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Dambel
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Maria Assunta
Parrocchia di Santa Maria Assunta
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1968)
1150 - 1242(costruzione intero bene); 1242 - 1242(menzione carattere generale); 1337 - 1337(menzione intero bene); 1433 - 1520(ampliamento intero bene); 1537 - 1570(ampliamento intero bene); 1616 - 1616(menzione interno); 1766 - 1775(costruzione campanile); 1790/01/01 - 1790/01/01(erezione a primissaria carattere generale); 1791 - 1791(restauro intero bene); 1825 - 1825(erezione a cappellania esposta carattere generale); 1831 - 1838(restauro copertura); 1857 - 1857(progetto di ampliamento carattere generale); 1908 - 1908(restauro campanile); 1912 - 1912(restauro intero bene); 1957 - 1957(restauro intero bene); 1967 - 1983(restauro copertura); 1976 - 1976(lavori intorno); 2001 - 2005(restauro intero bene); 2013 - 2014(restauro intorno)
Chiesa di Santa Maria Assunta
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria Assunta <Dambel>
Altre denominazioni ASSUNZIONE
S. Maria Assunta
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
maestranze lombarde (ricostruzione)
Notizie Storiche

1150 - 1242 (costruzione intero bene)

Sulla base dei dati storici desunti dalla bibliografia, si ipotizza che il nucleo primitivo dell'edificio di culto sia stato eretto tra la seconda metà del XII secolo e la prima metà del XIII.

1242  (menzione carattere generale)

La pieve di Dambel viene citata per la prima volta da un documento riportato da Leonardi (1998) risalente al 1242, con il titolo di "plebs Sanctae Mariae de Ambulo"; all'epoca la pieve era retta da Isenardo; Curzel (1999) precisa inoltre che la pieve era la più piccola e la meno facoltosa tra quelle della Val di Non.

1337  (menzione intero bene)

Weber (1937) riporta che in questo anno, durante le lotte tra le famiglie nobiliari della valle, i seguaci delle famiglie dei Sant'Ippolito e dei Thun profanarono la chiesa asportandone croci e calici.

1433 - 1520 (ampliamento intero bene)

In questo esteso arco temporale la chiesa subisce alcuni interventi edilizi che si concretano nell'erezione del presbiterio; il termine post quem è dato dalla presenza dell'arma nobiliare, entro una serraglia della volta, della famiglia Rolandini; l'arma era stata infatti ottenuta intorno al 1433. All'ultimo quarto del XV secolo, inoltre, è stata collocata la realizzazione dell'impianto decorativo ad affresco visibile presso il fianco destro.

1537 - 1570 (ampliamento intero bene)

In questo periodo vengono effettuate alcune importanti opere edilizie; all'anno 1537, infatti, risale l'erezione del campanile. Gli anni seguenti sono improntati all'ampliamento della navata in direzione sud ovest, determinando quindi la realizzazione di una nuova facciata, con il contributo di maestranze lombarde, come dimostra un confronto con il portale della chiesa parrocchiale di Cles.

1616  (menzione interno)

Alla visita pastorale di questo anno risale l'ordine di spostare il fonte battesimale.

1766 - 1775 (costruzione campanile)

In questo periodo la torre campanaria viene eretta, e si procede all'installazione dell'orologio. L'anno di conclusione dei lavori è riportato in un'iscrizione su uno dei prospetti della torre.

1790/01/01  (erezione a primissaria carattere generale)

Tramite un intervento dell'ordinariato vescovile, sollecitato dai rappresentanti comunali di Dambel, viene istituita una primissaria perpetua, ai fini di provvedere alla Messa Prima e all'istruzione dei giovani del paese.

1791  (restauro intero bene)

All'anno 1791 risale un restauro dell'edificio, del quale Leonardi (1998), però, non fornisce ulteriori informazioni.

1825  (erezione a cappellania esposta carattere generale)

In questo anno la chiesa viene elevata al titolo di cappellania esposta.

1831 - 1838 (restauro copertura)

In questi anni sono registrati due distinti interventi di ripristino della copertura; il secondo fu determinato dal crollo di parte della struttura.

1857  (progetto di ampliamento carattere generale)

A questo anno risale un progetto di ampliamento dell'edificio, su disegno del geometra Giovanni Brugnara da Cles, che non verrà però realizzato.

1908  (restauro campanile)

In seguito ai danni subiti a causa di un fulmine, la cuspide del campanile viene ricostruita.

1912  (restauro intero bene)

Sotto la reggenza della parrocchia da parte di don Giovanni Battista Battocletti, viene effettuato un importante restauro, che vede il rinnovo degli intonaci, delle pavimentazioni, alcuni interventi edilizi presso il presbiterio e la realizzazione di un impianto decorativo di autore ignoto e oggi non più visibile.

1957  (restauro intero bene)

Promosso da don Pio Pedrotti, parroco di Dambel, viene effettuato un restauro conservativo della chiesa, che interessa il rinnovo degli intonaci della chiesa e del campanile, la posa di un impianto elettrico, la sostituzione delle vetrate e alcune opere di contrasto all'umidità di risalita.

