il vescovo Cipriano degli Alessandri autorizza la costruzione di un oratorio dedicato a S. Andrea
1476 (costruzione intero bene)
il piccolo oratorio, resosi insufficiente quando Strozza ottenne di staccarsi da Almeno S. Salvatore, cedette il posto ad una costruzione più ampia. La posa delle prima pietra avvenne per mano del vescovo Ludovico Donato
1487 (parrocchialità carattere generale)
consacrazione della chiesa per mano del vescovo Lorenzo Gabrieli
1550 - 1597 (parrocchialità carattere generale)
la parrocchia di Strozza risulta censita nel registro delle commende episcopali recante le nomine di quei parroci confermati dal vescovo ogni sei mesi e stipendiati dalla comunità
1575 (parrocchialità carattere generale)
dai verbali della visita apostolica compiuta dall’arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo, si desume che la chiesa parrocchiale di Strozza aveva sei altari. All’altare del Crocifisso era eretta la scuola del Santo Spirito, mentre all’altare di Santa Maria, era eretta la scuola dall’omonimo titolo
XVII - XVIII (rifacimento intero bene)
rifacimento della chiesa
1666 (parrocchialità carattere generale)
secondo quanto si desume dal sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto dal cancelliere Marenzi, la chiesa di Strozza, sotto l’invocazione di Sant’Andrea apostolo, figurava mercenaria del comune. Aveva cinque altari e vi erano erette le scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario
1778 - 1781 (parrocchialità carattere generale)
nella relazione fatta dal parroco di Strozza in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, si annotava che la chiesa parrocchiale aveva sei altari. Al maggiore, era eretta la scuola del Santissimo Sacramento e al secondo, intitolato alla Beata Vergine del Rosario, era aggregata l’omonima confraternita
1872 (parrocchialità carattere generale)
consacrazione dell'attuale chiesa
1899 - 1900 (completamento intero)
realizzazione degli affreschi della volta centrale
1914 (restauro facciata )
lavori di restauro e manutenzione straordinaria sul fronte principale
1927 (ampliamento cappelle)
su progetto dell'ing. Angelini vengono ampliate in profondità le cappelle del Crocefisso e del Rosario
1931 (rifacimento campanile)
il campanile viene rinnovato con un nuovo coronamento
Descrizione
la chiesa, orientata liturgicamente è preceduta da un ampio sagrato pavimentato in ciottoli. La facciata è divisa in due ordini da un cornicione orizzontale. L’ordine inferiore, appartenente all’antica chiesa, è suddiviso in quattro settori da lesene in muratura con rispettive basi e capitelli. Sopra i capitelli corre la trabeazione con fregio. Il settore centrale, più ampio rispetto ai laterali, ospita l’ingresso con contorno in pietra arenaria sagomata e timpano spezzato con al centro, la statua di S. Andrea. Il secondo ordine è scandito come il primo ma limitato in altezza. Qui le lesene reggono la seconda trabeazione che fa da base al timpano triangolare spezzato al centro. Sopra il timpano, sono collocate tre statue raffiguranti angeli musicanti e S. Andrea al centro. L’interno presenta pianta a croce latina divisa nella navata in cinque campate, da lesene con capitelli corinzi che reggono la trabeazione e il cornicione. La navata è coperta da volta a botte. Nella prima campata a sinistra è posto il Fonte Battesimale, a destra un quadro raffigurante una scena biblica. Nella seconda campata è posta a sinistra la statua di S. Giuseppe, a destra quella del S. Cuore. Nella terza campata è posto a sinistra l’altare dedicato ai Santi Stefano, Antonio e Sebastiano, a destra quello posto a S. Margherita. Nella quarta campata è posta a sinistra la statua della Madonna del Rosario, a destra l’ingresso laterale. Nel transetto è posta a sinistra la cappella della Madonna del Rosario, a destra quella del Crocifisso. Il presbiterio è rialzato di tre gradini ed è coperto da volta a botte. Il coro è coperto da catino. Due ingressi posti a sinistra e a destra dell’arco trionfale, conducono al campanile e alla sagrestia
Impianto strutturale
edificio in muratura continua con volte e solai di forma articolata
Pianta
chiesa a navata unica con pianta a croce latina. Il presbiterio, rialzato di tre gradini presenta anch'esso pianta rettangolare e si conclude con il coro a pianta semiottagonale
Coperture
tetto a falde con struttura portante in legno
Campane
il concerto di cinque campane in "mi b."della ditta Pruneri, consacrato dal vescovo Carlo Gritti Morlacchi il 3 novembre 1849, venne reintegrato dopo la guerra dalla ditta Crespi con la fusione di due campane che furono consacrate dal vescovo Giuseppe Piazzi il 26 dicembre 1954
Elementi decorativi
all'interno impone la pregevole tribuna dell'altare maggiore in legno finemente intagliato e dorato del XVII secolo, a due ordinino colonnine tortili, archi e nicchie
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1990-2000)
in ottemperanza alle direttive dettate dal Concilio Vaticano II, viene posato al centro del presbiterio un altare rivolto verso il popolo. L'arredo è realizzato in legno scolpito, dipinto e dorato