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adeguamento liturgico
Amblar
Amblar-Don
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Vigilio
Parrocchia di San Vigilio
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1971)
XIV - XIV(costruzione intero bene); 1412 - 1412(menzione carattere generale); 1579 - 1579(lavori interno); 1710 - 1742(restauro intero bene); 1785/03/10 - 1785/03/10(erezione a cappellania esposta carattere generale); 1793 - 1793(erezione a espositura carattere generale); 1825 - 1825(degrado intero bene); 1834 - 1834(restauro intero bene); 1845 - 1865/08/11(ricostruzione intero bene); 1873 - 1877/01/04(costruzione campanile); 1960/12/31 - 1960/12/31(erezione a parrocchia carattere generale); 1967 - 1967(restauro intero bene); 1981 - 1981(restauro intero bene); 1990 - 1990(restauro campanile); 2002 - 2004(restauro intero bene); 2009 - 2009(restauro copertura)
Chiesa di San Vigilio
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Vigilio <Amblar, Amblar-Don>
Altre denominazioni S. VIGILIO vescovo e martire
S. Vigilio
Autore (ruolo)
Fellin, Giovanni Lodovico (progetto ricostruzione)
Sandri, Giuseppe (progetto ricostruzione campanile)
Brugnara, Giovanni (variante progetto ricostruzione campanile)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
architettura neoclassica (costruzione)
Notizie Storiche

XIV  (costruzione intero bene)

Sulla base dei dati desunti dalla bibliografia, si colloca presumibilmente nel XIV secolo l'erezione del luogo di culto.

1412  (menzione carattere generale)

La prima menzione che attesta l'esistenza dell'edificio risale agli atti visitali di questo anno.

1579  (lavori interno)

In seguito a disposizioni emanate dai visitatori vescovili, viene aperta una finestra in facciata, a lato dell'ingresso.

1710 - 1742 (restauro intero bene)

I visitatori vescovili, nel 1710, deplorarono lo stato in cui versava la chiesa lamentando le condizioni di degrado della copertura e delle pareti interne ed esterne. Si suppone che a tale stato venne posto rimedio entro il 1742; gli atti visitali di questo anno infatti riportano che la chiesa versava in buone condizioni.

1785/03/10  (erezione a cappellania esposta carattere generale)

In questo anno la chiesa viene affidata alle cure di un cappellano esposto stabile che prestava servizio anche a Don.

1793  (erezione a espositura carattere generale)

La chiesa viene elevata al grado di espositura in questo anno, separandola così dalla gestione ecclesiastica congiunta con Don; viene accordato il patronato ad un esponente della famiglia Sandrin.

1825  (degrado intero bene)

L'edificio versava in pessime condizioni per via dell'umidità del luogo in cui era posta e per i frequenti allagamenti in caso di rovesci.

1834  (restauro intero bene)

In questo anno tramite un restauro sommario si tenta di riparare alle condizioni di degrado della chiesa testimoniate pochi anni prima.

1845 - 1865/08/11 (ricostruzione intero bene)

A causa delle condizioni di degrado testimoniate già venti anni prima, viene deciso di riedificare l'edificio, su progetto del perito Giovanni Lodovico Fellin di Revò. La chiesa viene dunque abbattuta insieme al proprio campanile, sostituito con una torre campanaria provvisoria in legno. A inizio dicembre 1847 la fabbrica era conclusa e benedetta, anche se i lavori di sistemazione degli interni e dell'area circostante durarono fino al 1851. L'edificio viene consacrato il dì 11 di agosto del 1865.

1873 - 1877/01/04 (costruzione campanile)

Un'iscrizione recante il millesimo "1870" testimonierebbe l'anno di principio dei lavori di edificazione del campanile (cominciati però soltanto tre anni più tardi), progettato dall'ingegnere Giuseppe Sandri di Trento e sotto la cura dell'imprenditore Arcangelo Visintin di Amblar. Nel 1875 i lavori, sospesi due anni prima, vengono ripresi con il concorso del geometra Giovanni Brugnara di Cles, che apporta alcune modifiche al progetto originario. Il campanile viene concluso nel 1877.

1960/12/31  (erezione a parrocchia carattere generale)

In questo anno la chiesa viene elevata al titolo di parrocchiale.

