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Villa di Serio
Bergamo
chiesa
parrocchiale
S. Stefano
Parrocchia di Santo Stefano Protomartire
Preesistenze; Impianto strutturale; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (1965 - 1970); presbiterio - intervento strutturale (1990 - 1993)
XIII - XIV(preesistenze carattere generale); 1304 - 1304(parrocchialità carattere generale); 1470 - 1491(costruzione torre campanaria); 1503 - 1503(parrocchialità torre campanaria); 1754 - 1754(parrocchialità carattere generale); 1755 - 1755(inizio lavori carattere generale); 1760 - 1760(parrocchialità carattere generale); 1764 - 1764(parrocchialità carattere generale ); 1781 - 1781(completamento ala destra ); 1809 - 1809(completamento carattere generale); 1828 - 1828(completamento presbiterio); 1831 - 1831(completamento torre campanaria); 1840 - 1840(completamento carattere generale); 1847 - 1847(rifacimento carattere generale); 1854 - 1854(rifacimento carattere generale); 1881 - 1881(rifacimento torre campanaria); 1888 - XIX(restauro carattere generale); 1891/04/13 - 1891/09/12(sopraelevazione torre campanaria); 1895 - 1895(ampliamento sagrato); 1909 - 1909(rifacimento presbiterio); 1927 - 1927(ampliamento carattere generale); 1937 - 1397(rifacimento carattere generale); 1937 - 1937(completamento carattere generale); 1941 - 1941(rifacimento carattere generale); 1941 - 1941(rifacimento avancorpo); 1942 - 1942(completamento transetto); 1943 - 1943(parrocchialità carattere generale); 1946 - 1950(rifacimento carattere generale)
Chiesa di Santo Stefano
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santo Stefano <Villa di Serio>
Altre denominazioni S. Stefano
Autore (ruolo)
Lucchini, Luca (progetto della chiesa XVIII secolo)
Elia, Simone (progetto dell'altare dell B.V. del Rosario 1809)
Preda, Antonio (lavori di restauro del XIX secolo)
Angelini, Luigi (progetto di ampliamento del 1926)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

XIII - XIV (preesistenze carattere generale)

il primo documento che accerti l'esistenza della chiesa è del 1282. Precedentemente la parrocchiale doveva essere posta di fronte alla posizione attuale, ma le scorribande tra guelfi e ghibellini danneggiarono irrimediabilmente la chiesa. Dopo l'assestamento dovuto all'inizio del lungo dominio di Venezia si dovette pensare alla ricostruzione.

1304  (parrocchialità carattere generale)

dal Sinodo diocesano celebrato in Bergamo l'anno 1304, sotto il Vescovo Giovanni da Scanzo, risulta che la chiesa era già parrocchiale

1470 - 1491 (costruzione torre campanaria)

da un documento del 1475 si apprende che era in costruzione la torre campanaria

1503  (parrocchialità torre campanaria)

nel 1503 vi fu la consacrazione del nuovo campanile per mano del Vescovo Bartolomeo Assonica

1754  (parrocchialità carattere generale)

il progetto per un nuova chiesa nacque dal parroco Don Giuseppe Grada, il quale in data 30 giugno 1754 annunciò al popolo la sua intenzione

1755  (inizio lavori carattere generale)

il 30 aprile 1755 iniziarono i lavori per la realizzazione della nuova chiesa. La prima pietra venne posata da D. Giovanni Battista Brina, prevosto di Alzano Maggiore e tenne il discorso di occasione Don Bernardo Ronzoni, parroco di Alzano Sopra

1760  (parrocchialità carattere generale)

previa facoltà vescovile il Grada benediva la nuova chiesa il 15 giugno 1760

1764  (parrocchialità carattere generale )

la chiesa fu poi solennemente consacrata da Sua Eminenza Reverendissima Mons. Giò Bragadino, il 21 ottobre 1764, e con decreto dello stesso giorno il Vescovo Redetti la insigniva del titolo di chiesa prepositurale, ordinando insieme, dell'uno e dell'altro fatto fosse scolpito solenne ricordo. Le targhe sono oggi collocate sotto la cantoria.

1781  (completamento ala destra )

nel 1781 viene ultimato l'altare di S. Giuseppe e Santi

1809  (completamento carattere generale)

nel 1809 l'architetto Simone Elia di Ranica progetta l'altare della Beata Vergine del Rosario ( dedicata oggi alla Madonna con il Bambino, S. Sebastiano e S. Rocco ) e disegna l'elegante portale di ordine corinzio, in marmo di Zandobbio e le due porte laterali della chiesa

1828  (completamento presbiterio)

nel 1828 vengono realizzate le due cantorie

1831  (completamento torre campanaria)

viene posto un concerto di cinque campane

1840  (completamento carattere generale)

nel 1840 vengono commissionati i nuovi banchi per l'aula

1847  (rifacimento carattere generale)

nel 1847 viene rifatta la pavimentazione della chiesa

1854  (rifacimento carattere generale)

nel 1854 venne rifatto l'organo dai Giudici

1881  (rifacimento torre campanaria)

nel 1881 viene sistemato il castelletto delle campane

1888 - XIX (restauro carattere generale)

nel 1888 furono intrapresi i lavori di restauro che imponevano la ricopertura del tetto ed una ridipintura generale. I lavori inclusero anche alcune dorature, la ripulitura degli affreschi e una vasta manutenzione e rimessa a nuovo di gran parte delle suppellettili. Come consulente viene chiamato l'arch. Antonio Preda.

