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Casavatore
Napoli
chiesa
parrocchiale
S. Giovanni Battista
Parrocchia di San Giovanni Battista
Struttura; Pianta; Cripta/Locali interrati; Cappelle; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture; Pareti laterali; Zona presbiteriale; Cupola
altare - aggiunta arredo (1980); coro - aggiunta arredo (1990); confessionale - aggiunta arredo (1990)
1308 - 1308(notizie storiche cappella preesistente); 1336 - 1364(notizie storiche cappella preesistente); 1451 - 1451(notizie storiche cappella preesistente); 1522 - 1529(notizie storiche cappella preesistente); 1598 - 1598(visita pastorale cappella preesistente); 1612 - 1616(visita pastorale intero bene); 1614 - 1615(nomina parroco intero bene); 1616 - 1616(fondazione congrega); 1621 - 1623(visita pastorale intero bene); 1638 - 1638(fondazione congrega); 1639 - 1645(visita pastorale intero bene); 1689 - 1698(visita pastorale intero bene); XVIII - XVIII(fonti storiche intero bene); 1710 - 1733(visita pastorale intero bene); 1743 - 1743(visita pastorale intero bene); 1743 - 1743(visita pastorale intero bene); 1762 - 1762(fonti storiche intero bene); 1815 - 1815(visita pastorale intero bene); 1836 - 1836(visita pastorale intero bene); 1877 - 1877(relazione parroco intero bene); 1881 - 1881(visita pastorale intero bene); 1884 - 1884(interventi intero bene); 1909 - 1922(rifacimenti intero bene); 1910 - 1910(restauro intero bene); 1914 - 1914(affreschi interni); 1929 - 1930(aggiunta interni); 1932 - 1932(visita pastorale intero bene); 1939 - 1941(consacrazione interno bene); 1980 - 1980(interventi intero bene); 1990 - 1990(realizzazione centro parrocchiale); 1990 - 1990(ristrutturazione interni); 2012 - 2013(restauro facciata); 2013 - 2023(rifacimenti inero bene); 2013 - 2023(rifacimenti intero bene); 2017 - 2017(restauro organo); 2019 - 2019(restauro interni)
Chiesa di San Giovanni Battista
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giovanni Battista <Casavatore>
Altre denominazioni S. Giovanni Battista
Ambito culturale (ruolo)
architettura barocca (prima edificazione)
Notizie Storiche

1308  (notizie storiche cappella preesistente)

Le prime attestazioni del nome di Casavatore sono strettamente legate alla sua chiesa, che dovette avere certamente un ruolo importante, centrale, nella vita e nell’organizzazione del piccolo casale. La prima volta che compare Casavatore, e infatti agli inizi del trecento, precisamente nel 1308.

1336 - 1364 (notizie storiche cappella preesistente)

Dopo questa menzione, Casavatore compare in un inventario compilato nel 1336 relativo ai beni dell’antico ospedale napoletano di Sant’Attanasio. La prima notizia sulla chiesa di San Giovanni battista di Casavatore, invece, risale al febbraio 1364 in una lista di sacerdoti autorizzati a confessare, compilata dall’arcivescovo di Napoli dell’epoca Pierre Amiehl.

1451  (notizie storiche cappella preesistente)

Per trovare altre notizie bisogna aspettare la seconda metà del ‘400. Nel novembre del 1451 si legge in un documento l’espressione .

1522 - 1529 (notizie storiche cappella preesistente)

Nel corso del ‘500 aumentano le testimonianze su Casavatore e compaiono anche le prime significative notizie sulla chiesa di San Giovanni Battista. Nel 1522 la chiesa, non era ancora stata elevata a parrocchia, ma era una rettoria che faceva parte di un più vasto territorio parrocchiale della diocesi di Napoli. Ai primi del 1529 un notaio napoletano, Vincenzo De Bosis, compilò un primo inventario dei beni della chiesa. Tali notizie si ricavano dalla visita pastorale del 1542 da parte di Francesco Carafa arcivescovo di Napoli, che rappresenta la più antica documentazione di cui si dispone.

