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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Mollaro
Predaia
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Marco
Parrocchia di San Marco
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1990-2010 circa)
XVI - 1537/06/23(preesistenze intorno); 1633 - 1633(decorazione interno); 1636 - 1636(costruzione sacrestia); 1708 - 1723(costruzione campanile); 1772 - 1772(ristrutturazione intero bene); 1774 - XVIII(scialbo affreschi interno); 1787/11/16 - 1787/11/16(erezione a primissaria carattere generale); 1850 - 1852/09/30(ricostruzione intero bene); 1865/08/22 - 1865/08/22(consacrazione carattere generale); 1867/07/25 - 1867/07/25(erezione a curazia esposta carattere generale); 1875 - 1875(fusione campane); 1902 - 1914(ristrutturazione campanile); 1918 - 1929(fusione campane); 1944/04/05 - 1944/04/05(erezione a parrocchia carattere generale); 1946 - 1946(decorazione facciata); 1966 - 1968(ristrutturazione interno); 1978 - 1978(ristrutturazione campanile); 1987 - 1990(lavori interno); 2008 - 2008(tinteggiatura intero bene)
Chiesa di San Marco
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Marco <Mollaro, Predaia>
Altre denominazioni S. MARCO evangelista
S. Marco
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
architettura neoclassica (costruzione)
Notizie Storiche

XVI - 1537/06/23 (preesistenze intorno)

L'antica cappella di San Marco a Mollaro esisteva anteriormente al 23 giugno 1537, quando venne visitata dai delegati di Bernardo Cles; aveva un solo altare e si trovava in buono stato. Nel 1579 gli altari erano invece tre, il maggiore dedicato al titolare, i minori a Santa Lucia e a Santo Stefano.

1633  (decorazione interno)

All'interno le pareti e la volta dell'abside erano ornate di affreschi, realizzati nel 1633.

1636  (costruzione sacrestia)

Nel libro dei conti della chiesa sono annotate spese per la costruzione della sacrestia nel 1636.

1708 - 1723 (costruzione campanile)

Sempre nel libro dei conti della chiesa, nel 1708, è registrato il pagamento al tagliapietra "Gasparo Severo di Romeno o sii di Cavareno per sue mercedi in fare et cavare pietre e cantoni del campanile", oltre che per lavori di muratura e chiavi in ferro. Nel 1723 si compì la costruzione. Nella cella vi erano due campane, la prima fusa a Bressanone da Ioseph Grassmayr nel 1738, la seconda realizzata a Sarnonico da Pietro Soletti da Brescia nel 1742.

1772  (ristrutturazione intero bene)

Nel 1772 venne sostituito il manto di copertura e furono rifatti i banchi; la facciata venne rinforzata con la costruzione di un barbacane.

1774 - XVIII (scialbo affreschi interno)

I dipinti murali interni, ricordati in un inventario del 1774, vennero scialbati poco dopo.

1787/11/16  (erezione a primissaria carattere generale)

Risale al 16 novembre 1787 l'erezione della cappella a primissaria.

1850 - 1852/09/30 (ricostruzione intero bene)

A partire dal 1850 il vecchio edificio venne demolito e ricostruito più ampio, per cura del Comune; secondo l'iscrizione incisa sulla targa in facciata, la posa della prima pietra avvenne il 14 aprile 1851 e la costruzione terminò nel mese di settembre dell'anno successivo.

1865/08/22  (consacrazione carattere generale)

La nuova chiesa venne consacrata il 22 agosto 1865.

1867/07/25  (erezione a curazia esposta carattere generale)

Il 25 luglio 1867 la chiesa fu eretta a curazia esposta della pieve di Torra.

1875  (fusione campane)

Le due campane antiche vennero rifuse nel 1875 dalla ditta Chiappani di Trento, che ne realizzò anche una terza.

1902 - 1914 (ristrutturazione campanile)

Secondo l'iscrizione dipinta lungo la cornice superiore della cella campanaria, il campanile venne ristrutturato tra il 1902 e il 1914.

1918 - 1929 (fusione campane)

Due dei tre bronzi vennero requisiti dal governo austroungarico durante la prima guerra mondiale e poi rifusi a spese dello Stato italiano alla fine del conflitto, presumibilmente negli anni Venti.

1944/04/05  (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa di Mollaro fu elevata a parrocchiale il 5 aprile 1944.

1946  (decorazione facciata)

Nel 1946 la facciata fu ornata da un dipinto murale raffigurante San Marco realizzato da Carlo Bonacina.

1966 - 1968 (ristrutturazione interno)

Presumibilmente nel corso del 1966 venne installato l'impianto di riscaldamento a termoventilazione; il primo adeguamento liturgico provvisorio del presbiterio risale al 1968.

1978  (ristrutturazione campanile)

Un nuovo intervento di ristrutturazione interessò il campanile nel 1978, anch'esso documentato da un'iscrizione sulla cornice della cella.

1987 - 1990 (lavori interno)

In occasione dell'"anno mariano" 1987-1988 Ferruccio Marinelli dipinse a tempera la nicchia in muratura dell'altare laterale, rappresentando il paese di Mollaro. Un nuovo impianto di riscaldamento venne realizzato tra il 1989 e il 1990.