1891/04/13 - 1891/09/12 (sopraelevazione torre campanaria)

nel 1891 viene rialzato il campanile; viene collocato un concerto di otto campane

1895  (ampliamento sagrato)

nel 1895 venne ampliato il sagrato davanti alla chiesa per circa sei metri e circondato da piloni in granito

1909  (rifacimento presbiterio)

nel 1909 vennero rifatte le cantorie

1927  (ampliamento carattere generale)

l'11 maggio 1927 iniziano i lavori d'ampliamento della chiesa su progetto dell'ing. Angelini. Lo spazio interno fu notevolmente ampliato per la creazione del vasto transetto e per l'aggiunta della navata di fondo pari alla larghezza del presbiterio. Anche l'effetto dell'arretramento dei quattro altari laterali venne smorzato dalle otto colonne che sorreggono la cupola centrale.

1937 - 1397 (rifacimento carattere generale)

nell'aprile del 1937 viene sistemato l'organo della chiesa e applicata la macchina per il funzionamento dei mantici

1937  (completamento carattere generale)

nel 1937 viene realizzato l'impianto elettrico

1941  (rifacimento carattere generale)

nel 1941 vengono completamente sistemati i banchi della chiesa, vengono riparati e lucidati.

1941  (rifacimento avancorpo)

riparazioni sulla facciata e sulla copertura

1942  (completamento transetto)

vengono realizzate due balaustre in marmo per altari minori

1943  (parrocchialità carattere generale)

il grande debito contratto per l'ampliamento degli anni 30 venne internamente coperto solo nel 1943

1946 - 1950 (rifacimento carattere generale)

