chiese italiane
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beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Vermiglio
Trento
chiesa
sussidiaria
SS. Fabiano e Sebastiano
Parrocchia di Santo Stefano
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1971 circa)
1210 - 1210(menzione carattere generale); XVII - XVII(ampliamento intero bene); 1649/08/16 - 1649/08/16(consacrazione carattere generale); 1859 - 1863(variazione d'uso carattere generale); 1877 - 1877(danneggiamenti intero bene); 1879 - 1879(benedizione carattere generale); 1918/05/25 - 1918/05/25(danneggiamenti intero bene); 1923 - 1923(restauro intero bene); 1939 - 1939(decorazione abside); 1971 - 1971(tinteggiatura intero bene); 2001 - 2001(restauro intero bene)
Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano <Vermiglio>
Altre denominazioni Chiesa della Madonna delle GRAZIE
Madonna delle Grazie
SS. Fabiano e Sebastiano
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1210  (menzione carattere generale)

La chiesa è nominata per la prima volta nel 1210.

XVII  (ampliamento intero bene)

La chiesa fu ampliata o completamente riedificata nella prima metà del XVII secolo, assumendo l'aspetto che ancora oggi possiede.

1649/08/16  (consacrazione carattere generale)

L'edificio rinnovato fu consacrato il 16 agosto 1649 dal vescovo suffraganeo Iesse Perchoffer.

1859 - 1863 (variazione d'uso carattere generale)

Tra il 1859 e il 1863 l'edificio fu utilizzato per scopi non liturgici.

1877  (danneggiamenti intero bene)

L'incendio del 1877 che colpì l'intero paese devastò anche la chiesa.

1879  (benedizione carattere generale)

Dopo l'incendio l'edificio rimesso a nuovo fu benedetto nel 1879.

1918/05/25  (danneggiamenti intero bene)

Un nuovo incendio il 25 maggio 1918 devastò la chiesa.

1923  (restauro intero bene)

La chiesa fu restaurata e riaperta al culto nel 1923.

1939  (decorazione abside)

La parete di fondo dell'abside fu ornata da un grande dipinto murale realizzato da Adolfo Mattielli nel 1939.

1971  (tinteggiatura intero bene)

Nel 1971 l'interno fu completamente ritinteggiato.

2001  (restauro intero bene)

Nel 2001 la chiesa è stata interessata da un restauro complessivo, sotto la direzione dell'architetto Daniele Bertolini. È stato realizzato un nuovo impianto elettrico ed un sistema parafulmini, su progetto dello studio tecnico Depretis.
Descrizione

La chiesa si trova nella frazione di Pizzano al centro dell'abitato, con orientamento a est. L'edificio, nominato a partire dal 1210, fu probabilmente riedificato nella prima metà del XVII secolo, entro il 1649, anno della sua benedizione. Il campanile si erge sul fianco settentrionale, coperto da una cuspide piramidale. La facciata a due spioventi presenta un semplice portale architravato, sovrastato da una finestra lunettata. L'interno si articola in una navata unica suddivisa in due campate coperte da volte a crociera, conclusa da un'abside poligonale ornata da un grande dipinto murale.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, terminante in un'abside poligonale.
Facciata
Facciata a due spioventi: zoccolo a intonaco grezzo, interrotto da un portale architrvato, sovrastato da una finestra lunettata.
Prospetti
Fiancata settentrionale caratterizzata dal volume in aggetto del campanile.
Campanile
Struttura in pietrame intonacato con base quadrangolare; fusto liscio sormontato da una cella campanaria aperta da quattro monofore centinate; copertura piramidale rivestita in cemento.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura di pietrame intonacata all'esterno e all'interno; strutture di orizzontamento: volta a crociera nelle campate; volta a ombrello nell'abside. Tiranti in ferro.
Coperture
Tetto a due falde ricoperto da tegole in legno.
Interni
Navata unica raggiungibile attraverso due gradini discendenti, ripartita in due campate da paraste sostenenti gli avvolti, illuminata da due finestre rettangolari poste sul lato meridionale. L'arco santo a tutto sesto precede l'abside sopraelevata su un gradino e parzialmente chiusa da balaustre marmoree.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in mattonelle esagonali bicolori.
Elementi decorativi
Dipinto murale nell'abside.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1971 circa)
L'adeguamento liturgico non ha carattere di stabilità: arredi liturgici di fattura molto semplice, realizzati in legno, occupano il presbiterio storico. Al centro è posta la mensa al popolo a forma di parallelepipedo; a sinistra è collocato un ambone con parapetto articolato su tre lati; a destra, arretrata rispetto alla mensa, si trova una sedia con funzione di sede, affiancata da due sgabelli.
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