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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
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Dambel
Trento
cappella
sussidiaria
S. Antonio ab.
Parrocchia di Santa Maria Assunta
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni
nessuno
1558/07/26 - 1561/10/05(costruzione intero bene); 1579 - 1579(consacrazione altare); 1616 - 1616(lavori interno); 1865 - 1869(lavori interno); 1984 - 1984(restauro intero bene); 1996 - 1996(restauro intero bene); 2012 - 2012(restauro copertura)
Cappella di Sant'Antonio Abate
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella di Sant'Antonio Abate <Dambel>
Altre denominazioni S. Antonio ab.
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1558/07/26 - 1561/10/05 (costruzione intero bene)

All'anno 1554, in occasione di un'epidemia di peste, risale un voto espresso dalla popolazione di Dambel, intenzionata a erigere una chiesa sul luogo ove sorgeva un capitello. Il permesso viene però accordato soltanto nel 1558, alla sola condizione che la chiesa fosse dotata di almeno duecento fiorini, necessari alle spese di mantenimento del bene; tale condizione sarà soddisfata dalla donazione di due fondi ad opera dei fratelli Giorgio e Tomeo Rolandini. I lavori necessari al completamento dell'edificio si protraggono per tre anni.

1579  (consacrazione altare)

L'altare della chiesa viene consacrato in occasione della visita pastorale di questo anno.

1616  (lavori interno)

I visitatori vescovili ordinarono in questo anno di tinteggiare le pareti interne.

1865 - 1869 (lavori interno)

Gli emissari vescovili che visitarono la chiesa in questo anno suggerirono di elevare la pavimentazione interna e rivestirla di lastre lapidee; l'intervento venne realizzato probabilmente poco più tardi.

1984  (restauro intero bene)

Costa (1986) riferisce di un restauro effettuato in questo anno, di cui non è però nota l'entità.

1996  (restauro intero bene)

In questo anno viene effettuato un completo restauro conservativo dell'edificio, su progetto dell'architetto Fabio Bartolini.

2012  (restauro copertura)

In questo anno viene sostituito il manto di copertura della chiesa, a causa dei danni subiti dall'urto con un autotreno.
Descrizione

La cappella di Sant'Antonio Abate a Dambel è ricordata dalle fonti a partire dal 1558, anno in cui viene concessa l'edificazione del tempio al fine di sciogliere un voto contratto durante l'epidemia di peste del 1554. L'edificio è concluso nel 1561, e non subisce trasformazioni decisive; l'unico intervento degno di nota è l'elevazione della pavimentazione a metà XIX secolo. Il prospetto anteriore, a fronte quadrangolare, è caratterizzato da un portale d'ingresso affiancato da una finestra rettangolare e inferriata per lato; i tre elementi sono dotati di una cornice lapidea modanata e condividono l'architrave lapideo, sul quale poggiano le travi lignee di sostegno dell'ampia falda di copertura prospiciente la facciata. Una fascia metallica di contenimento percorre il prospetto nella parte sommitale. Le fiancate, così come le altre pareti, sono attraversate dalla stessa fascia metallica di contenimento visibile in facciata. Il fianco sinistro presenta un esteso barbacane a rinforzo della struttura; le pareti oblique sono aperte da una finestra lobata, inferriata e strombata. Il prospetto posteriore presenta un oculo dotato di cornice lapidea. Il campanile, a torretta, emerge dalla linea di colmo presso la facciata. Il fusto ligneo a sezione quadrangolare è aperto da una monofora a tutto sesto su tutti i lati ed è concluso da una cuspide piramidale coperta da scandole lignee, coronata da una croce apicale con basamento. L'interno presenta un'aula non disgiunta dal presbiterio, illuminata da due finestre lobate e da un oculo, caratterizzata da una nicchia, presso la parete laterale destra, determinata probabilmente da un intervento edilizio operato presso un ingresso preesistente. Lungo le pareti sono distribuiti alcuni peducci lapidei, a sostegno delle nervature lapidee della volta reticolare che copre l'ambiente.
Pianta
L'edificio presenta una pianta esagonale irregolare.
Facciata
Il prospetto, a fronte quadrangolare, è caratterizzato da un portale d'ingresso affiancato da due finestre rettangolari e inferriate per lato; i tre elementi sono dotati di una cornice lapidea modanata e condividono l'architrave lapideo, sul quale poggiano le travi lignee di sostegno dell'ampia falda di copertura prospiciente la facciata. Una fascia metallica di contenimento percorre il prospetto nella parte sommitale; le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Prospetti
Le fiancate, così come le altre pareti, sono attraversate dalla stessa fascia metallica di contenimento visibile in facciata. Il fianco sinistro presenta un esteso barbacane a rinforzo della struttura; le pareti oblique sono aperte da una finestra lobata, inferriata e strombata. Il prospetto posteriore presenta un oculo dotato di cornice lapidea. Le finiture sono ad intonaco ed elementi lapidei a vista.
Campanile
Il campanile, a torretta, emerge dalla linea di colmo presso la facciata. Il fusto ligneo a sezione quadrangolare è aperto da una monofora a tutto sesto su tutti i lati ed è concluso da una cuspide piramidale coperta da scandole lignee, coronata da una croce apicale con basamento.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata; strutture di orizzontamento: volta reticolare in muratura con nervature lapidee.
Coperture
Copertura a sei falde convergenti sull’intero edificio; struttura portante in legno, manto di copertura in scandole lignee.
Interni
L'interno presenta un'aula non disgiunta dal presbiterio, illuminata da due finestre lobate e da un oculo, caratterizzata da una nicchia, presso la parete laterale destra, determinata probabilmente da un intervento edilizio operato presso un ingresso preesistente. Lungo le pareti sono distribuiti alcuni peducci lapidei, a sostegno delle nervature lapidee della volta reticolare che copre l'ambiente. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato ed elementi lapidei a vista.
Pavimenti e pavimentazioni
L'interno presenta una pavimentazione a lastre lapidee quadrangolari disposte a corsi orizzontali.
Adeguamento liturgico

nessuno
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