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Cassano Allo Ionio
Cassano allo Jonio
chiesa
cattedrale
Natività della Beata Vergine Maria
Parrocchia di Natività della Beata Vergine Maria
Coperture; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni; Pianta; Impianto strutturale; Preesistenze; Scale
cattedra - intervento strutturale (2014); altare - intervento strutturale (2014)
IX - X(preesistenze carattere generale); XV - XV(completamento carattere generale); XVIII - XVIII(rifacimento intero bene); XX - 1936(restauro intero bene); XXI - 2014(restauro intero bene)
Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria
Tipologia e qualificazione chiesa cattedrale
Denominazione Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria <Cassano Allo Ionio>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze calabresi (costruzione)
maestranze calabresi (rifacimento)
maestranze calabresi (intervento di carattere statico e funzionale)
Notizie Storiche

IX - X (preesistenze carattere generale)

Scrive lo storico castrovillarese P. Francesco Russo (Soria della diocesi di Cassano al Jonio, vol. I, p.282) "La chiesa sorge sulla cripta bizantina del sec. IX-X rifatta nei tempi normanni forse dal vescovo Sasso verso il 1100. Ma della primitiva costruzione non resta nulla, eccettuata forse una parte della pianta, la quale fu certamente allungata e forse anche allargata nel secolo XV"

XV  (completamento carattere generale)

Si legge nel citato P. Russo (idem p. 282) "Gli storici attribuiscono questo rifacimento quattrocentesco al periodo prossimo al governo del napoletano Marino Tomacelli che fu nominato vescovo di Cassano nel 1485. Ma questa data deve essere retrocessa perché la costruzione della nuova Cattedrale risale al vescovo Gioacchino Suare (1440-1463) ". Questi riuscì ad ottenere dal papa Callisto III una bolla, datata 17 novembre 1454, che garantiva l'indulgenza plenaria a coloro che avessero contribuito alla costruzione. Fu consacrata da Mons. Tomacelli il 3 maggio 1491.

XVIII  - XVIII (rifacimento intero bene)

Nel 1706 un disastroso incendio fece crollare gran parte del tempio che fu rifatto dal vescovo Mons. Nicola Rocco (177-1729). I lavori terminarono nel 1722

XX - 1936 (restauro intero bene)

Il vescovo Mons. Bruno Occhiuto (1921-1937) consolidò, adornò di marmi, di stucchi, di ori e di pitture la cattedrale.

XXI - 2014 (restauro intero bene)

Fra il 2010 ed il 2014 nella cattedrale si è avuro un nuovo intervento di consolidamento e restauro: consolidamento dell’insieme architettonico: ristrutturazione delle coperture, eliminazione delle acque di infiltrazione nella Cripta e nelle murature perimetrali della Chiesa, abbattimento dell’umidità ascendente che ha ampiamente danneggiato le basi lapidee delle pilastrature e la struttura muraria delle stesse.
Descrizione