1598  (visita pastorale cappella preesistente)

Con la visita pastorale del 1598 dell’arcivescovo Alfonso Gesualdo, si ritrova la prima dettagliata descrizione dell’antica chiesa di San Giovanni Battista, dalla quale appare subito chiaro che doveva trattarsi di una primitiva piccola cappella che poi andò successivamente a formare il presbiterio, ampliata con l’aggiunta di una modesta navata non pavimentata, per accogliere i fedeli. La chiesa sorgeva lungo la via pubblica e lo spazio antistante era delimitato da tre antichi alberi di olmo. Il pavimento era in terra battuta, eccetto per due grandi pietre che indicavano le sepolture comuni. La copertura del tetto era realizzata in travi di legno e tegole leggere.

1612 - 1616 (visita pastorale intero bene)

Nel 1612, il 3 giugno giunse a Casavatore l’arcivescovo di Napoli cardinale Ottavio Acquaviva d’Aragona per la visita pastorale. Nella relazione della visita si evince che, sulla destra, era stata costruita un’abitazione per il parroco: consisteva in due bassi con il cortile ed un piccolo orto. Nel 1616, il 27 dicembre fu fondato nella chiesa di San Giovanni l’altare della Madonna del Rosario.

1614 - 1615 (nomina parroco intero bene)

Ai primi del Seicento arrivò a Casavatore un sacerdote calabrese, don Francesco Iraci, che guidò la chiesa di San Giovanni Battista per oltre un decennio e fu nominato parroco della chiesa con una bolla papale di Papa Paolo V del dicembre 1614. Don Francesco Iraci prese ufficialmente possesso della chiesa il 18 marzo 1615.

1616  (fondazione congrega)

Come riporta l'epigrafe commemorativa, la Congrega della SS. Trinità fu fondata il 27 dicembre 1616.

1621 - 1623 (visita pastorale intero bene)

Nel 1621 fu fondata la cappella di Santa Maria del Carmelo da Annibale d’Auria. Il 15 gennaio 1623 giunse a Casavatore per la visita pastorale il cardinale Decio Carafa.

1638  (fondazione congrega)

Nel 1638 fu fondata con licenza della Curia e per interessamento di Padre Francesco Brancaccio della compagnia di Gesù, la congrega della Santissima Trinità e di San Gennaro.

1639 - 1645 (visita pastorale intero bene)

Nel 1639 il parroco di Casavatore Don Nicola Arricchiello, accolse l’arcivescovo Francesco Buoncompagni per la sua visita pastorale. Nel 1645 vi fu un’ulteriore visita pastorale da parte del cardinale Ascanio Filomarino.

1689 - 1698 (visita pastorale intero bene)

Il 12 marzo 1689 la chiesa fu visitata in occasione della visita pastorale dell’arcivescovo di Napoli cardinale Antonio Pignatelli. Nel 1693 vi fu la visita pastorale del cardinale Giacomo Cantelmo, nel giorno 9 aprile. Il 21 maggio 1698 ritornò il cardinale Giacomo Cantelmo, il quale chiese maggiore cura per la chiesa.

XVIII  (fonti storiche intero bene)

Nel Settecento si delineava meglio la storia della chiesa di San Giovanni, soprattutto grazie alla visita del cardinale Giuseppe Spinelli nel 1743.

1710 - 1733 (visita pastorale intero bene)

Il 15 settembre 1710 giunse a Casavatore per la visita pastorale l’arcivescovo di Napoli, cardinale Francesco Pignatelli. L’arcivescovo trovò gli altari della chiesa decentemente ornati e dotati di tutto il necessario per la celebrazione delle messe. Ordinò che fosse allestito un nuovo altare intitolato al Santissimo Crocifisso. L’arcivescovo visitò poi la Confraternita della Santissima Trinità, che non doveva essere molto in ordine infatti ordinò che il piano dell’altare fosse lisciato e fornito di tre tovaglie. Il 25 giugno 1733 Don Antonio Piscopo accolse il vicario dell’anziano arcivescovo di Napoli in occasione della visita pastorale.

