prospetto principale; nel 1881 furono collocate nelle nicchie del prospetto principale due statue di stucco dei santi Pietro e Paolo, eseguita dall’artista Gennaro Rajano.

1884  (visita pastorale intero bene)

Tale notizia venne poi sostanzialmente confermata anche nella visita eseguita nel 1884 dal cardinale Guglielmo Sanfelice, dove però si precisa che fu realizzata prima la navata di destra nel 1732 ed in seguito quella di sinistra, costruita con le offerte dei fedeli.

1896 - 1900 (cartografia intero bene)

Il particolare del foglio IX della mappa catastale di Napoli realizzata negli anni compresi tra il 1896 ed il 1900 conferma l’evoluzione storica della chiesa, con indicazione e conferma dell’esistenza della confraternita e del locale posteriore oggi adibito a deposito. La mappa infatti mostra la planimetria dell’intero complesso parrocchiale come oggi si può rilevare.

1919  (interventi intero bene)

Nel 1919 la chiesa versava in pessime condizioni statiche e manutentive. Per questo furono avviati negli anni successivi diversi lavori sia di consolidamento statico, che di arricchimento decorativo: fu rafforzato il tetto ed in particolare il campanile con catene di ferro; furono eliminate diverse lesioni rilevate sugli archi e sulle pareti; fu rinforzata la balaustra della cantoria con due colonne di cemento e graniglia di marmo; fu decorato il cornicione interno della chiesa; infine fu rinforzata ed abbellita da preziosi affreschi anche la cupola, così come tutta l’aula liturgica.

1929  (riprese aeree contesto)

Dalla foto aerea dell’IGM scattata nel 1929, si può osservare che le volte della navata centrale, del presbiterio e della navata laterale destra erano protette da un tetto a falde, che è stato evidentemente demolito negli anni successivi. Inoltre da questa foto si evince anche l’esistenza dei locali deposito adiacente alla confraternita, a cui si accede solo da Vico Chiesa.

2001 - 2013 (restauro congrega)

Già restaurata nel 2001, circa un decennio fa la Congrega del SS. Sacramento è stata nuovamente oggetto di lavori interni di restauro. Nonostante ciò, la lunetta confinante con la parete della chiesa presenta segni di infiltrazione con presenza di muschio sulle pareti.

2017  (restauro facciata)

La facciata è stata restaurata nel 2017.
Descrizione

La parrocchia con la chiesa, sorge nella parte più antica di Miano e ad essa fanno oggi capo circa 6000 abitanti. Il centro parrocchiale con la casa canonica sono dislocati in una palazzina alle spalle della chiesa, ristrutturata tra gli anni Novanta e il Duemila per realizzare aule catechismo. Nei locali adiacenti alla chiesa vi sono ufficio del parroco, sagrestia e servizi igienici. A destra dell'aula vi è la Congrega del SS. Sacramento, oggi usata come salone per incontri, laddove era anticamente utilizzata per il culto. La Sagrestia è raggiungibile direttamente dalla zona d'altare, nonché dall'accesso di servizio lungo Vico Chiesa. L'Assunta è la titolare della chiesa, ma due ulteriori statue sono venerate dalla popolazione locale: l'Addolorata posta nella cappella a sinistra dell'altare e San Gaetano, patrono di Miano collocato nella prima campata della navata destra.
Struttura
La struttura della chiesa è in tufo.
Cripta/Locali interrati
Al di sotto della chiesa vi è un ambiente ipogeo, un tempo zona di sepoltura: oggi allestita con un presepe artistico napoletano ed accessibile mediante scalinata posta sul lato destro dell'ingresso principale. Anche al di sotto della Congrega, c'è un ipogeo cui si accede mediante botola in marmo collocata sul pavimento.
Pianta
La pianta della chiesa è a croce latina a tre navate (principale e due laterali). Due grossi piloni al centro dello spazio ciascuno con varco architravato dal lato della navata principale immette alle navate laterali. Lo spazio è scandito in campate.
Zona presbiteriale
La zona presbiteriale è dominata dalla statua della SS. Assunta, collocata in un'edicola in marmo con colonne composite ed elementi dorati posta al di sopra del ricco altare maggiore in marmi policromi addossato alla parete di fondo. Un tempo l'abside era chiusa da balaustra in marmo e aveva sul lato sinistro ambone in marmo, oggi sostituito da un leggio in legno. Le colonne del precedente ambone marmoreo sono state riutilizzate per la realizzazione del tavolo mensa d'altare in marmo e legno. Il tutto si eleva su tre gradini in marmo curvilinei di fattura barocca. L'abside in cui si colloca la zona d'altare è coperta con semicupola.
Coperture
La prima campata della navata centrale è coperta a vela, quelle delle navate di destra e sinistra sono coperte con volta a botte. Analogamente i bracci di destra e sinistra del transetto sono coperti a botte. Tutte le volte e la cupola sono affrescate e recano stucchi ed elementi decorativi dorati.
Cupola
All'incrocio dei bracci, grossi piloni reggono pennacchi su cui è impostata la cupola a scodella affrescata, priva di tamburo ma con un piccolo lanternino finestrata.
Cappelle
A sinistra dell'abside vi è la cappella dell'Addolorata, coperta con semicupola, pavimentata con maioliche e chiusa da balaustra in marmo. Dalla navata destra, un antico portone in legno intagliato conduce alla Congrega del SS. Sacramento, caratterizzata da affreschi sulle pareti. Si presenta in veste barocca con stucchi lungo le cornici, finestrone ovale sulla parete di fondo e finestroni mistilinei tipicamente barocchi lungo le pareti laterali. E' coperta con cupola priva di tamburo retta da pennacchi stuccati. La pavimentazione è in cotto.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell'aula è in marmo bianco e grigio scuro, realizzata con lastre ottagonali bianche all'interno delle quali sono inserite dei quadrotti grigi. Lungo la zona centrale che conduce all'altare sono inseriti inserti in marmi policromi.
Pareti laterali
I capitelli ionici e le cornici lungo le pareti laterali, sormontano le lesene che segnano la scansione dello spazio interno. Sono addossate alle pareti e - come quest'ultime - sono decorate con stucchi lucidi effetto marmo di colori che spaziano dal beige al rosso, dal grigio al verde al salmone. La fascia basamentale è in marmo fino all'altezza di circa 60 cm, al di sopra della quale vi è un'ulteriore fascia modanata in marmo bianco (alta circa 30 cm) che funge da base delle lesene.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1967)
Il tavolo mensa d'altare è stato realizzato ed aggiunto nel 1967, negli anni immediatamente post concilio al fine di favorire la celebrazione verso il popolo. E' realizzato in marmo di riuso e legno.
fonte battesimale - aggiunta arredo (2002)
Il fonte battesimale è di recente aggiunta, donato nel 2002. E' in marmo rosa collocato a destra dell'altare.
confessionale - aggiunta arredo (1990)
La zona dedicata alla confessione è posta in prossimità degli ingressi (principale e laterale): due confessionali in legno di noce sono collocati nella prima campata della navata laterale sinistra.
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