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beni culturali della Chiesa cattolica
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restauro
adeguamento liturgico
Negrone
Scanzorosciate
Bergamo
chiesa
parrocchiale
S. Pantaleone
Parrocchia di San Pantaleone Martire
Impianto strutturale; Pianta; Coperture; campanile; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni
altare - aggiunta arredo (1975)
1307 - 1307(preesistenze intero bene); XV - XV(amplaimento intero bene); 1550 - 1595(restauro intero bene); 1926 - 1926(restauro intero bene)
Chiesa di San Pantaleone
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Pantaleone <Negrone, Scanzorosciate>
Altre denominazioni S. Pantaleone
Autore (ruolo)
Angelini, Luigi (progetto di rinnovamento (1926))
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

1307  (preesistenze intero bene)

un antico oratorio dedicato in luogo a San Pantaleone, è menzionato nel testamento del vescovo Giovanni da Scanzo in data 9 settembre, Molto probabilmente di quell'epoca è la piccola abside in parte nascosta oggi dall'altare di sinistra, dove sono presenti affreschi con tipica iconografia medioevale.

XV  (amplaimento intero bene)

nel '400 si sviluppò, partendo dal' orginaria cappella, la chiesa attuale, con travatura a tavelloni sorretta da due archi trasversali a ogiva.

1550 - 1595 (restauro intero bene)

vennero intrapresi lavori di restauro he interessarono l'intero edificio. Questi lavori vennero richiesti dal vescovo Federico Cornaro nella seconda metà del XVI secolo

1926  (restauro intero bene)

su assistenza dell' ingegner Angelini, si intrapresero importanti lavori di rinnovamento: venne rifatto il tetto, le decorazioni e le dorature e posato una nuova pavimentazione in cotto
Descrizione

circondata da un ampio sagrato pavimentato con lastre di porfido, la chiesa è preceduta da un portico aperto ad archi e sorretto da colonne in pietra e concluso da un tetto a tre spioventi coperto in coppi. La facciata vera e propria è in pietre a vista e ospita il portale in pietra affiancato da due basse finestre rettangolari complete di inferriate. Più in alto sono collocate due alte finestre ad arco leggermente svasate e al centro, una finestra circolare anch’essa svasata. Un tetto a due spioventi conclude la facciata. Internamente la chiesa presenta un’unica navata a pianta rettangolare suddivisa in cinque campate da archi a sesto acuto che sorreggono il tetto in legno a vista a due spioventi. Sulle pareti della navata sono presenti diversi affreschi: nella prima campata a sinistra è raffigurata la Beata Pietra Morosini, mentre a destra è rappresentato il Beato Maruelli. Nella seconda campata sono raffigurati il Beato Giuseppe Moscati a sinistra e la Betata Gianna Beretta Molla a destra,. Nella terza campata a sinistra è raffigurato S. Pietro apostolo mentre a destra sopra l’ingresso laterale è raffigurato S. Paolo Apostolo. Nella quarta campata a sinistra è raffigurato S. Giovanni Battista, mentre a destra è rappresentato S. Giuseppe con Gesù Bambino. Nella quinta campata sono rappresentati a sinistra la Pietà con S. Pantaleone e a destra è collocato l’ingresso alla sagrestia. Nel grande arco trionfale che divide la navata dal presbiterio sono collocate due ancone. Il presbiterio è rialzato di due gradini rispetto alla navata, ha pianta rettangolare ed è coperto da volta a botte
Impianto strutturale
edificio in muratura continua
Pianta
chiesa a navata unica con pianta rettangolare
Coperture
tetto due falde con struttura portante il legno a vista internamente e manto di copertura in coppi
campanile
sull'antica torre campanaria venne collocato nel 1901 un piccolo concerto di tre campane in "sol b." della ditta Pruneri. Dopo la guerra esso fu reintegrato dalla ditta Brogli di Udine con due campane che furono consacrate dal vescovo Adriano Bernareggi il 9 ottobre 1949
Elementi decorativi
in contrasto con l'accento gotico dell'aula sono presenti all'interno gli astucci del XVII secolo dell'arco trionfale e delle ancone degli altari laterali. L'ancora di sinistra fu commissionata nel 1608 da tal Difendo Mazzoleni e realizzata dallo Zucco, quella di destra invece venne realizzata nel 1613 dall'artista Enea Salmeggia
Pavimenti e pavimentazioni
il sagrato è pavimentato con lastre in porfido mentre l'interno della chiesa presenta una pavimentazione realizzata con piastrelle in cotto
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1975)
secondo le direttive dettate dal Concilio Vaticano II, viene posato un altare rivolto verso il popolo. Il nuovo arredo, opera dello scultore Alberto Meli, viene realizzato in marmo rosso di Verona e bronzo fuso
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