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Cogolo
Peio
Trento
chiesa
parrocchiale
Maria Madre della Chiesa
Parrocchia dei Santi Filippo e Giacomo
Pianta; Facciata; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - intervento strutturale (2001-2005)
1955 - 1969(progettazione intero bene); 1970 - 1974(costruzione intero bene); 1974/07/21 - 1974/07/21(consacrazione carattere generale)
Chiesa di Maria Madre della Chiesa
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Maria Madre della Chiesa <Cogolo, Peio>
Autore (ruolo)
Perini, Luciano (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
architettura contemporanea (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1955 - 1969 (progettazione intero bene)

La chiesa venne progettata tra il 1955 e il 1969, dall'architetto Luciano Perini, per sostituire la vecchia parrocchiale dei Santi Filippo e Giacomo.

1970 - 1974 (costruzione intero bene)

Il nuovo edificio fu costruito tra il 1970 (benedizione della prima pietra) e il 1974.

1974/07/21  (consacrazione carattere generale)

La chiesa fu consacrata il 21 luglio 1974 dall'arcivescovo di Trento Alessandro Maria Gottardi.
Descrizione

La chiesa di Maria Madre della Chiesa, orientata a sud-est, sorge a Cogolo e fu costruita tra il 1970 e il 1974 su progetto dell'architetto Luciano Perini. L'edificio, in cemento armato con blocchi di granito, è caratterizzato da prospetti con andamento spezzato. Sul tetto piano si innalza un grande lucernario. La chiesa è priva di campanile: viene utilizzato quello dell'antica parrocchiale, poco distante. All'interno, l'ampia aula, coperta da un soffitto ligneo, presenta una zona presbiteriale realizzata secondo le prescrizioni dell'adeguamento alla liturgia del Concilio Vaticano II.
Pianta
Pianta poligonale.
Facciata
Prospetto principale ad andamento spezzato, dotato di due ingressi: quello principale, disassato verso sinistra, è protetto da una tettoia di forma irregolare.
Prospetti
Prospetti ad andamento spezzato. Sacrestia addossata al lato sud-est.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in cemento armato con blocchi di granito a vista. Strutture di orizzontamento: soffitto ligneo a carena di nave.
Coperture
Tetto piano con grande lucernario, posizionato sulla sinistra. Rivestimento in lamiera di rame.
Interni
Ampia aula scandita da pilastri in cemento armato, tra i quali si aprono due cappelle per lato, irregolari e poco profonde. Strette finestre rettangolari illuminano l'aula. Dal lato sinistro si accede alla sacrestia. Ampia zona presbiteriale occupata da una pedana rialzata su due gradini.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento rivestito in moquette: rossa nel presbiterio e grigia nell'aula.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (2001-2005)
L'edificio è costruito secondo le prescrizioni dell'adeguamento alla liturgia del Concilio Vaticano II. I poli originari in legno sono stati sostituiti (ad eccezione del fonte battesimale storico in pietra posto sulla sinistra del presbiterio) all'inizio del XXI secolo da poli lignei realizzati da Gino Framba: al centro del presbiterio, è collocata una mensa a parallelepipedo del 2005; a sinistra, un ambone del 2001; a destra, la sede presenta elementi scolpiti; il tabernacolo, opera di Luciano Carnessali è posto nella cappella destra, entro una cornice lignea del 2005, sempre scolpita da Gino Framba.
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