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Magras
Malè
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Marco
Parrocchia di San Marco
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - intervento strutturale (1969); custodia eucaristica - intervento strutturale (1982); sede - aggiunta arredo (1982)
XIV - XIV(costruzione intero bene); 1464/11/29 - 1464/11/29(menzione carattere generale); 1482/12/10 - 1482/12/10(consacrazione carattere generale ); 1495 - 1498(ricostruzione intero bene); 1530/07/09 - 1530/07/09(consacrazione carattere generale); 1532/08/05 - 1532/08/05(cambio dedicazione carattere generale); 1617/07/18 - 1617/07/18(consacrazione carattere generale); 1643 - 1669(restauri intero bene); 1709 - 1762(cimitero intorno); 1735 - 1760(rifacimento copertura); 1748/03/22 - 1748/03/22(istituzione curazia carattere generale); 1750 - 1802(rifacimenti intero bene); 1817 - 1830/11/15(sostituzione campane campanile); 1840 - 1851(cimitero intorno); 1887 - 1894(progetti ampliamento carattere generale); 1908/08 - 1908/09(costruzione scala esterna); 1923 - 1927(rifacimenti intero bene); 1941 - 1943(restauro intero bene); 1965 - 1965(installazione riscaldamento); 1981 - 1982(restauro intero bene)
Chiesa di San Marco
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Marco <Magras, Malè>
Altre denominazioni chiesa dei SS. Marco ed Egidio
S. Marco
Autore (ruolo)
Adamo da Laino d'Intelvi (costruzione chiesa)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione chiesa)
architettura gotica (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

XIV  (costruzione intero bene)

Una primitiva chiesa, dedicata a Sant'Egidio, venne presumibilmente costruita nel XIV secolo, come testimoniano lacerti di affresco presenti sul paramento murario esterno, tra i quali una scena attribuita al maestro di Sommacampagna.

1464/11/29  (menzione carattere generale)

La chiesa "di S. Zili de Magrasio" è nominata per la prima volta nel testamento del nobile Pretelius di Castel Caldes, dettato il 29 novembre 1464 nella rocca di Samoclevo.

1482/12/10  (consacrazione carattere generale )

L'altare maggiore venne consacrato il 10 dicembre 1482 per opera di Giorgio Vink, vescovo suffraganeo di Trento.

1495 - 1498 (ricostruzione intero bene)

La chiesa primitiva venne ricostruita tra il 1496 e il 1498 da maestranze lombarde, dirette dal maestro Adamo da Laino d'Intelvi: venne ingrandita e coperta da volte reticolate. Il contratto fu stipulato nel 1495.

1530/07/09  (consacrazione carattere generale)

Il 9 luglio 1530 fu consacrato l'altare laterale da Girolamo Vascherio, vescovo suffraganeo.

1532/08/05  (cambio dedicazione carattere generale)

In un atto notarile del 5 agosto 1532 nella dedicazione della chiesa compare, oltre a Sant'Egidio, anche San Marco (ora l'unico titolare).

1617/07/18  (consacrazione carattere generale)

Il 18 luglio 1617 la chiesa fu visitata dal vescovo Pietro Belli, suffraganeo di Trento, il quale consacrò a San Carlo Borromeo l'altare laterale destro.

1643 - 1669 (restauri intero bene)

Tra il 1643 e gli anni sessanta del XVII secolo fu riparato il campanile e furono rifatte le coperture; infine si sostituirono le finestre della cappella.

1709 - 1762 (cimitero intorno)

Tra il 1709 e il 1762 furono svolti lavori di manutenzione al cimitero, che circondava la chiesa.

1735 - 1760 (rifacimento copertura)

Tra il 1735 e il 1760 sono dettagliate le spese sostenute per la riparazione della copertura lignea del tetto, ad opera dei fratelli Gentilini del Pondasio.

1748/03/22  (istituzione curazia carattere generale)

Il 22 marzo 1748 fu istituita la curazia di Magras e Arnago.

1750 - 1802 (rifacimenti intero bene)

Dal 1750 al 1802 sono accuratamente segnalati nei documenti conservati presso l'archivio parrocchiale numerosi lavori alla chiesa, tra i quali: nel 1782 il muratore Pietro Clauser rinnovò la pavimentazione del presbiterio e installò tre gradini di pietra lavorati dal tagliapietre Giacomo Sacchetti; furono realizzati basamenti e nuove balaustre nelle cappelle laterali, nonché i gradini degli altari; nel 1796 fu realizzata una finestra sopra la porta maggiore (chiusa da una vetrata fornita dal vetraio Carelli di Malé) e nel 1798 furono aperte due finestre nell'aula; altri lavori vennero fatti per consolidare le pareti.

1817 - 1830/11/15 (sostituzione campane campanile)

Nel 1817 fu scambiata la campana piccola con quella di Malé; nel 1830 furono benedette tre nuove campane dall'arciprete don Giuseppe Concini (quella minore era stata fusa nel 1827 dal valtellinese Giorgio Pruner).

1840 - 1851 (cimitero intorno)

Nel 1840 si decise di spostare il cimitero fuori dall'abitato; i lavori terminarono nel 1851.

