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restauro
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Tribulina
Scanzorosciate
Bergamo
chiesa
parrocchiale
S. Giovanni Battista
Parrocchia di San Giovanni Battista
Impianto strutturale; Pianta; campanile
altare - aggiunta arredo (1986); ambone - aggiunta arredo (1986)
1911 - 1911(parrocchhialità carattere generale); 1913 - 1913(costruzione intero bene); 1914 - 1914(parrocchialità carattere generale); 1918 - 1918(completamento interno); 1919 - 1919(parrocchialità carattere generale); 1944 - 1944(rifaciemnto facciata )
Chiesa di San Giovanni Battista
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giovanni Battista <Tribulina, Scanzorosciate>
Altre denominazioni S. Giovanni Battista
Autore (ruolo)
Fornoni, Elia (progetto chiesa (1913))
Fornoni, Dante (progetto rifacimento facciata (1944))
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
maestranze bergamasche (rifacimento)
Notizie Storiche

1911  (parrocchhialità carattere generale)

con decreto del 13 marzo, il vescovo Giacomo Maria Radini Tedeschi resse la parrocchia di Tribulina di Scanzo. In un primo momento venne utilizzata l'antica chiesa di S: Giovanni "in nemoribus", già degli Umiliati, decorata dagli affreschi cinquecenteschi dei Marchesi di Villa di Serio. Ben presto però prevalse l'idea di abbandonare il vecchio edifico, tra l'altro parecchio distante dall'abitato, per edificare una chiesa sul colle

1913  (costruzione intero bene)

la prima pietra della erigenda chiesa fu benedetta proprio dallo stesso vescovo Radini Tedeschi il 30 marzo. In poco più di un anno la costruzione fu terminata, grazie anche al contributo di tutta la popolazione

1914  (parrocchialità carattere generale)

venne consacrata con il titolo di S. Giovanni Battista il 27 giugno sempre per mano del vescovo Radini Tedeschi

1918  (completamento interno)

vennero realizzate le cantorie

1919  (parrocchialità carattere generale)

il 29 maggio, il vescovo di Tortona Pietro Simone Grassi consacrava l'altare del Sacro Cuore

1944  (rifaciemnto facciata )

la facciata venne rifatta con l'impiego di ceppo di Poltragno e marmo di Zandobbio, su disegno dell'ing. Dante Fornoni
Descrizione

La chiesa è posta in posizione dominante sul colle ed in ottima posizione panoramica, è preceduta da una ampia scalinata in pietra e sagrato in porfido. La facciata è in stile neogotico lombardo, con un corpo centrale leggermente avanzato e più alto rispetto ai due corpi laterali. Il settore centrale presenta, entro sfondato ad arco, il portale a sesto acuto sormontato da un rosone gotico circolare. Tra i due elementi compare la scritta "Regem praecursoris Dominum venite adoremus". La facciata si conclude, vicino alla cornice di coronamento a due spioventi, con una serie di archetti aperti di particolare effetto, che la alleggeriscono visivamente. Internamente presenta un’unica navata a pianta rettangolare suddivisa in cinque campate, due ampie con cappelle e tre corte, da lesene che proseguono sino ad incontrare le volte a sesto acuto. Nella prima campata a sinistra è posto il Fonte Battesimale, mentre a destra la grotta di Lourdes. Nella seconda campata a sinistra vi è l’altare dedicato ai Ss. Antonio, Carlo e Rocco, mentre a destra quello dedicato all’Addolorata. Nella terza campata sono collocati gli ingressi laterali. La quarta campata presenta a sinistra la cappella dedicata al S. Cuore mentre a destra quella dedicata alla S. Famiglia. Nella quinta campata sono posti gli ingressi laterali. Il presbiterio è sopraelevato di tre gradini, presenta pianta rettangolare ed è coperto da volta a botte. Il coro è a pianta semiesagonale ed è coperto da catino con volta a ombrello. Un ingresso posto a sinistra del presbiterio conduce ad un ripostiglio, mentre quello di destra conduce alla sagrestia.
Impianto strutturale
edificio in muratura continua
Pianta
chiesa a navata unica con pianta rettangolare
campanile
sul campanile vennero collocate già nel 1914 le cinque campane fuse per la vecchia chiesa dalla ditta Monzini nel 1854. Nel 1925 esse vennero cedute al Santuario della Madonna delle Rose di Albano per dar luogo al nuovo concerto di otto campane in "do gr.". Dopo l'ultima guerra il concerto fu reintegrato con due campane che furono benedette dal vescovo Giuseppe Piazzi il 20 marzo 1955
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1986)
in ottemperanza alle direttive dettate dal Concilio Vaticano II, viene collocato sul presbiterio un altare rivolto verso il popolo. L'arredo è realizzato con l'utilizzo di marmi policromi
ambone - aggiunta arredo (1986)
sul lato sinistro del presbiterio viene posizionato l'ambone realizzato in marmo scolpito
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