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Villa di Serio
Bergamo
chiesa
sussidiaria
S. Maria in Campis
Parrocchia di Santo Stefano Protomartire
Impianto strutturale; Pianta; Coperture; Elementi decorativi
nessuno
1331 - 1331(preesistenze intero bene); XV - 1450(costruzione intero bene); 1575 - 1575(parrocchialità carattere generale); 1750 - 1750(costruzione campanile); 1752 - 1759(parrocchialità carattere generale); 1808 - 1808(parrocchialità carattere generale); 1823 - 1823(completamento campanile); 1836 - 1836(costruzione sagrato); 1843 - 1843(rifacimento interno); 1900 - 1904(costruzione intero bene)
Chiesa di Santa Maria in Campis
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Maria in Campis <Villa di Serio>
Altre denominazioni Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria
S. Maria in Campis
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

1331  (preesistenze intero bene)

il primitivo oratorio, dalle dimensioni contenute, esisteva già nel XIV secolo, come attesta un documento notarile del 21 luglio, rogato dal notaio Bertolino Bolpelli, dove si legge che i terreni attorno all'oratorio venivano comunemente chiamati con nome di "santuario"

XV - 1450 (costruzione intero bene)

all'inizio del XV secolo, accanto al piccolo santuario, si costituì una confraternita dedicata alla Madonna. Fu per iniziativa di tale confraternita che a metà del secolo si costui un nuovo oratorio.

1575  (parrocchialità carattere generale)

negli atti della visita Pastorale del cardinal Borromeo si parla di S. Maria dei Campi e si dice che :" lunga braccia 16, larga 21, col campanile, con la cappella dell'altare maggiore coperta a volta ed in parte dipinta"

1750  (costruzione campanile)

le generose offerte dei pellegrini consentirono nel tempo di rendere sempre più decoroso il santuario e di costruire il campanile.

1752 - 1759 (parrocchialità carattere generale)

il santuario destinò grandi somme per la riedificazione della parrocchiale di Villa di Serio

1808  (parrocchialità carattere generale)

a causa delle conseguenze politiche della Rivoluzione francese, venne emanato un decreto dal Vicerè d' Italia Eugenio Beauharnais che sopprimeva tutte le confraternite. Il Santuario fu costretto a devolvere le sue rendite al regio fisco e lo stesso santuario fu messo all'incanto per due volte. Nessuno avanzò richieste ed alla fine ebbe buon esito la pratica inoltrata dalla parrocchia al ministro del culto, per essere utilizzata come chiesa sussidiaria della parrocchia stessa

1823  (completamento campanile)

venne installato un nuovo concerto di campane

1836  (costruzione sagrato)

si costruì un ampio piazzale di fronte alla chiesa

1843  (rifacimento interno)

venne posato una nuova pavimentazione interna in marmo a mosaico

1900 - 1904 (costruzione intero bene)

considerata il santuario ormai piccolo, ne venne costruito in aderenza il nuovo santuario
Descrizione

l' edifico è preceduto da un portico sorretto da colonne e semicolonne in pietra. Internamente si presenta ad una sola navata con tre campate, coperte da tetto a due spioventi con struttura lignea a vista e soffitto con tavelle in cotto. Ogni campata presenta due finestre ai lati, tranne quella prospettante ad est , dove sono collocate due cappelle: una dedicata alla Natività di Nostro Signore Gesù Cristo e l'altra a San Carlo Borromeo; quest'ultimo altare venne eretto dopo la beatificazione del Santo, in memoria della sua visita pastorale, fatta proprio in questa chiesa. Il presbiterio è a pianta quadrata, coperto da volta a crociera affrescata. Un'apertura a lato dell'altare maggiore immette nella piccola cappella, che si crede sia il sacello più antico dedicato alla Madonna. Il sacello si presenta come un piccolo vano a pianta tronco-conica coperto da volta a botte con un'apertura verso nord
Impianto strutturale
edificio in muratura continua
Pianta
chiesa a navata unica con pianta rettangolare
Coperture
tetto a falde con struttura portante in legno e manto di copertura in laterizio
Elementi decorativi
la volta a crociera del presbiterio è affrescata con pitture del XV e XVI secolo raffiguranti negli otto spicchi di risulta della crociera i quattro Dottori della Chiesa ed i quattro Evangelisti. Nell sott'arco trionfale sono dipinte a mezzo busto le figure dei profeti
Adeguamento liturgico

nessuno
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