1743  (visita pastorale intero bene)

Nel 1743 fu la volta della visita pastorale del cardinale Giuseppe spinelli, nella cui relazione si evince che l’epoca precisa della fondazione della chiesa non si conosceva, ma prima di essere chiesa parrocchiale era stata per molto tempo una cappella sotto lo stesso titolo di San Giovanni. Secondo la relazione la parrocchia era stata probabilmente istituita nel 1574, all’epoca dell’arcivescovo Mario Carafa che aveva dato facoltà a Don Fabrizio Paladino di Casoria residente a Casavatore, di poter battezzare e celebrare i matrimoni. Si descrive la chiesa come segue: la facciata era larga davanti al prospetto e vi si accedeva con due gradini. Per quanto riguardava i confini, la chiesa era attaccata al giardino del parroco ed al lato dell’ingresso c’era il campanile, composto da due piani sormontati da un ottagono e la bandiera in cima. Al secondo livello c’erano le tre campane.

1743  (visita pastorale intero bene)

Sopra la porta d’ingresso c’era l’organo con la sua cassa armonica intagliata che si raggiungeva salendo una scalinata. Il pulpito era antico, di legno di noce e ben lavorato, e si trovava a metà della navata. C’era un luogo di sepoltura, cioè un pozzo al centro della navata, in cui venivano calati i morti, coperto da una pietra di marmo con la data 1683. L’altare maggiore sorgeva su due gradini ed era in marmo decorato.

1762  (fonti storiche intero bene)

Nei conti del casale del 1762, compaiono molte sue notizie sulle spese sostenute dalla pubblica amministrazione per i lavori che vide impegnati diversi mastri, manovali ed operai nelle opere di muratura e carpenteria, biancheggiatura e rifiniture.

1815  (visita pastorale intero bene)

Il 9 ottobre 1815 giunse a Casavatore per la visita pastorale, l’arcivescovo di Napoli cardinale Luigi Ruffo Scilla. La chiesa nella sua relazione, viene descritta in questo modo: sorgeva nel largo della piazza; contiguo alla navata nella quale c’erano l’organo e il pulpito, si erigeva il campanile con tre campane. C’erano quattro cappelle ed oltre ad esse, la congrega della Santissima Trinità mantenuta dai confratelli. Quattro erano anche le sepolture: la prima in mezzo alla chiesa, un’altra nella cappella dei Rossi, la terza nella cappella del Rosario e l’ultima nella Congrega della Trinità.

1836  (visita pastorale intero bene)

Nella primavera del 1836 giunse in visita pastorale l’arcivescovo Filippo Giudice Caracciolo.

1877  (relazione parroco intero bene)

Una relazione del parroco dell’epoca, nel 1877 descrive che la Congrega della Santissima Trinità che aveva sempre avuto accesso dall’interno della chiesa, fin dal 1860 aveva abusivamente aperto un nuovo ingresso direttamente sulla strada. Tale relazione chiarisce meglio la struttura della chiesa di San Giovanni, grosso modo simile a quello attuale, con due cappelloni e due altari nella crociera. All’ingresso a sinistra c’era il battistero accanto al quale si apriva la porta per salire all’organo e al campanile. A sinistra dell’altare si accedeva alla piccola sacrestia mentre a destra si innalzava il pulpito grande in legno di noce.

1881  (visita pastorale intero bene)

Nel novembre 1881 giunsero a Casavatore i commissari dell’arcivescovo di Napoli cardinale Guglielmo Sanfelice che constatarono le terribili condizioni di abbandono in cui versava la chiesa, tenuta in uno stato deplorevole con i finestrini cadenti, quasi tutti senza vetri. Secondo i commissari dell’arcivescovo in considerazione dello stato “attuale”, era necessario chiedere al municipio di intervenire con dei restauri di assoluta urgenza dal momento che la manutenzione della chiesa era molto trascurata.

