chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Zandobbio
Bergamo
chiesa
sussidiaria
S. Giorgio
Parrocchia di San Giorgio Martire
Preesistenze; Impianto strutturale; Coperture; Pianta; Pavimenti e pavimentazioni
altare - aggiunta arredo (1995-2005)
XI - XII(parrocchialità carattere generale); XIV - XVI(ampliamento intero bene); 1304 - 1304(parrocchialità carattere generale); 1360 - 1360(parrocchialità carattere generale); 1523 - 1523(rifacimento facciata); 1575 - 1575(parrocchialità carattere generale); 1703 - 1703(rifacimento cappella dell'altare); 1797 - 1797(parrocchialità carattere generale); XIX - XIX(rifacimento portale); 1813 - 1813(costruzione cappella)
Chiesa di San Giorgio (al Cimitero)
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Giorgio (al Cimitero) <Zandobbio>
Altre denominazioni S. Giorgio
Autore (ruolo)
Pizzigoni, Pino (progetto di restauro)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

XI - XII (parrocchialità carattere generale)

la struttura originaria medioevale è riscontrabile solo a livello dell'abside, del presbiterio e del campanile.

XIV - XVI (ampliamento intero bene)

la chiesa venne ampliata tra il XIV ed il XVI secolo

1304  (parrocchialità carattere generale)

Il documento più antico riguardante la chiesa è quello relativo al sinodo diocesano bergamasco, dal quale si evince che la chiesa di San Giorgio era dotata di un parroco e di un aiutante.

1360  (parrocchialità carattere generale)

la chiesa risulta nell'elenco del clero soggetto a taglia, dove era valutata con l'estimo di diciotto lire.

1523  (rifacimento facciata)

venne ampliata e rifatta la facciata

1575  (parrocchialità carattere generale)

negli atti della Visita Pastorale di S. Carlo Borromeo, si legge che la chiesa era ampia e risultava abbandonata, sottolineando con ciò che la chiesa non venisse più molto usata per le funzioni religiose, a causa della distanza del centro abitato; tuttavia sappiamo che non venne mai abbandonata del tutto per la sua vicinanza con il cimitero. Si sottolinea che l'edificio era dotato di due altari. Nei decreti, S. Carlo chiede siano apportate modifiche e ornamenti all'altare maggiore e alla sua cappella.

1703  (rifacimento cappella dell'altare)

la cappella dell'altare venne trasformata in sagrestia con apertura sul presbiterio.

1797  (parrocchialità carattere generale)

in uno scritto di Giovanni Bertarelli, viene menzionata questa chiesa, sottolineando la particolare imponenza degli affreschi nella calotta absidale, scampati alle scialbature, che non trovano riscontro nella zona, probabilmente perchè quelli delle altre chiese erano nascosti dalla calce.

XIX  (rifacimento portale)

venne realizzato il portale a lato della facciata, in stile gotico, che immette in una cella mortuaria riservata ai sacerdoti.

1813  (costruzione cappella)

la sagrestia venne ceduta, per uso di cella mortuaria al cimitero, se ne costruì una nuova, con l'ingresso a livello della seconda campata del lato sud.
Descrizione

La primitiva comunità si sviluppò molto probabilmente in una zona pianeggiante intorno alla Chiesa di S. Giorgio in Campis, dove tutt’ora si trova il cimitero. La chiesa attualmente sorge isolata rispetto all’abitato perché, per ragioni di sicurezza e salubrità, gli abitanti si spostarono verso nord, alle pendici del monte Grena. La chiesa presenta una facciata liscia, coperta da gronda in legno a due spioventi. L’elemento decorativo più importante è l’ampia apertura definita da due stipiti in pietra terminati con capitelli in pietra rossa, sui quali poggia un’ architrave completa di coronamento. Ai lati due finestre con contorno in marmo di Zandobbio ed inferriata. Sopra la porta una finestra circolare con svasatura. Alla chiesa si accede mediante il portale maggiore posto sul lato ovest, oppure mediante un ingresso laterale posto sul lato nord, cui si accede passando da un piccolo portico, sostenuto da una colonna ed addossato alla cappella settecentesca. Questa si trova a sua volta addossata al campanile tramite un arco a tutto sesto. Internamente l’ edificio, con pianta rettangolare, si sviluppa in una navata a tre campate, separate da due archi poggianti su pilastri sporgenti solo nella parte interna. Il presbiterio è sopraelevato di due gradini e termina con la parte absidale semicircolare che presenta tre piccole finestre strombate. Degno di nota è il campanile, che sorge sul lato settentrionale dell'abside e gli si addossa; è considerato una delle più integre torri campanarie romaniche del territorio bergamasco. Presenta una pianta quadrata, ed è interamente costruito con l'utilizzo di grossi conci in pietra calcarea bianca disposti in modo regolare. La cella campanaria è dotata di quattro bifore con archi a tutto a sesto con ghiere e pilastrini in arenaria, quest'ultimi dotati di capitelli allungati in raccordo con lo spessore della soprastante muratura. La terminazione della cella campanaria è a capanna, e lascia intravedere all'altezza delle cuspidi spalle in pietra di piccole finestre verticali, ora tamponate.
Preesistenze
La chiesa di S. Giorgio ha subito notevoli trasformazioni che è possibile notare anche dalla pianta dell'edificio. La struttura originaria medioevale è riscontrabile solo a livello dell'abside, del presbiterio e del campanile. Si può pensare che l'edificio primitivo si presentasse più modesto nelle dimensioni rispetto a quello odierno.
Impianto strutturale
edificio in muratura continua con volte e solai di forma articolata.
Coperture
copertura a due falde, con struttura portante in legno e manto di copertura in coppi di laterizio
Pianta
chiesa a navata unica con pianta rettangolare, il presbiterio sopraelevato di due gradini è concluso con abside semicircolare.
Pavimenti e pavimentazioni
la navata ed il presbiterio sono pavimentati con piastrelle in cotto posate in diagonale.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1995-2005)
viene aggiunto un altare comunitario realizzato in pietra.
Contatta la diocesi