1967  (restauro intero bene)

Viene effettuato un restauro conservativo a cui si accompagna un'opera di tinteggiatura, che coinvolge anche la realizzazione di un impianto decorativo pittorico presso le pareti interne, testimoniato da Weber (1937) e oggi non più visibile.

1981  (restauro intero bene)

In questo anno viene effettuato un restauro conservativo della struttura, parzialmente finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento.

1990  (restauro campanile)

In seguito ai danni causati da una scarica atmosferica, viene restaurato il campanile.

2002 - 2004 (restauro intero bene)

Viene effettuato, su progetto dell'architetto Chiara Zanolini e dell'ingegnere Roberto Pellegrini, un restauro conservativo che interessa l'edificio nel suo complesso. Si procede ad un'azione di contrasto all'umidità di risalita mediante lavori presso l'intercapedine, si provvede a rinnovare la copertura ed il relativo manto; segue una revisione totale degli impianti, la pulizia degli apparati lapidei, il rinnovo degli intonaci esterni, dei cornicioni, della pavimentazione interna. Viene inoltre effettuata un'opera di tinteggiatura interna ed esterna.

2009  (restauro copertura)

A causa dei danni ingenti subiti dopo alcune nevicate, si rende necessario un restauro della copertura che viene effettuato in questo anno.
Descrizione

