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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Mestriago
Commezzadura
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Agata
Parrocchia di Sant'Agata
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (2012); presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975)
1244/05/11 - 1244/05/11(menzione carattere generale); 1450 - 1488(ampliamento intero bene); 1488 - 1488(decorazione presbiterio); 1495 - 1495(decorazione esterno); 1516 - 1518(decorazione presbiterio); 1530/07/08 - 1530/07/08(consacrazione carattere generale); 1595/02/16 - 1595(erezione a curazia carattere generale); 1613 - 1613(ampliamento intero bene); 1617 - 1617(ampliamento intero bene); 1740 - 1740(rifacimento copertura); 1751 - 1751(ricostruzione sacrestia); 1759 - 1759(sostituzione finestre); 1827 - 1827(ricostruzione sacrestia); 1844 - 1845(restauro campanile); 1862 - 1862(restauro intero bene); 1919/03/31 - 1919/03/31(erezione a parrocchia carattere generale); 1927 - 1933(scoprimento degli affreschi presbiterio); 1938 - 1938(tinteggiatura intero bene); 1968 - 1969(restauro intero bene); 1980 - 1981(restauro affreschi); 1982 - 1990(restauri intero bene); 1994 - 1994(restauro affreschi); 2003 - 2006(restauri intero bene); 2005 - 2006(sondaggio archeologico intero bene)
Chiesa di Sant'Agata
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Agata <Mestriago, Commezzadura>
Altre denominazioni S. Agata
Autore (ruolo)
Gramola, Antonio (ampliamento)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1244/05/11  (menzione carattere generale)

La chiesa di Sant'Agata è citata per la prima volta in un atto di compravendita di un terreno, l'11 maggio 1244.

1450 - 1488 (ampliamento intero bene)

Tra il 1450 e il 1488 la chiesa romanica fu ampliata in stile gotico, con l'aggiunta del nuovo presbiterio quadrato con volta a crociera, successivamente decorato da dipinti murali.

1488  (decorazione presbiterio)

Il presbiterio fu decorato da pitture murali entro il 1488 da Giovanni e Battista Baschenis: i dipinti coprirono il fondo dell'abside e lo spicchio principale della volta; l'opera fu forse interrotta improvvisamente.

1495  (decorazione esterno)

Nel 1495 la parete sud dell'abside fu decorata da un grande affresco.

1516 - 1518 (decorazione presbiterio)

Tra il 1516 e il 1518 Simone Baschenis completò la decorazione del presbiterio.

1530/07/08  (consacrazione carattere generale)

L'edificio fu consacrato l'8 luglio 1530 dal francescano Girolamo Vascherio, vescovo suffraganeo di Bernardo Cles.

1595/02/16 - 1595 (erezione a curazia carattere generale)

Nel 1595 (il 16 febbraio) la chiesa fu eretta a curazia della pieve di Ossana staccata da quella di Mezzana (già nel 1592 era stato concesso il fonte battesimale).

1613  (ampliamento intero bene)

Nel 1613 maestro Antonio Gramola di Deggiano fabbricò la navata laterale, la contigua cappella del Rosario e forse anche la sacrestia.

1617  (ampliamento intero bene)

Dopo la visita pastorale del 1617 furono probabilmente scialbati i dipinti e fu realizzata la cappella laterale sinistra.

1740  (rifacimento copertura)

Nel 1740 fu realizzato il soffitto piano in stucco, in sostituzione di quello in legno.

1751  (ricostruzione sacrestia)

Nel 1751 la sacrestia fu rifabbricata.

1759  (sostituzione finestre)

Nel 1759 furono sostituite le finestre del presbiterio.

1827  (ricostruzione sacrestia)

Nel 1827 fu nuovamente ordinato di erigere una nuova sacrestia.

1844 - 1845 (restauro campanile)

Nel 1844 la comunità fu autorizzata a far restaurare il campanile; i lavori vennero realizzati nel corso del 1845: in particolare fu realizzata una copertura a quattro spioventi.

1862  (restauro intero bene)

Nel 1862 l'impresa di Giuseppe Maccani di Tres eseguì alcuni lavori all'edificio: apertura di una nuova porta d'ingresso a ovest; rinnovamento del pavimento del presbiterio; imbiancatura delle pareti perimetrali.

1919/03/31  (erezione a parrocchia carattere generale)

La curazia divenne parrocchia il 31 marzo 1919.

1927 - 1933 (scoprimento degli affreschi presbiterio)

Nel 1927 fu inviato il restauratore Tullio Brizi per riportare alla luce i dipinti delle pareti del presbiterio. Il lavoro, interrotto per alcuni anni, fu ripreso nel 1933 da Massimo Tua (scoprimento) e Giuseppe Balata (restauro).

1938  (tinteggiatura intero bene)

Nel 1938 Angelico Valentinelli eseguì la tinteggiatura interna della chiesa.

1968 - 1969 (restauro intero bene)

Tra il 1968 e 1969 il parroco si impegnò ad adeguare la chiesa alle nuove norme della liturgia; inoltre rinnovò il sistema di illuminazione e fece tinteggiare le pareti.