rifacimento dell'impianto elettrico di illuminazione
Descrizione

Orientata secondo il criterio tradizionale liturgico, la chiesa presenta la facciata rivolta verso ovest; è preceduta e attorniata da un discreto sagrato, delimitato da pilastrini in marmo di Zandobbio, collegati tra loro con barra di ferro. La facciata ha gusto settecentesco ed è molto movimentata con un corpo centrale leggermente concavo, cui si innestano i due corpi laterali più bassi, anch'essi ad andamento mistilineo. Da un'unica zoccolatura n pietra si innalzano coppie di lesene in muratura con capitelli corinzi, che reggono una prima trabeazione orizzontale con relativa cornice, coperta di ardesia. Segue il secondo ordine di poco più ristretto del precedente, anch'esso dotato di lesene abbinate più esili, complete di base e capitelli, sopra le quali corre una seconda trabeazione orizzontale con relativo cornicione; nel settore centrale la cornice si trasforma in timpano triangolare, per lasciar spazio alla finestra che dà luce alla navata. Segue poi un terzo ordine, limitato solo al settore centrale, con ai lati due elementi di raccordo. Un coronamento ad andamento curvilineo conclude il terzo ordine, recando sulla sommità una croce di ferro battuto ed ai lati due fiaccole a forma di vaso. Nel settore centrale del primo ordine è collocato il vecchio portale della facciata preesistente, che è in marmo di Zandobbio con due colonne corinzie poggianti su due altri basamenti, le quali reggono il timpano triangolare che corona una trabeazione. Sempre nel corpo centrale, nel secondo ordine, si trova il grande finestrone in pietra artificiale sagomate, fiancheggiato da due lesene, che reggono un coronamento barocco sul quale angeli seduti reggono la corona di palme del martirio. Sotto la corona nel fastigio della finestra una cartiglia ripete la iscrizione del vecchio portale. Sempre nel corpo centrale, al terzo ordine, dentro uno sfondato trilobato con cornice sagomata di gusto settecentesco, è presente un cesto con frutta in pietra. Nei due settori laterali sia nel primo che nel secondo ordine sono state ricavate nicchie vuote. Attraverso la porta principale, dotata di serramento di sicurezza in legno con fondelli scolpiti, seguito da bussola in noce, si perviene al vano della chiesa, che dopo un breve tratto, con ai lati due cappelle che ospitano i confessionali, segue il grande transetto. Questo è coperto al centro da grande tazza ellittica con l'asse minore ortogonale all'asse della chiesa, sorretta da quattro coppie di grosse colonne corinzie, che reggono gli arconi abbinati di sostengo della tazza. Tratti di volta a botte completano ai lati la copertura. Questo grande transetto ha ai lati, rivolti verso nord e sud, due cappelle per parte con altare ed ingressi laterali. Tra la prima campata e il transetto vi sono due raccordi curvilinei, nei quali sono collocati altri due confessionali, e sopra di essi vi sono due piccole loggette finte con balaustra. Il presbiterio, sopraelevato di tre gradini rispetto al pavimento di marmo della navata, è ristretto come il tratto iniziale della chiesa; è a pianta rettangolare, coperto da tazza ellittica con l'asse maggiore ortogonale a quello della chiesa. Il presbiterio si completa poi nel coro a pianta semicircolare, raccordato alla volta con il solito catino absidale. Un cornicione praticabile sorretto dalla solita trabeazione, la quale poggia a sua volta su lesene di stucco con capitelli corinzi, corre lungo tutte le pareti della navata e del presbiterio.
Preesistenze
Il primo documento che accerti l'esistenza della chiesa è del 1282. L'edificio subì diversi interventi del corso dei secoli, quello più significativo è il rifacimento del XVIII secolo. In seguito, nei primi anni trenta del XX secolo, fu determinante l'ampliamento che le conferì l'aspetto attuale.
Impianto strutturale
Edificio in muratura continua con volte e solai di forma articolata.
Pianta
La chiesa è caratterizzata da una pianta a croce latina ad unica navata con ampio transetto; il presbiterio è a pianta rettangolare completato dalla consueta abside.
Coperture
Copertura a falde con struttura in legno e manto di copertura in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione interna in marmo.
Elementi decorativi
La decorazione è molto sobria, quasi nulla, giacché solo poche tinte distinguono i fondi murari dalla trabeazione e dalle lesene, che sono dipinte a stucco lucido tipo macchia vecchia. Tutte le lesene sono dotate di basamenti e zoccolatura in marmo di Zandobbio. Nei quattro pennacchi della tazza del transetto sono dipinti i quattro Evangelisti ed in quelli del presbiterio le quattro virtù cardinali. Nella tazza del transetto è dipinta una medaglia raffigurante il Trionfo di S. Stefano protomartire. Sopra la bussola dell'ingresso principale, entro cornici di stucco, è collocata la tela che raffigura Gesù ed il centurione. Sopra i confessionali, dentro nicchie, trovano posto le statue di S. Agnese, S. Luigi e S. Rocco. Nella cappella di sinistra, sul lato est, dentro una nicchia e protetto da cancello in ferro battuto, è collocato il Fonte Battesimale in pietra di Zandobbio con coppa ottagonale, sormontata da tempietto ligneo. Le due cappelle a nord del transetto sono dedicate a S. Rocco ed alla Madonna Addolorata ai piedi della Croce. L'altare di S. Rocco è in marmo nero con fondelli in macchia vecchia ed in alabastro e nell'ancona si trova la tela raffigurante l'Angelo che indica al Santo la sua missione di Carità. La cappella dell'Addolorata è dotata di un bell'altare barocco, tutto in marmi verdi, gialli e rossi con all'interno della grande nicchia il Gruppo della Pietà. Tra questi due altari è collocato l'ingresso laterale, sopra il quale, all'interno di una nicchia è sistemata la statua del S. Cuore. Specularmente le due cappelle a sud sono dedicate a S. Giuseppe e Santi l'uno ed alla Madonna con il Bambino, S. Sebastiano e S. Rocco l'altro. La prima è completa di altare barocco in marmi policromi, l'atro anch'esso barocco contiene una tela. Continuando verso l'arco trionfale si trovano altri due tratti di raccordo curvi in cui sono state posizionate due porte che immettono alla sagrestia ed ad una cappella laterale. Sopra gli stessi vi sono i due pulpiti. Il presbiterio presenta al centro il grande altare maggiore in marmi dai riflessi violetti con bella medaglia nel paliotto, raffigurante la Natività di N. S. Gesù Cristo. Particolare curioso sono le pedate della gradinata dell'altare che sono in marmo giallo di Zandobbio grafito con disegni. A destra del presbiterio trova posto il seggio dei parati in noce con fondelli di radica e vetrate sagomate ricavate nello schienale, che permette la visibilità dall'altare anche da un attiguo locale.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1965 - 1970)
subito dopo il Concilio Vaticano II, si adegò il presbiterio con un altare comunitario rivolto verso il popolo; l'altare in legno venne collocato provvisoriamente facendo avanzare il presbiterio appena oltre le balaustre, senza toccare nulla dell'esistente, solo ricoprendo il tutto con una predella di legno e con grande tappeto monocolore.
presbiterio - intervento strutturale (1990 - 1993)
nel 1990 il presbiterio venne definitivamente restaurato e adattato completamente alle direttive. Venne rimossa la balaustra e modificata la parte anteriore del presbiterio. Di seguito vennero collocati il nuovo altare e il nuovo ambone in marmo bianco di Asiago in stile neoclassico ad opera dell'arch. Bruno Cassinelli in collaborazione con la ditta Orientes e la ditta Decormarmi.
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