1887 - 1894 (progetti ampliamento carattere generale)

A partire dal 1887 il curato don Francesco Bonetti fece realizzare una serie di progetti di ampliamento della chiesa; in particolare vennero proposti da Chierzi, Podetti, Deanesi ed infine da Enrico Nordio nel 1894, il quale aveva prospettato una completa ricostruzione in stile neoromanico. Tutti i progetti vennero però sospesi.

1908/08 - 1908/09 (costruzione scala esterna)

Tra l'agosto e il settembre del 1908 fu costruita la scala esterna di accesso alla cantoria: il disegno fu eseguito da Orlando Armani; gli scalini furono forniti da Giovanni Jager, mentre la scala fu realizzata da Giuseppe Tenni e la ringhiera da Alfonso Briani.

1923 - 1927 (rifacimenti intero bene)

Nel 1923 si installò la luce elettrica ed entro il 1926 Matteo Orsingher ridipinse le pareti. Nel 1927 fu realizzata la tettoia lignea in corrispondenza dell'entrata principale.

1941 - 1943 (restauro intero bene)

Tra il 1941 e il 1943 fu possibile svolgere importanti lavori di restauro alla struttura.

1965  (installazione riscaldamento)

Nel 1965 fu installato l'impianto di riscaldamento.

1981 - 1982 (restauro intero bene)

L'edificio fu restaurato tra il 1981 e il 1982. In tale occasione furono rimessi in luce gli affreschi della facciata, precedentemente occultati da una tettoia (che è stata rimossa nel corso dei restauri). Vennero inoltre eseguiti lavori di straordinaria manutenzione al tetto e di alcune porzioni di intonaco.
Descrizione

La chiesa di San Marco, orientata a sud-est, sorge nel paese di Magras, frazione di Malé. Venne ricostruita, su un edificio precedente, tra il 1495 e il 1498 da maestranze lombarde dirette dal maestro Adamo da Laino d'Intelvi. La facciata a due spioventi delimitata da massicci contrafforti è aperta da un portale architravato, tra finestrelle quadrate, sovrastato da una finestra dal profilo superiore mistilineo. Il campanile è caratterizzato da bifore e cuspide piramidale. Internamente, la navata, suddivisa in tre campate, e il presbiterio, rialzato su un gradino e concluso da abside poligonale, sono coperti da volte reticolate.
Preesistenze
Portale murato nella fiancata sud, tracce di affreschi trecenteschi sulla stessa parete e fusto del campanile con bifore murate, appartenenti alla primitiva chiesa. Affreschi frammentari quattrocenteschi sulla facciata.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale con cappella laterale destra a pianta rettangolare, in corrispondenza della terza campata; presbiterio rettangolare con cappella laterale destra, concluso da abside poligonale.
Facciata
Facciata a due spioventi, delimitata da massicci contrafforti e aperta da un portale architravato, tra finestrelle quadrate, sovrastato da una finestra dal profilo superiore mistilineo. Finiture ad intonaco tinteggiato.
Prospetti
Fiancata sud aperta da un ingresso laterale, contraddistinta da contrafforti e dal corpo sporgente delle due cappelle laterali. Fiancata nord con portale di accesso alla cantoria, raggiungibile mediante una scala, contraddistinta da contrafforti e dal volume della sacrestia. Finiture ad intonaco tinteggiato.
Campanile
Struttura a pianta quadrata, posta a nord; fusto in muratura di pietra intonacata a raso sasso con doppio ordine di bifore su due lati e monofore sovrastate da bifore sui lati restanti; cuspide piramidale in pietra.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata. Strutture di orizzontamento: volta reticolata sulla navata, sul presbiterio e sull'abside; volta a botte unghiata sulla cappella laterale destra della navata; volta a crociera sulla cappella destra del presbiterio.
Coperture
Tetto a doppia falda sulla navata; tetto a più falde su presbiterio e abside. Manto di copertura in scandole lignee.
Interni
Navata unica suddivisa in tre campate da esili semicolonne, oltre le quali si generano le volte: la prima campata è occupata dalla cantoria; due finestre dal profilo mistilineo sono poste in corrispondenza della seconda campata; a livello della terza campata si apre una nicchia poco profonda sul lato sinistro e una cappella sul lato opposto, illuminata da una finestra lunettata e una centinata. Presbiterio preceduto da arco santo ogivale, rialzato su un gradino e caratterizzato dal portale di accesso alla sacrestia sul lato sinistro e da una piccola cappella sul lato opposto con finestrella rettangolare. Abside con due finestre trilobate. La volta del presbiterio e dell'abside poggia su peducci a foglia e antropomorfi. Finiture a intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento della navata a quadrotte bicolori ortogonali; pavimento del presbiterio e dell'abside rivestito da moquette.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1969)
L'adeguamento liturgico risale al 1969: la mensa marmorea dell'altare maggiore storico è stata avanzata al centro del presbiterio e rivolta al popolo; a sinistra si colloca un leggio, costituito da un fusto in granito e lettorile in legno, che funge da ambone.
custodia eucaristica - intervento strutturale (1982)
Dietro l'altare al popolo, su una mensa marmorea, realizzata nel 1982, è stato collocato il tabernacolo dell'altare maggiore storico (nel 1969 il tabernacolo era stato traslato nella cappella laterale destra) che conserva la custodia eucaristica.
sede - aggiunta arredo (1982)
Dietro l'altare al popolo, una panca lignea, appoggiata alla mensa marmorea realizzata nel 1982, è utilizzata come sede.
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