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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Solza
Bergamo
chiesa
parrocchiale
S. Giorgio
Parrocchia di San Giorgio Martire
Impianto strutturale; Pianta; Coperture; campanile; Elementi decorativi; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (1976-1986)
1309 - 1460(preesistenze intero bene); 1722 - 1730(costru intero been); 1740 - 1740(parrocchialità carattere generale); 1904 - 1904(ampliamento intero bene); 1926 - 1926(restauro intero bene); 1941 - 1941(completamento esterno)
Chiesa di San Giorgio
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giorgio <Solza>
Altre denominazioni S. Giorgio
Autore (ruolo)
Fornoni, Elia (progetto ampliamento (1904))
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

1309 - 1460 (preesistenze intero bene)

ad una chiesa dedicata in Solza a S. Giorgio e menzionata in un documento del 1309 come comparrocchiale cola chiesa dei santi Gervasio e Protasi in Medolago, subentrò nel 1440, verosimilmente per volontà di Bartolomeo Colleoni, una nuova chiesa che , resa autonoma nello stesso anno, fu consacrata dal vescovo Giovanni Barozio il 23 aprile 1460

1722 - 1730 (costru intero been)

il 28 novembre 1722 veniva posta la prima pietra di fondazione della nuova chiesa, terminata poi nel 1730 e

1740  (parrocchialità carattere generale)

la chiesa venne consacrata con l'antico titolo di S. Giorgio martire dal vescovo Antonio Redetti il 12 maggio 1740

1904  (ampliamento intero bene)

la chiesa venne ampliata su progetto dell'architetto Elia Fornoni

1926  (restauro intero bene)

vennero eseguiti diversi lavori di restauro ed una nuova doratura nell'interno

1941  (completamento esterno)

viene eseguita l'alta zoccolatura della chiesa
Descrizione

la chiesa è preceduta da uno stretto sagrato pavimentato in con lastre di porfido ad “opus incertum”. La facciata è intonacata e presenta ai lati due lesene in muratura poggianti su una zoccolatura in pietra arenaria, che si ergono alte sino ad incrociare la trabeazione che regge il timpano triangolare che conclude la facciata. Nella parte centrale, è presente un leggero sfondato, costituito da lesene che reggono una cornice su cui poggia l'arco soprastante. Centralmente, è posto il portale con contorno in pietra arenaria sormontato da coronamento in pietra con al centro una cartiglia recante la figura di S. Giorgio. Più in alto è collocata una finestra sagomata. internamente la chiesa si presenta a navata unica con pianta rettangolare suddivisa da due corpetti di lesene abbinate in tre campate , nella seconda e terza delle quali trovano posto quattro cappelle con i relativi altari; sulle lesene complete di basamento e capitello composito in stucco leggermente dorato, poggia la trabeazione con relativo cornicione, sopra il quale si imposta la volta a botte. Nella prima campata presso l'ingresso sono collocati i confessionali. Tra le due lesene abbinate che separano la prima dalla seconda campata, in nicchie di stucco sono collocate due statue in gesso raffiguranti Mosè e Davide. Nella seconda campata a sinistra trovasi l'altare dedicato a S: Giuseppe, di fronte sta l'altare dedicato a S. Rocco completamente in stucco. Altre due lesene abbinate dividono la seconda dalla terza campata, dando luogo al breve spazio occupato dagli ingressi laterali al di sopra dei quali altre due nicchie con le statue in gesso di Melchisedek e di Aronne. Nella terza campata a sinistra si trova l'altare del Sacro Cuore, tutto realizzato in stucco; di fronte altro altare dedicato alla Madonna del S. Rosario. Nei due tratti di parete inclinata che servono a raccordare i fianchi della navata al presbiterio, trovasi a sinistra la scaletta di accesso al sovrastante pulpito mentre a destra un' apertura mette nel passaggio che conduce alla sagrestia.Il presbiterio è rialzato di tre gradini rispetto alla navata, ha pianta rettangolare, è coperto da volta a botte e si conclude in un coro absidato, coperto da catino. Per accedere alla sagrestia si passa sotto il campanile e si attraversa un piccolo vestibolo ove si trova un lavabo in marmo
Impianto strutturale
edificio in muratura continua con volte e sali di forma articolata
Pianta
chiesa a navata unica con pianta rettangolare
Coperture
tetto a falde con struttura portante in legno e manto di copertura in laterizi
campanile
il campanile, sorto con la chiesa nel 1730, ebbe la forma attuale nel 1912. Un concerto di cinque campane consacrato dal vescovo Carlo Gritti Morlacchi il 18 settembre 1836, fu integrato con altre tre campane della ditta Monzini nel 1921. L'attuale concerto di otto campane in "do mg." della ditta Crespi di Crema fu consacrato dal vescovo Adriano Bercerai il 15 luglio 1951
Elementi decorativi
notevoli per intagli e intarsi di qualità i seicenteschi confessionali, gli stalli del coro, gli eleganti pulpiti e le cantorie: queste ultime ritenute del Caniana
Elementi decorativi
il pregevole affresco della parete absidale esterna è di Giulio Quaglio; suo anche il Sacrifico d'Isacco nella volta della sagrestia. Le medaglie dipinte nella volta sono opera di Enrico Scuri (1865) e di Ponziano Poverini (1905)
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1976-1986)
secondo le direttive dettate dal Concilio Vaticano II, viene posato un altare rivolto verso il popolo. Il nuovo arredo è realizzato in legno
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