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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Albegno
Treviolo
Bergamo
chiesa
parrocchiale
S. Giovanni Battista
Parrocchia di San Giovanni Battista
Impianto strutturale; Pianta; Coperture; Campane; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (1981)
1166 - 1166(preesistenze intero bene); 1543 - 1543(parrocchialità carattere generale); XVII - XVII(costruzione campanile); 1624 - 1624(rifacimento intero bene); 1836 - 1853(restauro intero bene); 1930 - 1932(costruzione intero bene); 1932 - 1932(parrocchialità carattere generale); 1932 - 1932(completamento interno)
Chiesa di San Giovanni Battista
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giovanni Battista <Albegno, Treviolo>
Altre denominazioni S. Giovanni Battista
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

1166  (preesistenze intero bene)

una chiesa dedicata a S. Cristina in Albegno è citata in una bolla di papa Alessandro III

1543  (parrocchialità carattere generale)

con bolla papale di Paolo III, la cura parrocchiale venne affidata alla chiesa di S. Giovanni Battista che fu aggregata al monastero cittadino di S. Grata

XVII  (costruzione campanile)

costruzione dell'originario campanile

1624  (rifacimento intero bene)

la chiesa viene riedificata e consacrata dal vescovo Federico Cornaro

1836 - 1853 (restauro intero bene)

la chiesa viene restaurata ed abbellita internamente con affreschi di Antonio Guadagnini

1930 - 1932 (costruzione intero bene)

costruzione dell'attuale chiesa e demolizione di quella natica

1932  (parrocchialità carattere generale)

consacrazione della chiesa per mano del vescovo Adriano Bernareggi che la dedicò con l'antico titolo di S, Giovanni Battista sigillandovi nell'altare maggiore le reliquie del santo titolare oltre a quelle di S. Alessandro e Biaggio

1932  (completamento interno)

realizzazione dell'affresco del catino absidale e della volta da parte dei pittori Giacomo Piccini e Nino Nespoli
Descrizione

orientata con l’abside a sud, la chiesa è preceduta da un ampio sagrato pavimentato in selciato e da una fascia in arenaria che collega la strada al protiro e che in vicinanza dello stesso presenta una fascia sempre in arenaria lavorata a semicerchio. Il fronte principale è caratterizzato da un protiro convesso che costituisce l’evento dominante, interessando in altezza tutti e tre gli ordini architettonici: è realizzato in muratura di pietrame a vista e nel suo prospetto è delimitato ai lati da due larghe paraste che interessano tutti e tre gli ordini. La parte centrale ha invece andamento concavo così da accogliere ed evidenziare maggiormente la struttura convessa del protiro. Il protiro nell’ordine inferiore si apre verso il sagrato con il suo architrave curvo sorretto da quattro colonne in granito di Baveno dotato di base e capitello toscano. Un primo cornicione modanato separa il primo ordine dal secondo interessando anche la struttura del protiro, ove quest’ultimo nel secondo ordine presenta una loggia ampia in larghezza quanto l’apertura sottostante ma limitata in altezza, da sei colonnine sempre in granito di Baveno in sette aperture nelle quali sono collocate le sette finestre ad arco. Il terzo ordine, delimitato dal secondo cornicione, è occupato al centro dalla calotta in rame che riveste il catino, circondata a ventaglio da sedici finestre con contorno in pietra artificiale. La parete della facciata prosegue sempre in pietra sino a giungere senza cornice alle falde del tetto. A completamento della facciata, ai lati vi sono i volumi delle prime due cappelle, realizzate su pianta circolare. Internamente la chiesa si presenta a navata unica suddivisa in cinque campate da lesene che reggono con i loro capitelli stilizzati un cornicione sorretto da mensole, sopra il quale si imposta la volta a botte che copre la navata. La luce perviene da finestre semicircolari ricavate sopra il cornicione, raccordate alla volta con le relative strombature.Nella prima campata si aprono le prime due cappelle: a sinistra sono presenti due statue, a destra la cappella dedicata alla Madonna di Lourdes. La seconda campata presenta a sinistra due confessionale, a destra è presente la cappella dedicata a S. Anna e presenta l’altare con ancona in marmo. La terza campata ospita i due ingressi laterali. La quarta campata ospita a sinistra la cappella dedicata a S. Giuseppe, completa di altare in marmo; la cappella di destra è dedicata alla Madonna del S. Rosario: è l’unica cappella dotata di balaustra in marmo ed altare neoclassico sempre in marmo. La quinta campata, ridotta in altezza, ospita due ingressi che immettono nella sagrestia a sinistra e nella cappella della catechesi a destra. Un tratto di muratura curva collega le murature d’ambito della navata con l’arco trionfale del presbiterio. Quest’ultimo è in rilievo di tre gradini ed è coperto da volta a crociera e si completa nel coro semicircolare coperto da catino. Nel coro sono collocati gli undici stalli, con schienali riquadrati, rivestiti in radica con leggero intarsio suddivisi tra loro da lesene con intagli a cariatidi di angioletti. Solo lo stallo centrale è dotato di braccioli intagliati e con coronamento più vistoso in altezza. Il rivestimento del coro presenta due interruzioni dotate di serramento che immettono nella sagrestia e nella cappella. La seicentesca torre campanaria sorge sul sagrato proprio dirimpetto alla facciata della chiesa, un tempo addossata alla vecchia canonica. Ha un basamento in muratura di arenaria vista e prosegue in cotto vista
Impianto strutturale
edificio in muratura portante con volte e solai di forma articolata
Pianta
chiesa a navata unica con pianta rettangolare. Il presbiterio, rialzato di tre gradini presenta anch'esso pianta rettangolare e si conclude con il coro a pianta semicircolare
Coperture
tetto a falde con struttura portante in legno e manto di copertura in coppi
Campane
il concerto di potto campane fuso dalla ditta Pruneri fu consacrato dal vescovo Gaetano Camillo Gundani nel 1883. Dopo la requisizione bellica esso fu reintegrato dalla ditta d' Adda con la fusione di tre campane che furono consacrate il 1 aprile 1950 da Domenico Bernareggi vescovo ausiliare di MIlano
Elementi decorativi
il protiro, nell’ordine inferiore ha un soffitto piano e presenta sul lato sud incorniciato da montatoti ed architrave in granito grigio lavorato a punta il grande portale rivestito in rame sbalzato, suddiviso in dodici riquadri in rilievo sui quali figurano scene della vita del Battista ed il Battesimo di Gesù
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1981)
in ottemperanza alle direttive dettate dal Concilio Vaticano II, viene posizionato al centro del presbiterio un altare rivolto verso il popolo. Il nuovo arredo, realizzato dalla ditta Marmi Comana su progetto di Pietro Cattaneo, è in marmo Botticino e rame dorato
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