1884  (interventi intero bene)

Giunto a Casavatore nel 1884 il parroco dell’epoca Don Luigi Calvanese trovò la chiesa in uno stato misero come fabbricato e sfornita di arredi ed ogni cosa per le sacre funzioni. Don Luigi avviò degli importanti lavori di riqualificazione della chiesa: fu restaurata la grande cappella del Rosario, col pavimento in mattonelle, fu realizzata l’apertura di un grande finestrone per la luce e un nuovo altare. A lato dell’altare maggiore fu costruita la nuova spaziosa sacrestia.

1909 - 1922 (rifacimenti intero bene)

Don Luca Iavarone dal 1909 in poi avviò un imponente programma di restauri e di decorazione della chiesa, raccogliendo l’importante cifra di 60.000 lire. Fu innanzitutto innalzato sulla base dell’antica torre, il nuovo campanile, con la realizzazione nel 1909 dell’ultimo ordine sul quale fu installato l’orologio. A seguire fu innalzato anche il soffitto della navata e demolito e ricostruito l’antico cappellone di sinistra. Nuove decorazioni abbellirono gli interni e gli esterni della chiesa e furono rifatti i finestroni in vetri cattedrale e colorati. Nel transetto sorsero due nuovi altari in marmo. A sinistra della navata fu realizzato un pulpito decorato a stucco lucido e fu restaurato il vecchio pulpito mobile di legno. Fu realizzato anche il primo impianto completo di luce elettrica dell’edificio sacro, con nuove lampade di ottone davanti ad ogni statua. Nel 1922 fu realizzata la nuova impalcatura in muratura della cantoria, con la balaustra di legno lavorato e intagliato.

1910  (restauro intero bene)

I principali lavori di restauro e rifacimento della chiesa erano stati finanziati a spese del Comune di Casoria nel 1910 in particolare il nuovo tetto con travi in ferro (per sostituire la vecchia volta incannucciata), la facciata ed il campanile con l’orologio. Per le altre opere di abbellimento era stato necessario avviare una lunga e paziente campagna di raccolta di offerte, tra queste le pareti in stucco ad imitazione del marmo opera di Antonio De Caro.

1914  (affreschi interni)

Nel 1914 l’artista Clemente Arneri realizzò sul soffitto al di sopra dell’organo il “Martirio del Battista”, ma l’opera di maggiore effetto è il grande affresco che domina la navata nel quale è raffigurato “San Giovanni Battista al cospetto di Erode Antipa”.

1929 - 1930 (aggiunta interni)

Sulla cantoria, nel 1929, fu poi installato il nuovo organo a canne, realizzato dalla fabbrica artigiana Giuseppe Rotelli Di Cremona, utilizzando antichi materiali preesistenti tra cui le canne di fattura tedesca. Nel 1930 fu infine sistemata l’abside dell’altare maggiore.

1932  (visita pastorale intero bene)

Nel dicembre 1932 giunse per la visita pastorale l’arcivescovo di Napoli Alessio Ascalesi.

1939 - 1941 (consacrazione interno bene)

Il 2 luglio 1939 il cardinale Alessio Ascalesi benedisse la chiesa restaurata e ritornò a Casavatore il 18 ottobre del 1941 per consacrare solennemente l’altare maggiore.

1980  (interventi intero bene)

Gli anni 80 furono particolarmente difficili: il terremoto segnò pesantemente l’antica struttura della chiesa che fu tuttavia restaurata: dall’adeguamento dell’impianto elettrico al ripristino dell’antico organo a canne che era stato per lungo tempo silenzioso; furono riprese le decorazioni interne della navata, rifatto il pavimento, e realizzato un nuovo portone. Sulla facciata principale fu chiuso il finestrone che non dava luce all’interno e sostituito da un’artistica immagine in maiolica di San Giovanni.