La facciata della Cattedrale, costruita in un sobrio barocco nel 1795, si presenta bipartita in due ordini ornati da decori in pietra e stucco Tre portali immettono all'interno, ripartito in altrettanti navate divise da pilastri. La navata centrale, ampia e solenne, è dominata dalla ricca cantoria con un sontuoso organo in stile barocco. A sinistra è collocato l'altare della Madonna del Lauro, con l’immagine della Vergine dipinta su pietra e al di sopra in una piccola nicchia è collocata una preziosa statuetta in marmo della Madonna forse della fine del XVI secolo e di scuola siciliana. Elegante la balaustra. Nel presbiterio l’altare maggiore realizzato in preziosi marmi policromi, con sportello in argento con la figura simbolica del pellicano e sinistra è situato il Trono episcopale in marmi colorati. Sull’altare, recentemente, è stato innalzato l’antico Crocifisso scolpito in legno da un ignoto artista del XV secolo. Nell’abside si nota un fastigio marmoreo contorna uno stupendo tondo con la Madonna della Purità, in preziosa cornice in bronzo e lapislazzuli, forse, fatto venire da Napoli, ai tempi di Mons. Gregorio Carafa (1648-1664), teatino. Dietro l’altare maggiore scorrono gli stalli lignei del vasto coro, datati 1750. Davanti all'altare maggiore si osserva il grande arco trionfale sorretto da pilastri con colonne binate in stile gotico, ai quali si innestano gli archi ogivali a capo delle navate minori, tutti realizzati in conci di pietra giallina La navata sinistra si apre con la cappella del Fonte Battesimale la cui vasca litica reca le armi del Vescovo Audoeno (1589-1595) ed una tela settecentesca raffigurante la Madonna col Bambino e S. Anna. La navata si chiude con la cappella di S. Giovanni Battista, fondata da Achille Scanderberg nel 1580, serrata da un pregevole cancello in ferro battuto. A fianco la sacrestia con i suoi armadi in noce, del XVII secolo ed in fondo l’altare del Suffragio, dominato da una grande tela di artisti napoletani del '700, raffigurante la Vergine col bambino tra le braccia, incoronata dagli Angeli (in alto) e figure di Vescovi imploranti (in basso), e (al lato) un Vescovo che intercede per essi. La navata destra si apre con l'altare della Madonna Addolorata che nel paliotto ha un pregevole rilievo con il Cristo morto, eseguito dall'artista cassanese Giacomo Di Vardo, nel 1900. Segue l'altare dell'Assunta con dipinto su tela di Giuseppe Picone (1714). Di seguito troviamo un modesto dipinto con la morte di S. Giuseppe del tardo periodo barocco e, proseguendo, chiusa da balaustra del 1791 in marmo e cancellata in ferro battuto, la cappella del SS. Sacramento dominata da un altare barocco, sormontato da una notevole "Ultima Cena" della fine del XVII e gli inizi del XVIII secolo. Nel transetto destro, incontriamo l'altare di S. Antonio, scultura lignea del secolo XVIII e sciupati affreschi con episodi della Passione di Cristo del XV secolo e ancora, in fondo, la cappella di S. Francesco di Paola sul cui altare è un retablo con la figura del santo attorniata da piccole scene illustranti episodi della sua vita dell’inizio del seicento. Per una scala della navata sinistra si accede nella cripta o succorpo. E’ costituita da uno spazio nel quale due colonne fornite di capitelli ionici sorreggono sei campate caratterizzate da volte a crociere assai pesanti. Lungo le pareti, serie di stalli del '700, riservati ai membri della confraternita e due lembi di affreschi con la figura di S. Lucia e S. Biagio probabilmente ascrivibili al XV secolo. La cripta potrebbe risalire al periodo normanno.
Coperture
La copertura dell’intero complesso ha avuto due interventi recenti. Con il primo sono state sostituite tutte le travature in legname con strutture in acciaio. Nella navata centrale ed in quelle laterali, è stato realizzato un manto di lamierino di acciaio a supporto del manto di copertura in coppi di argilla, con strato di isolamento in tessuto non tessuto. I transetti, la cupola ed il catino, presentano un tavolato di abete, poggiato sulla sottostante struttura portante in acciaio e sormontato dal manto di copertura in coppi di argilla con strato di isolamento in tessuto non tessuto.
Elementi decorativi
Le decorazioni della cupola e delle parti sommitali dei transetti furono realizzate, sotto la guida di Mons. Occhiuto, dal pittore Mario Prayer nel 1935.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento della cripta è stato recentemente realizzato in pietra calcarea grigia e con lo stesso materiale sono state rivestite le scale di accesso. Il pavimento della Cattedrale è stato recentemente restaurato, consolidato e levigato. Gli elementi sono in marmo, posti a scacchi di cm 80x80 alternati a scacchi in marmo nero bardiglio e marmo bianco di carrara. Il pavimento del presbiterio è stato interamente rifatto con marmi policromi. Il pavimento della sacrestia, realizzato nel 1964, si presenta in marmo perlato di sicilia.
Pianta
La chiesa si presenta a croce latina con tre navate sostenute da pilastri.
Impianto strutturale
In muratura del tipo misto. Le pilastrature della navata centrale sono state costruite con il metodo “a sacco”. La volta della cripta è costituita da elementi di tufo La volta della navata centrale e costituita da cannucciata con stucco, struttura agganciata alla copertura a mezzo di tiranti in acciaio Le volte delle navate laterali sono in conci di pietra, tufo, e mattoni in cotto, con rivestimento estradossale di malta bastarda irrigidita con rete elettrosaldata nella prima campata vicino alla facciata principale. Le volte dei transetti sono in cannucciata rivestita con stucco e calce La cupola è costituita da struttura portante in assito di legno di castagno e tavolato di quercia, agganciato alla soprastante struttura di copertura con tiranti in acciaio, e rivestita n stucco nella parte a vista dalla chiesa.
Preesistenze
- preesistenze Costruito su una preesistenza del IV sec. di origine greca, stante la presenza dei sibariti. L’attuale Cripta, presenta un insieme architettonico che si è aggregato nel tempo sulle predette preesistenze. La Cripta è costituita da uno spazio nel quale due colonne fornite di capitelli ionici sorreggono sei campate caratterizzate da volte a crociera. Si suppone che le due colonne provengano da un edificio pagano dell'antica Sibari. Sicuramente le volte attuali della cripta sono state ricostruite in seguito a crollo intorno al 1450, periodo in cui iniziarono i lavori per la costruzione dell’attuale Cattedrale. L’intera Cattedrale, a meno del presbiterio e del transetto sinistro fu quasi interamente ricostruita dopo il disastroso incendio che la colpì nel 1706 e la ricostruzione, portata a termine da Mons. Rocco nel 1712, che le conferì le dimensioni attuali.
Scale
L’accesso alla cripta avviene da due scale, una posta all’interno nella navata laterale sinistra prima del transetto e l’altra posta all’esterno con accesso da via Matteotti. Alla Cattedrale si accede dai tre vani posti sulla facciata principale con il superamento di un dislivello di circa cm 20 – da un accesso posto al centro della navata laterale destra su via Matteotti, con un dislivello di circa cm 30 per il cui superamento, è stata realizzata una rampa del tipo amovibile in acciaio.
Adeguamento liturgico

cattedra - intervento strutturale (2014)
riattazione del Trono Vescovile con realizzazione della “Cattedra” Vescovile in marmo pregiato massello, finemente intarsiata, posizionata al centro del dossale in posizione dominante rispetto all’assemblea
altare - intervento strutturale (2014)
Distacco dell’Altare dal dossale, posizionamento dello stesso al centro del presbiterio (al fine di consentire la celebrazione intorno allo stesso) a piombo con la cupola, integrazione dello stesso nella parte posteriore al fine di ottenere le misure occorrenti allo svolgimento del Sacro Rito, reintegrazione con pannelli di marmo del tutto simili agli esistenti della parte scoperta del dossale.
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