1980 - 1981 (restauro affreschi)

Nel 1980 fu autorizzato il restauro degli affreschi, che venne eseguito nel 1981 da Maurizio Tagliapietre con la collaborazione di Martino Solito e Bruno Giacomelli.

1982 - 1990 (restauri intero bene)

Nel 1982 fu realizzata un'intercapedine per aerare le murature perimetrali e furono fatti lavori di sottomurazione; nel 1990 vennero realizzati lavori di consolidamento statico e furono ripristinati gli intonaci. Venne restaurato anche il campanile. Furono rinnovati i manti di copertura in tegole di legno sia della chiesa che del campanile.

1994  (restauro affreschi)

Nel 1994 Maria Chiara Stefanini e Maria Luisa Tomasi restaurarono gli affreschi dell'arco santo e della volta absidale.

2003 - 2006 (restauri intero bene)

Nel 2003 la chiesa è stata sottoposta ad un restauro conservativo (progetto dell'architetto Patrizia Mazzoleni; lavori eseguiti da Giuseppe Adone Rigotti); tra il 2005 e il 2006 i lavori hanno riguardato la parte architettonica. In questa occasione è stata messa in luce una pittura databile al XIII secolo, realizzata sopra l'originario ingresso, di cui sono riemersi gli stipiti e l'architrave.

2005 - 2006 (sondaggio archeologico intero bene)

Tra il 2005 e il 2006 sono stati svolti una serie di sondaggi entro il perimetro della chiesa, diretti da Patrizia Mazzonelli ed eseguiti da Giuseppe Adone Rigotti con Ermanno Tabarelli de Fatis (con il coordinamento di Nicoletta Pisu).
Descrizione

La chiesa dedicata a Sant'Agata ha orientamento a est. L'edificio di origini medievali fu ampliato nel corso del XV secolo e successivamente nel 1613. La facciata a due spioventi è asimmetrica per la presenza di una sola navata laterale. Sul lato meridionale si erge il campanile isolato con fusto in pietrame a vista, concluso da una ripida copertura piramidale. L'interno si presenta con un'ampia navata maggiore posta in corrispondenza del presbiterio, coperta da un soffitto piano ornato da stucchi, sulla quale si apre una cappella laterale a destra ed una navata laterale a sinistra. Il presbiterio quadrato è ornato da dipinti murali.
Preesistenze
Affresco con parti di un ingresso laterale sul lato meridionale.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, asimmetrica per la presenza di una sola navata laterale, a sinistra, di dimensioni inferiori a quella posta in corrispondenza del presbiterio; due cappelle simmetriche (poligonale a sinistra e rettangolare a destra); presbiterio rettangolare.
Facciata
Facciata a due spioventi asimmetrica: portale architravato a destra con lunetta sommitale e apertura circolare a sinistra.
Prospetti
Dalla fiancata settentrionale emerge il volume della cappella laterale così come dalla fiancata meridionale.
Campanile
Struttura su base quadrangolare eminente, rastremata verso l'alto; fusto in muratura e paramento a raso sasso; doppia cella campanaria aperta da finestre centinate; copertura piramidale rivestita da scandole.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura di pietrame intonacata all'esterno e all'interno; strutture di orizzontamento: soffitto piano nella navata maggiore; volte a crociera nella navata laterale, nella cappella laterale destra e nel presbiterio; volta a ombrello nella cappella laterale sinistra.
Coperture
Tetto a due spioventi, rivestito da scandole in larice.
Interni
Navata maggiore illuminata da una finestra centinata: sulla parete destra arcata a tutto sesto che precede la cappella laterale a pianta rettangolare con due finestre che si fronteggiano; sulla parete sinistra due ampie arcate a sesto ribassato introducono all'unica navata laterale; da essa, attraverso un'arcata trasversale, si giunge alla cappella laterale sinistra a pianta poligonale. L'arco santo ogivale raccorda la navata maggiore al presbiterio sopraelevato su di un gradino: su di esso si aprono una finestra sul lato meridionale e due sulla parete di fondo: un portale architravato immette nella sacrestia.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento a quadrotte bicolori (bianche e rosse) poste a corsi obliqui.
Elementi decorativi
Dipinti ad affresco all'esterno sulla fiancata meridionale, sull'arco santo, l'intradosso e il presbiterio. Decorazione plastica in stucco sul soffitto della navata maggiore.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (2012)
L'adeguamento liturgico è stato attuato nel 2012 su progetto dell'architetto Patrizia Mazzoleni, eseguito dallo scultore Paul Moroder. I poli liturgici sono monoblocchi di pietra verdello di Trento con inserti di bronzo. Al centro del presbiterio storico è posta la mensa al popolo ad ara; a sinistra, nei pressi dell'arco santo, si trova l'ambone affiancato dal portacero.
presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975)
Una sedia lignea, affiancata da due sgabelli, è utilizzata come sede.
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