La chiesa di San Vigilio di Amblar è ricordata per la prima volta da documenti risalenti al 1412; per via del luogo poco salubre in cui viene edificata e per la mancanza di mezzi economici, la chiesa viene ripetutamente restaurata senza tuttavia conservarsi adeguatamente; nella prima metà del XIX secolo versa in condizioni disastrose e si decide di abbttarla e di edificare la chiesa odierna, conclusa insieme al campanile nella seconda metà dello stesso secolo. La facciata timpanata è rinserrata da due pilastri murali a sostegno della trabeazione su cui poggia il frontone; il prospetto presenta un ingresso elevato da due gradini dotato di portale lapideo con architrave, fregio liscio e cornice sorretta da due mensole. Al di sopra del portale è presente un oculo strombato, dotato di cornice. Nel timpano campeggia il monogramma di Cristo. La fiancata sinistra, delimitata a sud dal profilo del pilastro murale visibile in facciata, rivela il lieve aggetto del corpo della navata rispetto a quello del presbiterio; è aperta da una finestra lunettata a livello della navata e da una seconda lunetta, più piccola, all'altezza del presbiterio. La fiancata destra reca le medesime aperture ed è caratterizzata dalla presenza dei corpi aggiunti del locale caldaia e della sacrestia, dotata di accesso indipendente e finestra rettangolare, culminanti a livello dell'abside. Il prospetto settentrionale rivela il profilo semi circolare dell'abside. Il campanile, discosto dalla chiesa e situato presso il fianco destro di questa, presenta un fusto quadrangolare, dotato di scarpa svasata in conci lapidei, a livello della quale è presente un accesso a tutto sesto sul prospetto meridionale. Le lesene angolari, raccordate ad una cornice, delimitano i prospetti del fusto, aperto da tre feritoie sul lato sud. La cella campanaria sovrasta i quadranti sui prospetti settentrionale e meridionale, è delimitata da due cornici, presenta lesene angolari modanate ed è aperta sui quattro lati da una monofora a tutto sesto dotata di cornice. Sulla piattaforma sommitale si innesta un basso corpo ottagonale, aperto a lati alterni da un oculo; da questo volume si diparte la cuspide a bulbo ottagonale, coperta da lamiera metallica, coronata da sfera e croce apicale. L'interno presenta una navata unica, scandita in tre campate da arcate a tutto sesto trasversali rispetto ad essa e coperta da una volta a botte unghiata che si diparte da una cornice di imposta corrente lungo le pareti dell'edificio. Le pareti laterali della seconda campata sono leggermente arretrate e ospitano due finestre lunettate ed un ingresso laterale. La prima e la terza campata presentano nicchie a tutto sesto lungo le pareti laterali. L'arco santo a tutto sesto immette nell'ambiente, elevato da un gradino, del presbiterio, dotato di accesso alla sacrestia presso la parete laterale destra, voltato da una seconda volta a botte unghiata e seguito dal volume dell'abside, che presenta una volta a catino. Il fronte dell'arco santo reca un impianto decorativo pittorico avente carattere figurativo.
Pianta
Navata a pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, presbiterio a pianta rettangolare concluso da abside semi circolare.
Facciata
La facciata timpanata è rinserrata da due paraste a sostegno della trabeazione su cui poggia il frontone; il prospetto presenta un ingresso elevato da due gradini dotato di portale lapideo con architrave, fregio liscio e cornice sorretta da due mensole. Al di sopra del portale è presente un oculo strombato, dotato di cornice. Nel timpano campeggia il monogramma di Cristo. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Prospetti
La fiancata sinistra, delimitata a sud dal profilo del pilastro murale visibile in facciata, rivela il lieve aggetto del corpo della navata rispetto a quello del presbiterio; è aperta da una finestra lunettata a livello della navata e da una seconda lunetta, più piccola, all'altezza del presbiterio. La fiancata destra reca le medesime aperture ed è caratterizzata dalla presenza dei corpi aggiunti del locale caldaia e della sacrestia, dotata di accesso indipendente e finestra rettangolare inferriata, culminanti a livello dell'abside. Il prospetto settentrionale rivela il profilo semi circolare dell'abside. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Campanile
Il campanile, discosto dalla chiesa e situato presso il fianco destro di questa, presenta un fusto quadrangolare, dotato di scarpa svasata in conci lapidei, a livello della quale è presente un accesso dotato di portale lapideo a tutto sesto sul prospetto meridionale. Le lesene angolari, raccordate ad una cornice, delimitano i prospetti del fusto, aperto da tre feritoie sul lato sud. La cella campanaria sovrasta i quadranti sui prospetti settentrionale e meridionale, è delimitata da due cornici, presenta lesene angolari modanate ed è aperta sui quattro lati da una monofora a tutto sesto dotata di cornice. Sulla piattaforma sommitale si innesta un basso corpo ottagonale, aperto a lati alterni da un oculo; da questo volume si diparte la cuspide a bulbo ottagonale, coperta da lamiera metallica, coronata da sfera e croce apicale. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato ed elementi lapidei a vista.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata; strutture di orizzontamento: volta a botte unghiata in tufo sopra la navata ed il presbiterio, catino absidale in tufo.
Coperture
Copertura a due falde sopra la navata, ad arco sopra il presbiterio e l'abside. Struttura portante in legno, manto di copertura in coppi.
Interni
L'interno presenta una navata unica, scandita in tre campate da arcate a tutto sesto trasversali rispetto ad essa e coperta da una volta a botte unghiata che si diparte da una cornice di imposta corrente lungo le pareti dell'edificio. Le pareti laterali della seconda campata sono leggermente arretrate e ospitano due finestre lunettate ed un ingresso laterale. La prima e la terza campata presentano nicchie a tutto sesto lungo le pareti laterali. L'arco santo a tutto sesto immette nell'ambiente, elevato da un gradino, del presbiterio, dotato di accesso alla sacrestia presso la parete laterale destra, voltato da una seconda volta a botte unghiata e seguito dal volume dell'abside, che presenta una volta a catino.
Pavimenti e pavimentazioni
La navata presenta una pavimentazione a fasce bianche e nere alternate di graniglia a mosaico disposte a spina di pesce nella corsia centrale; il resto della navata presenta una pavimentazione in graniglia. Il presbiterio è pavimentato a quadrotte bianche e nere in graniglia a mosaico disposte a corsi orizzontali a scacchiera e presenta un lastra centrale in pietra calcarea rossa.
Elementi decorativi
Il fronte dell'arco santo reca un impianto decorativo pittorico avente carattere figurativo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1971)
L'adeguamento liturgico è stato attuato mediante un intervento strutturale progettato dall'architetto Enrico Sironi. Al centro del presbiterio è stato collocato l'altare verso il popolo, lapideo, a mensa rettangolare sostenuta da un basamento quadrangolare. Presso il piedritto destro dell'arco santo, all'interno del presbiterio, è collocato un manufatto lapideo composto da un fronte modanato al sommo sovrastato da un lettorile, avente la funzione di ambone. Dietro l'altare è presente una sedia lignea, utilizzata come sede del celebrante. L'altare maggiore storico è stato smembrato e al suo posto è stato collocato l'organo; il tabernacolo dell'altare maggiore è stato reimpiegato come custodia eucaristica, collocato presso la parete destra del presbiterio all'altezza dell'arco santo. Il presbiterio non presenta le balaustre.
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