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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Olda
Taleggio
Bergamo
chiesa
sussidiaria
Ss. Pietro e Paolo
Parrocchia dei Santi Giovanni Battista
Pietro e Paolo Apostoli e Ambrogio Dottore
Impianto strutturale; Pianta; Coperture; Campane
altare - aggiunta arredo (1967-1968)
1477 - 1487(preesistenze intero bene); 1495 - 1495(parrocchialità carattere generale); 1770 - 1770(ricostruzione intero bene); 1784 - 1787(parrocchialità carattere generale); 1894 - 1894(costruzione intero bene); 1897 - 1897(parrocchialità carattere generale); 1912 - 1912(completamento interno); 1926 - 1926(costruzione portico); 1935 - 1935(completamento esterno)
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa dei Santi Pietro e Paolo <Olda, Taleggio>
Altre denominazioni Ss. Pietro e Paolo
Autore (ruolo)
Piccinelli, Antonio (progetto ampliamento )
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

1477 - 1487 (preesistenze intero bene)

viene costruita la primitiva chiesa di Olda

1495  (parrocchialità carattere generale)

con decreto del 22 aprile la comunità di Olda si stacca a Pizzino, rendendosi parrocchia autonoma

1770  (ricostruzione intero bene)

ricostruzione dell' originaria chiesa

1784 - 1787 (parrocchialità carattere generale)

passaggio delle parrocchie appartenenti alla Val Taleggio, tra cui Olda, dall'arcidiocesi di Milano alla diocesi di Bergamo

1894  (costruzione intero bene)

costruzione del nuovo edificio sacro sui resti dell’antica chiesa secondo il progetto dell’architetto Don Antonio Piccinelli. La parte antica è costituita dal solo presbiterio

1897  (parrocchialità carattere generale)

consacrazione in data 15 agosto per mano del vescovo Gaetano Camillo Guindani e che conferma l’antico titolo dei Santi Pietro e Paolo e include nella mensa dell’altare maggiore le reliquie dei Santi Alessandro, Prospero e Valentino

1912  (completamento interno)

realizzazione della decorazioni interne

1926  (costruzione portico)

costruzione del portico laterale a due campate

1935  (completamento esterno)

realizzazione dell’affresco posto in facciata
Descrizione

orientata secondo lo schema tradizionale liturgico, è preceduta a sud- ovest da un sagrato contornato con balaustra di cemento mantellinato e pavimentato in porfido in opus incertum. Il sagrato è collegato alla sottostante strada mediante scalinata di 9 gradini. La facciata presenta un alto basamento in muratura sul quale si innestano quattro lesene complete di basi e capitelli corinzi che la suddividono in tre settori, del quale il centrale più ampio, leggermente più avanzato e dotato di due mezze lesene di raccordo. Il settore centrale presenta un portale in arenaria con architrave completo di timpano triangolare, sostenuto ai lati da sue modiglioni, e un affresco raffigurante la Madonna del Rosario con i Santi Francesco e Bosco, entro cornice sagomata. Sopra le lesene corre una trabeazione con un cornicione che nel settore centrale si completa con un timpano curvo sormontato da croce. Lateralmente vi sono due statue in cemento raffiguranti S. Pietro e S. Paolo. A destra della facciata si trova un piccolo portico a due campate con arcate. L’ interno è a pianta a croce latina, con lesene in stucco lucido che partono da una zoccolatura in graniglia verde. Tali lesene sostengono mediante capitelli corinzi la trabeazione con breve cornicione non praticabile. La copertura è a botte. Il primo tratto della navata è suddiviso in tre campate, di cui quella centrale più ampia. A sinistra della bussola, in una nicchia protetta da cancello in ferro, si trova il fonte battesimale con vasca in marmo nero, sormontata da tempietto a pianta poligonale con lesene e colonne tortili. Sopra alla bussola si trova la cantoria. La prima campata presenta a sinistra la lapide della consacrazione della chiesa e a destra un confessionale in legno intagliato. La seconda campata è occupata da due tele poste entro cornice di stucco. Nella terza campata vi sono due nicchie con le statue di S. Agnese a sinistra e S. Anna a destra. Segue poi il transetto coperto all’incrocio da cupola poggiante su quattro arconi. La navata di sinistra presenta un ingresso laterale e l’altare della Madonna in legno dipinto con ancona decorata da due colonne con capitelli corinzi. La statua della Madonna con Bambino è contornata dai Misteri del Rosario. Addossato al gruppo di pilastri di sinistra di sostegno della cupola si trova il pulpito. Nella navata di destra si trova il secondo ingresso laterale, preceduto dal portico, e l’altare di San Giuseppe, sempre in legno. Oltre il transetto continua una breve campata con ai lati due porte: quella di sinistra dà accesso al campanile mentre quella di destra alla sagrestia. Il presbiterio, di poco più ristretto della navata, è rialzato di tre gradini, si presenta a pianta rettangolare, è coperto da cupola ribassata ed è completato dall’abside a pianta semicircolare con catino. L’altare è in marmo bianco con fondelli in marmi colorati, sormontato da una tribuna con quattro colonne, sopra il fastigio vi è la statuetta del Redentore. La luce proviene da due finestre poste nella navata iniziale, una per lato nel transetto e tre nel presbiterio. A destra e a sinistra del presbiterio, entro due sfondati, si trovano il banco da parati e la mensa degli arredi, con schienali decorati da intagli sul fregio e nelle lesene. Il coro ha 17 stalli. Il campanile è tutto rivestito di bozze di pietra locale e reca sul fastigio la statua di San Pietro scolpita nello stesso materiale
Impianto strutturale
edificio in muratura continua con volte e solai di forma articolata
Pianta
chiesa a navata unica con pianta croce latina
Coperture
tetto a falde con struttura portante in legno e manto di copertura in coppi
Campane
il concerto di cinque campane in "re b.", fuso dalla ditta Pruneri , fu consacrato dal vescovo Gaetano Camillo Guindani il 22 agosto 1900. dopo la spoliazione bellica esso venne reintegrato dalla ditta Ottolina con due campane consacrate dal vescovo Adriano Bernareggi il 9 luglio 1949
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1967-1968)
secondo le direttive dettate dal Concilio Vaticano II viene posato, al centro del presbiterio un altare rivolto verso il popolo. Il nuovo arredo, opera dell'artista Rota Edoardo, è realizzato in legno di faggio intagliato e verniciato. L'atra è stato corredato nel 1998 da un dipinto ad olio su tavola raffigurante la Cena in Emmaus
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