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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Tavernola Bergamasca
Bergamo
chiesa
parrocchiale
S. Maria Maddalena
Parrocchia di Santa Maria Maddalena
Impianto strutturale; Pianta; Coperture; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (1989-1999)
1468 - 1468(preesistenze intero bene); 1705 - 1705(completamento interno ); 1749 - 1749(costruzione intero bene); 1798 - 1798(completamento interno); 1843 - 1939(completamento campanile); 1875 - 1875(parrocchialità carattere generale); 1953 - 1953(ristrutturazione campanile); 1953 - 1957(parrocchialità carattere generale)
Chiesa di Santa Maria Maddalena
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria Maddalena <Tavernola Bergamasca>
Altre denominazioni S. Maria Maddalena
Autore (ruolo)
Galli, Giovanni Battista (progetto chiesa (1749))
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

1468  (preesistenze intero bene)

l'antica chiesa di Santa Maria Maddalena è menzionata, come esistente con portico, in un atto notarile del 1468

1705  (completamento interno )

il coro ligneo, opera dell'artista Giovanni Sanz, viene trasportato dalla vecchia alla nuova chiesa

1749  (costruzione intero bene)

viene costruita la nuova chiesa dedicata a santa Maria Maddalena sotto la direzione dell'architetto Gian Battista Galli

1798  (completamento interno)

la pala del coro raffigurante la Comunione di S. M. Maddalena è opera di Vincenzo Angelo Orelli da Locarno

1843 - 1939 (completamento campanile)

Alle cinque campane in "re" della ditta Crespi benedette dal vescovo Carlo Gritti Morlacchi nel 1843, nel 1939 se ne aggiunsero altre tre della ditta Ottolina di Seregno.

1875  (parrocchialità carattere generale)

il nuovo edificio fu consacrato dal vescovo Pier Luigi Speranza il 25 giugno 1875

1953  (ristrutturazione campanile)

il campanile è stato ricavato dalla torre dell'antica Ca' della Conta o dei Fenaroli. Nel 1953 vennero rimosse le sovrastrutture barocche

1953 - 1957 (parrocchialità carattere generale)

il 28 giugno 1953, dopo la spoliazione bellica, il vescovo missionario Giuseppe Maggi consacrata il nuovo concerto di otto campane in "do mg." Fuse dalla ditta Giacomo Crespi di Crema. La campana più grossa, rinfusa dalla ditta Ottolina, Venne consacrata da monsignor Pietro Carrara vicario generale il 17 aprile 1957
Descrizione

preceduta da un ristretto sagrato, la chiesa presenta la facciata suddivisa in tre settori da quattro lesene che, poggiando su una zoccolatura in pietra sostengono a metà altezza una trabeazione e il superiore cornicione coperto da tegole a canale. Le stesse lesene continuano ancora nel secondo tratto della facciata sempre con base e capitello per reggere una seconda trabeazione sormontata questa volta da timpano di coronamento coperto sempre con tegole a canale. Nel settore centrale del primo ordine trovasi il portale di ingresso, contornato da marmo bianco completo di coronamento con largo gocciolatoio sorretto da due mensole. Al di sopra del portale, nel secondo ordine, trovasi una grande finestra in contorno di muratura che dà luce alla navata. Internamente la chiesa presenta una pianta a croce latina con l'aggiunta del presbiterio molto profondo. L’ incrocio delle due braccia è sormontato da una grande cupola poggiante su quattro arconi in continuazione delle lesene; il resto della navata è coperto da volta a botte e il presbiterio da un’ altra piccola tazza pianta ellittica. L'abside con la parete di fondo piana, è raccordata ad arco con ampio raggio alle pareti. Nella navata si trovano tre cappelle per lato di cui le centrali sono molto più ampie e profonde. La luminosità della chiesa è notevole giacché oltre la finestra della parete di fondo, ve ne sono quattro per parte e otto circolari nella cupola. Nella prima campata a sinistra è presente la cappella del battistero con la vasca circolare in marmo di Botticino, decorata con bugne e sostenuta da colonna tornita e sormontata da tempietto a pianta ottagonale con fondelli; sul lato opposto, in altro vano simile, è collocata la tela del Crocifisso con i Santi Carlo, Francesco ed Alessandro. La seconda cappella sinistra più ampia e profonda rispetto alla precedente è dedicata alla Madonna del Rosario e presenta l'altare in marmi policromi opera del Fantoni, completa di ancona decorata da quattro colonne a tutto tondo con trabeazione e timpano spezzato La cappella di destra invece è dedicata ai santi Luigi e Antonio Abate con altare ed ancona in marmo. La terza cappella a sinistra è dedicata al Sacro Cuore di Gesù ed è dotata di altare in marmo con ancona pure in marmo, mentre quella di destra è dedicata a Sant'Antonio abate ed è completa di altare in marmo bianco con fondello in macchina vecchia. Sempre nella navata, dopo le suddette cappelle, in una breve tratto di parete sono ricavati gli ingressi alla cappella dell’Addolorata a sinistra e alla sagrestia a destra. Il presbiterio sopraelevato di tre gradini accoglie al centro l'altare maggiore in marmo bianco verde dono della famiglia Consoli. Dietro l'altare la presenza del coro in noce opera del Sanz
Impianto strutturale
edificio in muratura continua con volte e sali di forma articolata
Pianta
chiesa a navata unia con pianta a croce latina
Coperture
tetto a falde con struttura portante in legno e manto di copertura in laterizi
Elementi decorativi
merita un cenno particolare l'altare della Madonna del Rosario, (opera del Fantoni) con una discreta medaglia in marmo al centro dell'altare, raffigurante il trionfo della Vergine del Rosario sui nemici della Chiesa
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1989-1999)
in ottemperanza a quanto prescritto dal Concilio Vaticano II, viene posato un altare rivolto verso il popolo. Il nuovo arredo è realizzato in legno
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