chiese italiane
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beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Villongo
Bergamo
chiesa
parrocchiale
SS. Trinità e S. Alessandro
Parrocchia di Sant'Alessandro Martire
Impianto strutturale; Pianta; Elementi decorativi; campanile
altare - aggiunta arredo (1970-1980)
1692 - 1727(costruzione intero bene); 1738 - 1738(parrocchialità carattere genearle); 1836 - 1836(consolidamento interno); 1862 - 1862(completamento facciata); 1864 - 1864(completamento interno); 1907 - 1907(restauro interno)
Chiesa della Santissima Trinità e Sant'Alessandro
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Santissima Trinità e Sant'Alessandro <Villongo>
Altre denominazioni SS. Trinità e S. Alessandro
Autore (ruolo)
Fedrighini, Bernardo (progetto chiesa (1692))
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

1692 - 1727 (costruzione intero bene)

l'imponente costruzione iniziò con la posa della pietra auspicale nel novembre 1692, venne coperta nel 1715 e fu terminata nel 1727, secondo il progetto steso dall'arch. Fedrighini

1738  (parrocchialità carattere genearle)

la chiesa venne consacrata il 9 giugno 1738 dal vescovo Antonio Redetti, che le trasferì il titolo della SS. Trinità

1836  (consolidamento interno)

vennero eseguite, sotto la direzione dell'ing. Cancelli, opere di consolidamento strutturale sulla cupola di copertura

1862  (completamento facciata)

realizzazione della facciata, in stile neoclassico, con elementi in pietra di Sarnico lavorata a martellina.

1864  (completamento interno)

vennero eseguiti gli stucchi sotto la volta e nel coro; venne abbellita con una tinta unica tutta la chiesa

1907  (restauro interno)

venne eseguito il restauro generale degli stucchi e delle decorazioni
Descrizione

la chiesa con il suo volume articolato è preceduta da un ampio sagrato accessibile direttamente dalla strada. La facciata è in stile neoclassico e presenta un corpo centrale avanzato delimitato nell'ordine inferiore, da lesene in muratura con basi e capitelli corinzi che proseguono sui lati e nei corpi arretrati della facciata; le lesene, reggono la struttura composta da trabeazione fregio e cornicione che lega l'ordine inferiore a quello superiore. Al centro del primo ordine è posto il portale in arenaria settecentesco costituito da lesene che reggono un timpano curvo, spezzato al centro. Il secondo ordine è in muratura liscia nella quale l'unico elemento architettonico è un finestrone semicircolare con contorno in arenaria inserito in un leggero sfondato nei quali spiccano due angeli. Conclude questo ordine un cornicione impostato direttamente sulla muratura completato da un attico a gradoni sempre in arenaria sul quale si trovano tre statue raffiguranti al centro S. Alessandro, a sinistra S. Pietro e a destra la Madonna; la parte di facciata arretrata è invece conclusa da timpano triangolare. La chiesa presenta un'unica navata a croce greca. Nel primo tratto di navata sono presenti a sinistra il Fonte Battesimale e a destra la nicchia dedicata alla Madonna di Lourdes; questo primo tratto è coperto da volta a botte. Segue poi il transetto con a sinistra l'altare dedicato alla Madonna del Rosario affiancato da un ingresso laterale, mentre a destra è posto l'altare dedicato a S. Alessandro affiancato anch'esso affiancato da un altro ingresso laterale. Il transetto è coperto da tazza circolare sorretta, da un cornicione praticabile e da lesene in stucco complete di basi e capitelli. Posti verso il presbiterio sono invece due ingressi che conducono a sinistra alla sagrestia e a destra alla cappella dell'Addolorata. Il presbiterio è rialzato di tre gradini rispetto alla navata, presenta pianta rettangolare coperta da volta a botte e si conclude in un coro absidato. Due ingressi posti a sinistra, nel presbiterio e nel coro, conducono alla sagrestia
Impianto strutturale
edificio in muratura continua
Pianta
chiesa a navata unica con pianta rettangolare
Elementi decorativi
nella tazza, nei pennacchi e nel catino absidale e nel battistero, sono presenti affreschi realizzati nel 1866 da Antonio Guadagnini; lungo le pareti vennero collocati brani di affreschi del Xv secolo, staccati da Antonio Quarti nella vecchia chiese parrocchiale che fu demolita nel 1960
campanile
una campana di Carlo Giuseppe Morelli fu "battezzata" dal vescovo Antonio Redetti nel 1745. Un concerto di cinque campane venne fuso dalla ditta Giorgio Pruneti di Grosio nel 1857. L'attuale concerto in "re mg.", fuso nel 1897 dalla stessa ditta e consacrato dal vescovo Gaetano Camillo Guindani il 1 gennaio 1901, in seguito alla requisizione bellica fu reintegrato nel 1950 con due nuove campane della ditta Daciano Colbachini di Padova
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1970-1980)
in ottemperanza a quanto prescritto dal Concilio Vaticano II, viene posato un nuovo altare rivolto verso il popolo. Il nuovo arredo è realizzato in formica, metallo fuso, sbalzato ed argentato. Sul basamento dell'altare, sul lato rivolto verso l'assemblea, si trovano tre pannelli figurati: quello centrale, in metallo a fusione, rappresenta la cena di Emmaus e i due laterali, in lamina di metallo sbalzato, rappresentano due angeli adoranti
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