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Celentino
Peio
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Agostino
Parrocchia di Sant'Agostino
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1975-1985); fonte battesimale - intervento strutturale (1975-1985)
1301 - 1301(menzione carattere generale); XV - XV (ricostruzione intero bene); 1500/10/14 - 1500/10/14(consacrazione intero bene); 1580 - 1580(concessione del fonte battesimale carattere generale); 1672 - 1694(ampliamento intero bene); XVIII - XVIII(cambio intitolazione carattere generale); 1830 - 1872(riedificazione intero bene); 1896/08/22 - 1896/08/22(consacrazione carattere generale); 1909 - 1912(restauro intero bene); 1919/04/12 - 1919/04/12(erezione a parrocchia carattere generale)
Chiesa di Sant'Agostino
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Agostino <Celentino, Peio>
Altre denominazioni S. Agostino
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
architettura neoclassica (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1301  (menzione carattere generale)

Una primitiva cappella a Celentino è documentata nel 1301.

XV   (ricostruzione intero bene)

La primitiva cappella venne ricostruita verso la fine del XV secolo.

1500/10/14  (consacrazione intero bene)

La nuova chiesa, intitolata alla Madonna, venne consacrata il 14 ottobre 1500 dal vescovo suffraganeo Francesco Dalla Chiesa.

1580  (concessione del fonte battesimale carattere generale)

Con la concessione del fonte battesimale nel 1580, la chiesa fu eretta a curazia della pieve di Ossana.

1672 - 1694 (ampliamento intero bene)

Nella visita pastorale del 1672 venne ordinato di ampliare la chiesa; i lavori dovevano essere terminati nel 1694, anno di consacrazione di due altari.

XVIII  (cambio intitolazione carattere generale)

Dall'inizio del XVIII secolo la chiesa venne dedicata a Sant'Agostino.

1830 - 1872 (riedificazione intero bene)

La chiesa venne nuovamente riedificata tra il 1830 e il 1872: l'abside, il presbiterio e parte della navata vennero realizzati tra il 1830 e il 1840; il campanile risale al 1868; la parte restante della navata e la facciata furono completate tra il 1870 e il 1872.

1896/08/22  (consacrazione carattere generale)

La chiesa fu consacrata il 22 agosto 1896 dal vescovo Eugenio Carlo Valussi.

1909 - 1912 (restauro intero bene)

La chiesa fu restaurata nel 1909 e decorata da stucchi. Tra il 1911 e il 1912 Pietro Stefano Salvetti dipinse le volte.

1919/04/12  (erezione a parrocchia carattere generale)

L'erezione a parrocchia risale al 12 aprile 1919.
Descrizione

La chiesa parrocchiale di Sant'Agostino sorge in posizione elevata al centro del paese di Cellentino, con orientamento a est. Venne ricostruita tra il 1830 e il 1872. La facciata tipo tempio classico tetrastilo è scandita da quattro paraste tuscaniche sorreggenti un frontone triangolare. Al centro si apre un portale architravato, sovrastato da una finestra circolare. La navata è suddivisa in quattro campate con due cappelle laterali a livello della quarta campata ed è coperta da una volta a botte unghiata. Il presbiterio, rialzato su due gradino e voltato a vela, è concluso da un'abside poligonale.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio quadrato concluso da abside poligonale.
Facciata
Facciata tipo tempio classico tetrastilo scandita da quattro paraste tuscaniche, poggianti su un alto zoccolo e sorreggenti un frontone triangolare. Settore centrale aperto da un portale con architrave sorretta da modiglioni, sovrastato da una finestra circolare; oculo nel timpano. Finiture ad intonaco tinteggiato.
Prospetti
Sacrestia addossata alla fiancata sud. Finiture ad intonaco tinteggiato.
Campanile
Struttura a pianta quadrata, isolata e posta a nord; scarpa in pietra a vista; fusto in muratura in pietra intonacata con cantonali sfalsati e alternati; cella campanaria aperta da monofore; tamburo ottagonale con monofore ogivali; copertura a cipolla rivestita in lamiera metallica.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata. Strutture di orizzontamento: volta a botte unghiata sulla navata; volta a vela, simulante una cupola su pennacchi, sul presbiterio; catino absidale con unghia; volta a botte sulle cappelle laterali. Presenza di tiranti in ferro nella navata e a livello dell'arco santo.
Coperture
Tetto a doppia falda sulla navata; tetto a più falde su presbiterio e abside. Manto di copertura in scandole lignee.
Interni
Navata suddivisa in quattro campate da paraste composite, raccordate da cornicione marcapiano perimetrale: nella prima e nella seconda campata, tra le paraste, si situano nicchie speculari; la terza campata è caratterizzata dall'ingresso laterale e dal pulpito; nella quarta campata si aprono due cappelle speculari e poco profonde che ospitano gli altari laterali. Presbiterio preceduto da arco santo a tutto sesto, rialzato su due gradini con portale laterale sul lato destro. Sei finestre rettangolari illuminano la navata, due il presbiterio e due l'abside. Finiture a intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento della navata a mattonelle bicolori in cemento, a corsi diagonali e, in alcune zone laterali, a mattonelle di porfido. Pavimento del presbiterio a mattonelle in cemento, formanti motivi geometrici.
Elementi decorativi
Decorazione plastica dei capitelli delle paraste, del cornicione perimetrale e delle volte. Dipinti a tempera sulle volte.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1975-1985)
L'adeguamento liturgico non ha carattere di stabilità: al centro del presbiterio si colloca l'altare verso il popolo, in legno e a forma di tavolo; a sinistra, un leggio ligneo funge da ambone; a destra, una sedia con braccioli è utilizzata come sede. La custodia eucaristica si trova nel tabernacolo dell'altare maggiore storico. Le balaustre sono state rimosse e collocate nelle cappelle laterali.
fonte battesimale - intervento strutturale (1975-1985)
Il fonte battesimale storico in pietra, in origine collocato in prossimità dell'ingresso in una nicchia della parete sinistra, è stato trasferito sulla sinistra dell'arco santo.
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