1990  (realizzazione centro parrocchiale)

Nel 1990 furono aggiunti all'aula i locali parrocchiali a servizio delle attività pastorali a cura del parroco sa. Domenico D'Auria. Contestualmente alla realizzazione di casa canonica, auditorium ed aule, fu restaurata anche la chiesa, come si legge dall'epigrafe commemorativa affissa nel cortile della parrocchia.

1990  (ristrutturazione interni)

Nel 1990 fu ristrutturata anche la grande cappella sinistra della navata.

2012 - 2013 (restauro facciata)

Il restauro esterno della chiesa è avvenuto tra il 2012 ed il 2013.

2013 - 2023 (rifacimenti inero bene)

Nell’ultimo decennio la chiesa di San Giovanni è stata interessata da una fondamentale opera di ristrutturazione, dagli esterni riguardando facciata principale, i laterali, copertura e cupola, agli interni. La cupola è stata restaurata negli affreschi e nei quattro pennacchi sui quali sono raffigurati gli Evangelisti; la metà degli otto finestroni della cupola sono stati dotati di apertura e chiusura motorizzata. Nel 2016 sono state restaurate le antiche statue lignee di San Biagio e di San Giovanni. Il 18 marzo 2017 il cardinale Crescenzo Sepe ha benedetto l’organo a canne che è tornato ad accompagnare le celebrazioni solenni, dopo il restauro voluto dalla Pro loco di Casavatore. Nuovi fari hanno rischiarato la parte superiore della navata prima più buia.

2013 - 2023 (rifacimenti intero bene)

Nella cappella della Santissima Trinità la settecentesca cripta è stata sgomberata dai calcinacci e materiali di risulta e resa accessibile con una nuova scala di ferro posta su quell’antica in pietra per garantire una discesa più agevole; infine sostituita la pietra di chiusura con una grata per l’aerazione. L’ipogeo è stato messo in sicurezza con la realizzazione di un impianto di illuminazione e la recinzione del pozzo (usato in passato come deposito di ossa) con una ringhiera in ferro. Sono stati inoltre sitemati i sedili in pietra sui quali anticamente i cadaveri venivano messi a scolare e le ossa sparse sono state raccolte in un’apposita nicchia. Gli uffici della segreteria parrocchiale prima ospitati in un piccolo locale adiacente alla sacrestia, sono stati trasferiti in spazi più idonei che affacciano nel cortile parrocchiale, e riqualificati con nuovi impianti ed attrezzature informatiche.

2017  (restauro organo)

L’organo è stato recentemente restaurato nel 2017 a cura della Pro loco.

2019  (restauro interni)

Nel 2019 sono stati ultimati i lavori interni di restauro di cupola, transetto e pennacchi.
Descrizione

