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Pracorno
Rabbi
Trento
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Madonna di Caravaggio
Parrocchia della Madonna di Caravaggio
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
custodia eucaristica - intervento strutturale (1968 circa); custodia eucaristica - intervento strutturale (1968 circa)
1802 - 1802(donazione terreno carattere generale); 1802 - 1850(costruzione intero bene); 1829/03/16 - 1829/03/16(erezione a curazia carattere generale); 1851/03/16 - 1851/03/16(consacrazione carattere generale); 1937 - 1937(decorazione intero bene); 1943/08/02 - 1943/08/02(erezione a parrocchia carattere generale); 1962 - 1962(decorazione battistero); 1967 - 1967(smontaggio balaustre)
Chiesa della Madonna di Caravaggio
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Madonna di Caravaggio <Pracorno, Rabbi>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
architettura neoclassica (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1802  (donazione terreno carattere generale)

Nel 1802 don Domenico Manini di Terzolas donò alle due frazioni facenti capo a Pracorno un prato ove erigere una chiesa.

1802 - 1850 (costruzione intero bene)

Un primo edificio fu eretto dopo il 1802 e definitivamente completato tra il 1846 e il 1850, per cura di don Bartolomeo Dallaserra.

1829/03/16  (erezione a curazia carattere generale)

Il 16 marzo 1829 la chiesa divenne curaziale di San Bernardo di Rabbi.

1851/03/16  (consacrazione carattere generale)

La consacrazione del nuovo edificio fu celebrata il 16 marzo 1851 dal vescovo Giovanni Nepomuceno de Tschiderer.

1937  (decorazione intero bene)

Le pareti interne furono ornate da dipinti murali realizzati probabilmente nel 1937 da Agostino Aldi.

1943/08/02  (erezione a parrocchia carattere generale)

La creazione della parrocchia della Madonna di Caravaggio risale al 2 agosto 1943.

1962  (decorazione battistero)

La nicchia contenente il fonte battesimale fu affrescata da Luciano Carnessali nel 1962.

1967  (smontaggio balaustre)

Nel 1967 furono rimosse le balaustre.
Descrizione

La chiesa dedicata alla Madonna di Caravaggio sorge presso la localita Pracorno, in Valle di Rabbi, con orientamento a nord-est. Fu edificata tra il 1802 e il 1850 in un terreno donato alla comunita da don Domenico Manini di Terzolas. La facciata tipo a tempio classico tetrastilo è sormonatata da un frontone triangolare dentellato. Il campanile, discosto dal fabbricato della chiesa, si erge sul lato nord-occidentale, concluso da una copertura a campana. L'interno si articola in una navata unica suddivisa in tre campate, voltate a crociera. Il presbiterio rattangolare è concluso da un'abside poligonale ornata da dipinti murali novecenteschi.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare con abside poligonale.
Facciata
Facciata tipo a tempio classico tetrastilo; i tre settori sono separati da lesene poggianti su alti plinti: lateralmente sono presenti nicchie centinate, mentre al centro è posto il portale architravato sovrastato da un'apertura circolare. Fascia modanata sulla quale poggia un frontone triangolare dentellato il cui timpano presenta una finestra lunettata.
Prospetti
Entrambe le fiancate sono scandite da contrafforti e da uno zoccolo rivestito con intonaco grezzo: il lato sud-orientale presenta in corrispondenza del presbiterio l'aggetto della sacrestia ed una scala a due rampe che permette l'accesso alla cantoria; il lato nord-occidentale l'aggetto di un ambiente di passaggio per la mole del campanile che confina con il recinto del cimitero.
Campanile
Scarpa aggettante e fusto in muratura di pietrame a vista; alla sommità un doppio ordine di aperture in corrispondenza della cella campanaria, separate da cornici (bifore nel primo ordine, oculi alternati a finestre centinate nel secondo); copertura a campana rivestita di lamiera.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura di pietrame intonacata all'esterno e all'interno; strutture di orizzontamento: volta a crociera sulle campate della navata e nel presbiterio; catino absidale. Tiranti in ferro nella navata.
Coperture
Tetto ricoperto da lamiera, a due falde sulla navata e a più falde sul presbiterio-abside.
Interni
Navata unica suddivisa in tre campate da arcate trasversali a tutto sesto, poggianti su semipilastri, unificati da un cornicione corrente lungo l'intero perimetro (al di sopra di questo, in ogni campata, si aprono due finestre lobate). La prima campata è occupata in altezza dalla cantoria; nella seconda si trova l'ingresso laterale, mentre la terza ospita una nicchia contenente il confessionale. L'arco santo a tutto sesto funge da raccordo con il presbiterio sopraelevato su quattro gradini e illuminato da due finestre identiche a quelle della navata. Conclude l'abside rivestita da pannelli lignei.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento a quadrotte bicolori (bianche e rosse) disposte a corsi obliqui.
Elementi decorativi
Dipinti murali sulle volte della navata, sulle pareti dell'abside e sul catino absidale.
Adeguamento liturgico

custodia eucaristica - intervento strutturale (1968 circa)
Il tabernacolo dell'altare storico è stato traslato su quello laterale, a destra dell'arco santo.
custodia eucaristica - intervento strutturale (1968 circa)
L'adeguamento liturgico ligneo è parziale ed è stato realizzato per quanto riguarda la mensa e il leggio nel 1990 dall'intagliatore Renzo Donati su disegno di Livio Conta: al centro del presbiterio storico è posta la mensa al popolo a parallelepipado con fronte figurato, su predella propria; a sinistra, nei pressi dell'arco santo, si trova un leggio con fusto e lettorile usato come ambone. La sede, anch'essa lignea, è ricavata dalla panca che corre lungo l'abside, evidenziata da un alto schienale.
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