1967 - 1983 (restauro copertura)

Al tempo della reggenza della parrocchia da parte di don Decimo Franceschini risale la sostituzione del manto di copertura, rinnovato con un rivestimento in scandole lignee.

1976  (lavori intorno)

A questo anno risalgono i lavori di realizzazione del nuovo cimitero, adiacente alla chiesa. Gli atti delle visite pastorali citarono spesso il precedente cimitero, lamentandone a più riprese le condizioni di degrado.

2001 - 2005 (restauro intero bene)

Su progetto dell'architetto Alberto Dalpiaz viene effettuato un restauro conservativo della chiesa e del campanile. Vengono effettuati il ripristino degli intonaci interni ed esterni, la pulizia degli apparati lapidei, la sostituzione degli elementi degradati del campanile, il restauro degli affreschi esterni e alcuni interventi edilizi presso la fiancata sinistra; segue un'opera di drenaggio perimetrale dell'edificio.

2013 - 2014 (restauro intorno)

In questi due anni vengono effettuati dei lavori di ripristino dell'area cimiteriale adiacente alla chiesa.
Descrizione

Situata in località Doss dei Sadorni, la chiesa parrocchiale di Dambel è stata a lungo chiesa di riferimento dell’omonima pieve, a partire dal 1242, anno a cui ne risale la prima menzione. La tradizione vuole che la chiesa sia sorta sui resti di un tempio pagano dedicato a Saturno (da cui il toponimo Doss dei Sadorni); i dati storici non riportano certezze in merito. Ciò che è noto è che il nucleo originario viene ampliato nel corso del XV secolo con le strutture del presbiterio e con la realizzazione di un impianto decorativo di ambito altoatesino, oggi osservabile presso la parete esterna destra. Altri importanti interventi sono riferiti al secolo successivo, quando la navata viene ampliata a sud ovest, acquisendo le forme odierne, determinando la realizzazione di una nuova facciata. La facciata, a spioventi, risulta asimmetrica a causa del prolungamento della porzione destra. Al centro è collocato il portale lapideo d'ingresso, caratterizzato da due piedritti specchiati elevati su alti plinti, con capitelli, sui quali si imposta un arco a tutto sesto; questi si prolungano idealmente oltre l'arco a reggere due ordini di cornicioni. Il portale, coperto da una falda lignea, è sovrastato da un oculo e da una monofora. Appena al di sotto dell'incontro delle falde di copertura è presente un mascherone. La fiancata destra presenta, a livello della facciata, il volume di un corpo aggiunto a pianta rettangolare coperto dal prolungamento della falda di copertura destra; a seguire, una monofora a tutto sesto ed una finestra lunettata intervallate dal portale lapideo dell'ingresso laterale. Tra la navata ed il presbiterio, il volume emergente della sacrestia. La pareti del presbiterio sono aperte su entrambi i fianchi da una finestra binata a sesto acuto. La fiancata sinistra è movimentata da un contrafforte presso la navata e da una stretta monofora a tutto sesto. Il campanile, discosto dalla chiesa e situato a nord est di questa, presenta un fusto quadrangolare dotato di scarpa e caratterizzato da un accesso con portale lapideo sul prospetto sud orientale. Sullo stesso prospetto insistono la meridiana dipinta ed il quadrante dell'orologio. La cella campanaria, delimitata da cornici, è aperta sui quattro lati da una monofora a tutto sesto; al di sopra, i doccioni angolari intervallano quattro frontoni ribassati recanti una seconda monofora, sui quali si innesta la ripide cuspide a piramide ottagonale, coronata da sfera e croce apicale. L'interno presenta una navata unica, scandita in due campate da una coppia di pilastri semi addossati a sostegno di un'arcata trasversale a sesto acuto; entrambe le campate sono coperte da una volta a crociera, tuttavia la seconda campata presenta singolari unghie nelle vele longitudinali rispetto alla navata; quella verso il presbiterio è originata dall'arco santo ogivale in conci lapidei, sorretto da piedritti a sezione poligonale; questo introduce all'ambiente, elevato da cinque gradini, del presbiterio, dotato di portale lapideo di accesso alla sacrestia sul lato destro. L'ambiente è coperto da una volta reticolare, le cui nervature lapidee poggiano su alcuni peducci distribuiti lungo le pareti. La parete esterna del fianco destro reca un impianto decorativo ad affresco, avente carattere figurativo; altri lacerti sono presenti presso il contrafforte della fiancata sinistra, relativi alla fabbrica quattrocentesca. Un mascherone lapideo con tracce di cromia è situato in facciata.
Pianta
La navata è a pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; il presbiterio è a pianta rettangolare, concluso da abside poligonale.
Facciata
