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Piazzola
Rabbi
Trento
chiesa
parrocchiale
Madonna di Loreto
Parrocchia della Madonna di Loreto
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1967); sede - aggiunta arredo (1967); fonte battesimale - intervento strutturale (1967)
1748 - 1748(costruzione preesistenze); 1754 - 1754(consacrazione carattere generale); 1754 - 1784(danneggiamento intero bene); 1784 - 1784(ristrutturazione intero bene); 1784/06/19 - 1784/06/19(erezione a curazia carattere generale); 1836 - 1836(riedificazione intero bene); 1838/05/13 - 1838/05/13(consacrazione carettere generale); 1906 - 1906(decorazione cupola); 1919/08/01 - 1919/08/01(erezione a parrocchia carattere generale); 1951 - 1951(decorazione catino absidale); 1976 - 1976(realizzazione pavimento); 1983 - 1983(restauro intero bene)
Chiesa della Madonna di Loreto
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Madonna di Loreto <Piazzola, Rabbi>
Altre denominazioni S. Maria Lauretana
Autore (ruolo)
Podetti, Bartolomeo (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
architettura neoclassica (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1748  (costruzione preesistenze)

La primitiva chiesa di Piazzola fu eretta nel 1748, intitolata a San Giovanni Nepomuceno e San Pantaleone.

1754  (consacrazione carattere generale)

La consacrazione del primo edificio avvenne nel 1754.

1754 - 1784 (danneggiamento intero bene)

La chiesa settecentesca fu danneggiata da un incendio prima del 1784.

1784  (ristrutturazione intero bene)

L'edificio danneggiato fu ristrutturato nel 1784.

1784/06/19  (erezione a curazia carattere generale)

Il 19 giugno 1784, la chiesa originaria appena restaurata divenne curazia di San Bernardo di Rabbi, nella pieve di Malé.

1836  (riedificazione intero bene)

L'edificio settecentesco fu riedificato nel 1836 dal costruttore Bartolomeo Podetti.

1838/05/13  (consacrazione carettere generale)

La nuova chiesa fu consacrata il 13 maggio 1838: in questa occasione l'originale intitolazione a San Giovanni Nepomuceno e San Pantaleone fu cambiata per dedicarla alla Madonna di Loreto.

1906  (decorazione cupola)

La cupola fu ornata da dipinti murali nel 1906, realizzati da padre Nazario Barcatta.

1919/08/01  (erezione a parrocchia carattere generale)

La curaziale divenne parrocchiale il primo agosto 1919.

1951  (decorazione catino absidale)

Nel 1951 il pittore Giuseppe Valerio Egger ornò il catino absidale.

1976  (realizzazione pavimento)

Nel 1976 fu realizzata la nuova pavimentazione in mattonelle di cotto.

1983  (restauro intero bene)

Nel 1983 l'esterno della chiesa fu restaurato con il rinnovamento degli intonaci.
Descrizione

La chiesa intitolata alla Madonna di Loreto sorge con orientamento a nord al centro del piccolo abitato di Piazzola, su uno stretto terrazzo. Un edificio sacro era stato in precedenza eretto nel 1748, ma quello attuale si deve alla ricostruzione del 1836. La facciata a capanna è ripartita da lesene interotte da una fascia orizzontale. Il campanile si erge sul lato orientale terminante in una copertura piramidale. L'interno si articola in una navata unica suddivisa in tre campate, coperte da volta a botte lunettata, sulla quale si affacciano due cappelle laterali, una delle quali in comunicazione con un ambiente rettangolare. Il presbiterio è concluso da un'abside semicircolare; entrambi recano dipinti murali novecenteschi.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, con due cappelle laterali a pianta rettangolare (quella di sinistra unita ad un ambiente a sua volta rettangolare); presbiterio rettangolare con abside semicircolare.
Facciata
Facciata a capanna ripartita verticalmente da quattro lesene (bianche su sfondo rosa), interotte orizzontalmente da una fascia, delimitante alla sommità uno spazio triangolare tra gli spioventi. I settori laterali sono occupati da finestre rettangolari, mentre quello centrale dal portale architravato, sovrastato da un'ampia finestra rettangolare.
Prospetti
Fiancata orientale caratterizzata dall'emergere del volume del campanile e quello della cappella laterale; quello opposto interamente occupato all'altezza della navata dalla mole della cappella laterale e dell'ambiente laterale.
Campanile
Scarpa eminente in pietra a vista; fusto in pietrame intonacato ripartito da una cornice marcapiano; alla sommità cella campanaria racchiusa tra cornici modanate, aperta da finestre centinate. Cuspide piramidale rivestita da tegole lignee.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura di pietrame intonacata all'esterno e all'interno; strutture di orizzontamento: volta a botte unghiata nelle tre campate della navate; volta a botte nelle due cappelle laterali; cupola su quattro pennacchi nel presbiterio e catino absidale.
Coperture
Tetto ricoperto da tegole lignee a due falde sulla navata e a più falde sull'abside.
Interni
Navata unica ripartita in tre campate da arcate trasversali a tutto sesto, poggianti su paraste dotate di capitelli ionici, al di sopra delle quali corre un cornicione che si sviluppa lungo l'intero perimetro: le prime due campate accolgono lateralmente delle nicchie poco profonde centinate (la prima è occupata in alzato da una vasta cantoria); la terza campata è aperta da arcate a pieno centro longitudinali che introducono due cappelle laterali a pianta rettangolare (quella sinistra è illuminata da una finestra lunettata e collegata tramite un fornice rettangolare ad un ambiente con funzione di cappella feriale). L'arco santo a tutto sesto precede il presbiterio sopraelevato su due gradini concluso dall'abside: lungo le pareti prosegue la teoria di paraste e si aprono due finestre lunettate speculari.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in mattonelle di cotto nella navata; in pietra nel presbiterio.
Elementi decorativi
Dipinti murali sulla cupola del presbiterio e nel catino absidale.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1967)
L'adeguamento liturgico ha comportato il parziale smembramento dell'altare maggiore storico in legno dipinto a finto marmo con lo spostamento della mensa al centro del presbiterio storico in funzione di mensa al popolo ad urna (su predella propria); a sinistra, nei pressi dell'arco santo, si trova l'ambone costituito da un parapetto di legno proveniente da un arredo liturgico più antico. Il tabernacolo storico ospita la custodia eucaristica.
sede - aggiunta arredo (1967)
Una sedia di legno è usata come sede.
fonte battesimale - intervento strutturale (1967)
Il fonte lapideo storico è stato trasferito dall'ingresso alla zona antistante l'arco santo, a destra.
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