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restauro
adeguamento liturgico
Sottochiesa
Taleggio
Bergamo
chiesa
parrocchiale
S. Giovanni Battista
Parrocchia dei Santi Giovanni Battista
Pietro e Paolo Apostoli e Ambrogio Dottore
Impianto strutturale; Pianta; Coperture; campanile; Campane
altare - aggiunta arredo (1965-1975)
XIII - XIII(preesistenze intero bene); 1478 - 1478(preesistenze intero bene); 1484 - 1484(parrocchilaità carattere generale); 1494 - 1494(parrocchialità carattere generale); 1566 - 1566(parrocchialità carattere generale); 1612 - 1612(restauro intero bene); 1731 - 1736(costruzione intero bene); 1877 - 1878(parrocchialità carattere generale); 1908 - 1908(consolidamento abside); 1909 - 1909(restauro interno); 1911 - 1911(parrocchialità carattere generale); 1914 - 1915(costruzione campanile ); 1934 - 1934(completamento interno); 1940 - 1940(completamento esterno)
Chiesa di San Giovanni Battista
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giovanni Battista <Sottochiesa, Taleggio>
Altre denominazioni S. Giovanni Battista
Autore (ruolo)
Angelini, Luigi (progetto campanile)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

XIII  (preesistenze intero bene)

costruzione della primitiva chiesa

1478  (preesistenze intero bene)

costruzione della piccola chiesa dedicata a San Giovanni Battista, ad una sola navata e con tre archi per sostenere il tetto

1484  (parrocchilaità carattere generale)

consacrazione in data 14 ottobre da parte del vescovo suffraganeo di Milano

1494  (parrocchialità carattere generale)

il 22 aprile Sottochiesa su separa dalla chiesa matrice di Sant’Ambrogio in Pizzino, per disposizione dell’arcivescovo di Milano monsignor Arcimboldi

1566  (parrocchialità carattere generale)

il cardinale Carlo Borromeo in data 19 ottobre visita la chiesa e la trova in ordine, ma povera. Nella sua relazione impartisce ordini precisi: “Si facciano, un bel tabernacolo in legno, che sia bello e indorato e venga posto sopra l’altare maggiore. Si restauri la chiesa al più presto.”

1612  (restauro intero bene)

rilevanti modifiche alla chiesa vengono finanziate da Bartolomeo Salvioni, residente nel borgo di Santa Rosa, che contribuisce al decoro e all’arricchimento dell’interno

1731 - 1736 (costruzione intero bene)

demolizione della vecchia chiesa e costruzione di un nuovo edifico di culto

1877 - 1878 (parrocchialità carattere generale)

per decreto della Santa Sede del 13 novembre la nuova chiesa passa dalla giurisdizione della diocesi di Milano a quella di Bergamo

1908  (consolidamento abside)

consolidamento strutturale della zona absidale

1909  (restauro interno)

restauro generale dell'interno della chiesa

1911  (parrocchialità carattere generale)

consacrazione della chiesa in data 16 settembre per mano del vescovo Giacomo Maria Radini Tedeschi, che le conferma l’antico titolo di San Giovanni Battista e ripone nell’altare maggiore le reliquie dei Santi Prospero e Innocente

1914 - 1915 (costruzione campanile )

costruzione del nuovo campanile in pietra grigia del luogo, opera dell’impresa Bozzoni di Costa Sedrina, su progetto dell’ingegnere Luigi Angelini

1934  (completamento interno)

posa della zoccolatura interna in marmo grigio

1940  (completamento esterno)

collocazione in facciata delle statue in marmo di Botticino dei Santi Pietro, Giacomo, Ambrogio e Carlo
Descrizione

la parrocchiale di Sottochiesa presenta l’abside rivolta a nord ed è preceduta da una larga gradinata. La facciata è a due ordini architettonici conclusi con timpano triangolare. Quattro lesene la dividono in tre settori intonacati, affiancati nel registro inferiore da due corpi leggermente arretrati che si concludono sopra il cornicione con un modiglione in pietra con linea rampante. Il primo ordine ha nel settore centrale più ampio, un portale barocco con serramento in legno massiccio suddiviso in riquadri e nei settori laterali due nicchie che ospitano due statue. Il secondo ordine presenta al centro una finestra trilobata con contorno dotato di una forte strombatura verso l’esterno e sempre due nicchie con statue nei settori laterali. Basamento, lesene, capitelli, cornicioni, timpano e nicchie sono in pietra. L’interno è a navata unica, divisa in quattro campate da gruppi di lesene e controlesene che, partendo dalla zoccolatura in grigio San Benedetto, proseguono e si completano con capitelli corinzi in stucco, sopra i quali corrono trabeazione e cornicione. La copertura è a botte e ospita tre finestre che danno luce alla navata. La prima cappella di sinistra, rialzata di un gradino, ospita il fonte battesimale, vasca in marmo rosso veneta completa del suo tempietto in legno, e sulla parete la tela del Battesimo di Gesù. A destra un’altra cappella presenta una nicchia nella parete di controfacciata con la statua di San Giovanni Battista. La seconda campata a sinistra ospita, entro cornici i stucco, la tela con San Carlo Borromeo e a destra la tela dell’Adorazione dei Magi. La terza campata, più ristretta delle precedenti, ospita a sinistra la cappella del Sacro Cuore con altare dall’ancona in marmo nero e intarsi di vari colori e a destra l’ingresso laterale sormontato dalla tela di San Sebastiano. La quarta campata a sinistra ha l’altare dedicato alla Madonna del S. Rosario con ancona lignea scolpita e dorata, con incastonate le tele raffiguranti i Misteri e una nicchia con la statua del Rosario. A destra si trova l’ancona lignea con la tela della Madonna e i Santi Andrea e Vincenzino. Il presbiterio è sopraelevato di tre gradini, ha due balaustre, è coperto da tazza ellittica e si completa nel coro coperto da catino. L’altare maggiore è in marmo grigio sagomato con incorporati fondelli in marmo rosso. Alla destra del presbiterio si trova la porta di accesso alla sagrestia
Impianto strutturale
edificio in muratura continua con volte e solai di forma articolata
Pianta
chiesa navata unica con pianta rettangolare. Il presbiterio, rialzato di tre gradini presenta punita ottagonale e si conclude con il coro a pianta semicircolare
Coperture
tetto a falde con struttura portante in legno manto di copertura in coppi
campanile
la chiesa possiede due campanili, uno sulla sinistra romanico con bifore nella cella campanaria e uno a destra di inizio XX secolo
Campane
il concerto di cinque campane, fuso dalla ditta Bizzozero di Varese nel 1825. Dopo la requisizione bellica del 1943, viene reintegrato dalla ditta Ottolina con la fusione di due nuove campane consacrate dal vescovo Adriano Bernareggi il 7 agosto 1949. Nel 1960 la stessa ditta completa il concerto, in tonalità " do mg." con l' aggiunta di tre nuove campane consacrate da mons. Gianni Battista Magoni il 24 giugno di quello stesso anno
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1965-1975)
secondo le direttive dettate dal Concilio Vaticano II viene posato, al centro del presbiterio un altare rivolto verso il popolo. Il nuovo arredo è realizzato in legno. Sul lato rivolto verso l'assemblea è fissato un pannello con la riproduzione di una icona russa di A. Rublev raffigurante la SS.Trinità
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