La facciata, a spioventi, risulta asimmetrica a causa del prolungamento della porzione destra, che costituisce il prospetto sud occidentale del corpo aggiunto presso la fiancata sud orientale. Al centro è collocato il portale lapideo d'ingresso, caratterizzato da due piedritti specchiati elevati su alti plinti, con capitelli a volute angolari e palmette, sui quali si imposta un arco a tutto sesto; questi si prolungano idealmente oltre l'arco a reggere due ordini di cornicioni modanati, intervallati da un fregio iscritto. Il portale, coperto da una falda lignea, è sovrastato da un oculo strombato e da una monofora a sesto ribassato. Appena al di sotto dell'incontro delle falde di copertura è presente un mascherone lapideo con tracce di cromia. Le finiture sono ad intonaco rustico raso sasso.
Prospetti
La fiancata destra presenta, a livello della facciata, il volume di un corpo aggiunto a pianta rettangolare, dotato di feritoia e di accesso indipendente, coperto dal prolungamento della falda di copertura destra; a seguire, una stretta monofora a tutto sesto, strombata, ed una finestra lunettata e inferriata si aprono sulla navata, intervallate dal portale lapideo architravato dell'ingresso laterale. Tra la navata ed il presbiterio si impone il volume emergente della sacrestia a pianta quadrangolare, dotata di accesso indipendente e finestra quadrata inferriata. La pareti del presbiterio sono aperte su entrambi i fianchi da una finestra binata a sesto acuto, inferriata. Il prospetto posteriore rivela il profilo poligonale dell'abside. La fiancata sinistra è movimentata da un contrafforte a sezione quadrangolare presso la navata e da una stretta monofora a tutto sesto. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato ed elementi lapidei a vista presso la fiancata destra, a intonaco rustico raso sasso presso la fiancata sinistra.
Campanile
Il campanile, discosto dalla chiesa e situato a nord est di questa, presenta un fusto quadrangolare dotato di scarpa delimitata da una cornice e caratterizzato da un accesso con portale lapideo architravato elevato da gradini sul prospetto sud orientale. Sullo stesso prospetto insistono la meridiana dipinta ed il quadrante dell'orologio. La cella campanaria, delimitata da cornici, è aperta sui quattro lati da una monofora a tutto sesto dotata di un parapetto e di uno scurone; al di sopra, i doccioni angolari intervallano quattro frontoni ribassati recanti una seconda monofora, sui quali si innesta la ripide cuspide a piramide ottagonale, rivestita di scandole lignee e coronata da sfera e croce apicale. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato, presso la cella campanaria ad imitazione di conci lapidei.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata; strutture di orizzontamento: volte a crociera in muratura presso la navata, volta reticolare in muratura con nervature lapidee presso il presbiterio e l'abside.
Coperture
Copertura a due falde sopra la navata, a più falde convergenti sopra il presbiterio e l'abside. Struttura portante in legno, manto di copertura in scandole lignee.
Interni
L'interno presenta una navata unica, scandita in due campate da una coppia di pilastri a sezione quadrangolare, semi addossati alle pareti laterali, a sostegno di un'arcata trasversale a sesto acuto; entrambe le campate sono coperte da una volta a crociera, tuttavia la seconda campata presenta singolari unghie nelle vele longitudinali rispetto alla navata. Di queste, quella verso il presbiterio è originata dall'arco santo ogivale in conci lapidei, sorretto da piedritti a sezione poligonale dotati di cornice d'imposta; questo introduce all'ambiente, elevato da cinque gradini, del presbiterio, dotato di portale lapideo architravato di accesso alla sacrestia sul lato destro e caratterizzato da una nicchia a sesto ribassato sulla parete sinistra. L'ambiente è coperto da una volta reticolare, le cui nervature lapidee poggiano su alcuni peducci distribuiti lungo le pareti. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato ed elementi lapidei a vista.
Pavimenti e pavimentazioni
La navata presenta una pavimentazione a lastre squadrate in pietra calcarea disposte a corsi orizzontali; il presbiterio è pavimentato a quadrotte in pietra calcarea, bianche e rosse, disposte a corsi diagonali.
Elementi decorativi
La parete esterna del fianco destro reca un impianto decorativo ad affresco, avente carattere figurativo; altri lacerti sono presenti presso il contrafforte della fiancata sinistra, relativi alla fabbrica quattrocentesca. Un mascherone lapideo con tracce di cromia è situato in facciata.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1968)
L'adeguamento liturgico è stato attuato mediante l'aggiunta di arredi lignei non aventi carattere di stabilità; nel centro del presbiterio è collocato l'altare verso il popolo, a tavolo con piedritti modanati e mensa rettangolare. Presso il piedritto sinistro dell'arco santo, entro il presbiterio, è situato l'ambone, caratterizzato da una struttura a tre fronti ornati e modanati sormonata da un lettorile. Dietro l'altare verso il popolo è collocata una sedia lignea con braccioli, avente la funzione di sede del celebrante. Il presbiterio non reca tracce delle balaustre, ma preserva il prorpio altare maggiore storico, il cui tabernacolo è impiaegato come custodia eucaristica.
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