2008  (tinteggiatura intero bene)

La tinteggiatura più recente risale al 2008.
Descrizione

Costruita a nord del nucleo storico del paese e orientata a settentrione, la parrocchiale di San Marco è documentata come cappella a partire dalla visita pastorale del 1537, ma venne ricostruita tra il 1851 e il 1852, di maggiori dimensioni. La facciata timpanata è serrata tra due setti murari leggermente avanzati e specchiati; lo zoccolo a intonaco rustico è interrotto al centro dal portale architravato in pietra calcarea, elevato di alcuni gradini e concluso da coronamento a volute serranti la croce apicale. Alla sua sinistra una targa ricorda le date di costruzione, mentre un dipinto murale figurato realizzato da Carlo Bonacina nel 1946 ingentilisce la porzione centrale della muratura; il frontone triangolare è dotato di cornice emergente. Le fiancate simmetriche sono marcate ciascuna da un ingresso secondario architravato in corrispondenza della seconda campata, da una serie di lesene intonacate e da tre finestre a lunetta, le prime due in navata, l'ultima nel presbiterio. Sul fianco sinistro emergono il campanile con monofore centinate nella cella e copertura a bulbo e la sacrestia dotata anch'essa di una lunetta sul lato ovest, mentre nella zona dell'abside semicircolare è collocata la centrale termica. All'interno la navata unica, coperta da volte a botte unghiata, è ritmata da coppie di semipilastri addossati con capitelli ornati da decori fogliati in stucco e da una cornice superiore a ovoli, raccordati in alto dal marcapiano emergente; le due campate sono separate da arcate trasversali a pieno centro con rosette a rilievo entro cassettoni. Simili arcate segnano l'ingresso al presbiterio a pianta rettangolare, elevato di tre gradini e delimitato dalle balaustre marmoree, e il catino absidale cieco.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; presbiterio a pianta rettangolare con asse maggiore trasversale, concluso da abside semicircolare.
Facciata
Facciata timpanata serrata tra due setti murari leggermente avanzati e specchiati; zoccolo a intonaco rustico interrotto al centro dal portale architravato in pietra calcarea, elevato di alcuni gradini e concluso da coronamento a volute serranti la croce apicale. Alla sua sinistra una targa ricorda le date di costruzione, mentre un dipinto murale figurato ingentilisce la porzione centrale della muratura; frontone triangolare con cornice emergente e finiture a intonaco tinteggiato.
Prospetti
Fiancate simmetriche marcate ciascuna da un ingresso secondario architravato in corrispondenza della seconda campata, da una serie di lesene intonacate a separazione delle campate e da tre finestre a lunetta, le prime due per la navata, l'ultima per il presbiterio. Sul fianco sinistro emergono il campanile e la sacrestia dotata anch'essa di una lunetta sul lato ovest, mentre nella zona dell'abside semicircolare è collocata la centrale termica. Finiture a intonaco tinteggiato; zoccolo perimetrale a intonaco rustico.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare addossata alla chiesa sul fianco sinistro, tra la navata e il presbiterio, con accesso indipendente sul lato ovest e fusto intonacato e tinteggiato scandito da cornici orizzontali; cella forata da quattro aperture centinate e copertura a bulbo con sfera e segnavento figurato apicale.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: navata e presbiterio coperti da volte a botte unghiata; catino absidale.
Coperture
Tetto a due spioventi sopra navata, presbiterio e sacrestia, a più spioventi sopra l'abside, a spiovente unico sopra la centrale termica. Manto di copertura in lamiera di zinco, anche sul campanile.
Interni
Navata unica ritmata da coppie di semipilastri addossati con capitelli ornati da decori fogliati in stucco e da una cornice superiore a ovoli, raccordati in alto dal marcapiano emergente; le due campate sono separate da arcate a pieno centro con rosette a rilievo entro cassettoni. Simili arcate segnano l'ingresso al presbiterio, elevato di tre gradini e delimitato dalle balaustre marmoree, e il catino absidale cieco. Finiture a intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in quadrotte di pietra calcarea alternativamente bianche e rosse disposte in corsi diagonali, integrate da lastre rettangolari di pietra calcarea.
Elementi decorativi
Il dipinto murale in facciata con il santo titolare è opera di Carlo Bonacina del 1946.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1990-2010 circa)
L'adeguamento liturgico del presbiterio è stato attuato in più tempi, con l'accostamento di elementi eterogenei provvisori in legno, senza carattere di stabilità. Alla fine del XX secolo Lorenzo Frasnelli ha realizzato l'ambone in forma di leggio posto a cavallo della balaustra destra, con il fronte principale figurato a bassorilievo. Dopo il 2008 è stato sostituito l'altare verso il popolo, a tavolo, a raso pavimento, con fronte pieno e decorato a bassorilievo, di fattura simile all'ambone. Una sedia a braccioli accostata alla parete destra costituisce la sede. Sono presenti l'altare maggiore storico con il proprio tabernacolo che contiene la custodia eucaristica e le balaustre marmoree.
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