La Chiesa di San Giovanni Battista ha origini antiche, probabilmente coeve a quelle del villaggio di Casavatore, di cui costituiva il centro. Oggi, il complesso parrocchiale è composto dall'aula e dai locali adiacenti posti a destra di quest'ultima e sviluppati intorno ad un cortile carrabile. Gli ambienti accessori si sviluppano alle spalle chiesa: ufficio del parroco, sagrestia, aule catechismo e servizi igienici, il tutto accessibile sia direttamente dall'aula che dal cortile. L'ingresso alla chiesa avviene dalla strada, via San Giovanni, mediante tre gradini in basalto chiusi da cancellata in ferro. L'ingresso è segnato da un portale in piperno e da portone in legno, seguiti da tamburo in PVC nero con elementi vetrati. Il tamburo regge la sovrastante cantoria con balaustra intagliata in legno dorato. Al di sopra vi è un organo a canne.
Struttura
La struttura della chiesa è in muratura di tufo.
Pianta
La pianta è a croce latina con navata unica e due sole cappelle laterali (una per lato). La navata è scandita da una sequenza di lesene composite ( quattro per lato) addossate alle pareti e tra la seconda e la terza si apre - sia a destra che a sinistra - un'arcata a tutto sesto che dà accesso alle cappelle laterali. Il braccio trasversale ha a destra e a sinistra altari in marmi policromi sormontati da statue poste all'interno di edicole in marmo. Le due absidi hanno fondo piano, finestrone rettangolare e sono coperte con volta a botte.
Cripta/Locali interrati
Al di sotto della chiesa esistono ambienti ipogei un tempo utilizzati come terra santa. L'ipogeo attualmente accessibile è solo quello posto al di sotto della adiacente Congrega separato da quello dell'aula. Dall'ipogeo della Congrega sono emersi 20 sedili/colatoi in pietra. Tale ipogeo è attualmente accessibile per visite mediante una scala in ferro sovrapposta a quella originaria in pietra per ragioni di sicurezza. Le botole presenti nell'aula non sono più visibili poiché sono state coperta con la realizzazione dell'ultima pavimentazione.
Cappelle
Entrando, immediatamente a destra, vi è la Congrega della Santissima Trinità, usata come cappella feriale. Qui è collocato il fonte battesimale; ha pianta rettangolare, è coperta con volta a botte unghiata. In ciascuna delle due unghie per lato sono poste finestre per lasciar entrare la luce. Le cappelle laterali alla navata hanno pianta quadrata e sono sopraelevate di un gradino rispetto al piano di calpestio dell'aula. Hanno entrambe un altare in marmi policromi sul fondo. Quella a destra è coperta con volta a vela ed affrescata, quella a sinistra è coperta da un soffitto piano.
Pavimenti e pavimentazioni
La chiesa è pavimentata con lastre di marmo 40x40 cm di colore bianco e nero, orientate a 45° e disposte a scacchiera. L'altare è pavimentato in marmo bianco.
Coperture
La navata è coperta da soffitto piano. Tutte le volte di copertura di zona presbiteriale e bracci laterali sono affrescate all'intradosso, indorate e decorate con elementi a stucco pienamente barocchi. Al di sopra della navata, un telo di sicurezza è posto a protezione della zona sottostante per evitare la caduta di parti distaccate dall'intradosso della copertura.
Pareti laterali
Le pareti laterali sono scandite in due ordine. L'ordine superiore nella sua interezza ed in tutte le zone dell'aula è caratterizzato da affreschi ed indorature in pieno stile barocco che rigirano sotto al soffitto piano riccamente decorato. I finestroni lungo le pareti sono affiancati da stucchi barocchi. La cornice che separa l'ordine inferiore da quello superiore è molto aggettante ed iperdecorata. Le pareti laterali, in corrispondenza dell'ordine inferiore sono decorate con stucchi effetto marmo di colore giallo, beige, rosa, salmone. Fino all'altezza di circa 60 cm vi è una fascia basamentale in marmo grigio, segue una fascia di circa 40 cm in marmo bianco che coincide con la base modanata delle lesene.
Zona presbiteriale
L'abside con la zona presbiteriale ha fondo piano, è coperta con volta a botte ed è caratterizzata da decorazioni a stucco, indorature ed elementi scultorei a bassorilievo. L'altare maggiore in marmi policromi è addossato alla parete di fondo. La zona presbiteriale si eleva su due gradini in marmo bianco, l'altare mensa è in marmo e l'ambone in legno è posto a sinistra.
Cupola
In fondo alla navata, ma prima della zona presbiteriale, un arcone a tutto sesto immette al transetto sormontato da cupola tamburata con otto finestroni rettangolari, retta da una bassa cornice retta a sua volta da pennacchi affrescati e contornati da cornici dorate.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1980)
A seguito del Concilio Vaticano II, al fine di adeguare lo spazio liturgico e favorire la celebrazione verso il popolo, è stato aggiunto un tavolo mensa d'altare.
coro - aggiunta arredo (1990)
Il coro è collocato nel braccio a destra del transetto, tra la fine dell'assemblea e la zona presbiteriale.
confessionale - aggiunta arredo (1990)
Il confessionale è collocato nella cappella di sinistra lungo la navata.
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